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Autore: Fenrir_23    06/03/2012    9 recensioni
Introspezione di Itachi dal capitolo 576.
In verità vorresti abbracciarlo e proteggerlo, ma sai di non poterlo fare. Gli hai rovinato la vita, con che coraggio ti ripresenteresti davanti ai suoi occhi? E poi non saresti in grado di sostenere il suo sguardo, e di rispondere alle sue domande. Di spiegargli che l’hai ferito in quel modo solo per il suo bene. Sbagliando. Di ammettere a te stesso che sei un pessimo fratello maggiore. Di vedere quanto Sasuke è triste e solo, per colpa tua.
Per tutte queste ragioni, non lo vuoi incontrare. Hai paura di come potrebbe reagire.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Questa è un’introspezione di Itachi che ho voluto scrivere pochi giorni dopo aver letto il capitolo di settimana scorsa, il 576. Avevo pensato di pubblicarla la sera, ma visto che di solito leggo gli spoiler a quest’ora(domani starò leggendo quelli del capitolo 577 *_*) penso che sia meglio adesso.
Non ho molto da aggiungere, spero solo che possa piacervi. Commenti graditi come al solito XD. Ah, e spero tanto che porti fortuna per il capitolo 577.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Balzi di albero in albero, correndo verso il tuo obiettivo: Kabuto. Tutto quello che puoi fare, ora che sei tornato in vita anche se non lo volevi, è trovare un modo per ucciderlo. Ti sei liberato dal suo controllo, puoi  farcela.
E poi così non penserai a lui. A tuo fratello.
Naruto ti aveva raccontato che Sasuke è venuto a sapere la verità su di te, ti aveva spiegato quello che ha deciso di fare. Ti aveva detto che tuo fratello non è più se stesso.
Gli avevi risposto:”Ti affido mio fratello.”Cercando in tutti i modi di auto convincerti che quella fosse l’unica cosa giusta. Tu hai completamente fallito con Sasuke, non puoi più fare niente per lui e non ne hai il diritto. Non hai il diritto di parlargli, e poi … te ne vergogni.
In verità vorresti abbracciarlo e proteggerlo, ma sai di non poterlo fare. Gli hai rovinato la vita, con che coraggio ti ripresenteresti davanti ai suoi occhi? E poi non saresti in grado di sostenere il suo sguardo, e di rispondere alle sue domande. Di spiegargli che l’hai ferito in quel modo solo per il suo bene. Sbagliando. Di ammettere a te stesso che sei un pessimo fratello maggiore. Di vedere quanto Sasuke è triste e solo, per colpa tua.
Per tutte queste ragioni, non lo vuoi incontrare. Hai paura di come potrebbe reagire.
Ma non sai che il destino invece vuole quello che tu non vorresti , ma che, nel profondo del cuore, desideri. Il destino vuole un incontro fra te e Sasuke, per fare in modo che vi chiariate, una volta per tutte. Per darti la possibilità di parlargli in modo onesto e senza dovergli mentire, almeno una volta. E per dare una possibilità a Sasuke, che ha bisogno di te, più di chiunque altro.
Guardando dritto davanti a te, non ti accorgi che qualcuno ti ha visto, e ti sta guardando con occhi sbalorditi, incredulo.
Quella persona si lancia subito al tuo inseguimento. E capisci all'istante chi è, nel momento in cui ti urla:”Aspetta!”
È Sasuke. Il tuo fratellino.
Vorresti girarti e guardarlo, fermarti ed abbracciarlo.
Ma non puoi, devi sconfiggere Kabuto, e soprattutto: non ne hai il coraggio. Non riesci a guardarlo negli occhi, hai paura di dargli spiegazioni, paura di rispondergli e paura persino di sentirtelo vicino. Sei troppo abituato a fingere con lui ormai, così ti limiti ad indossare la tua solita maschera di autocontrollo misto ad indifferenza, e fai finta di non averlo nemmeno sentito, quando invece il tuo cuore martella forte nel petto.
“Sei Itachi, vero?”Continua a chiamarti, Sasuke, e tu fai finta di non capire che lui ha veramente tanto bisogno di te. Ti senti molto egoista a pensarlo, ma sai di non avere il coraggio di fermarti e parlargli. Potresti sbagliare ancora.
“Ti ho detto di aspettarmi!Mi stai ascoltando?!”
Lui a quel punto mette in mostra tutto il suo lato più impulsivo ed impaziente del suo carattere: il braccio del suo Susanoo cerca di afferrarti, ma tu lo respingi con il tuo potere.
Sasuke sa già controllarlo così bene; la cosa ti lascia stupito, e una punta di orgoglio si fa spazio nel tuo cuore: è forte, tuo fratello, lo hai sempre saputo. È in gamba.
Per un attimo lo vedi di sfuggita, con la coda dell’occhio, mentre ti insegue.
E di nuovo provi l’impulso di fermarti, ma non lo fai.
“Non posso, Sasuke. Non ora, non sono pronto.” Lo pensi, ma non dici nulla.
Fai solo un commento vago, sulla sua forza.
“Incredibile, sei in grado di padroneggiare anche questa tecnica.”
“Perché sei qui?” Ti chiede tuo fratello. “Dovresti essere morto!”
Gli rispondi velocemente, non ce la fai a parlare con lui nemmeno di una cosa del genere. Semplicemente, non dovrebbe vederti, e nemmeno seguirti: non lo meriti.
“Sono vivo per colpa dell’Edo Tensei.” Distogli di nuovo lo sguardo. E gli dici che non hai tempo per fermarti, perché hai cose importanti di cui occuparti, sperando che lui cambi idea.
Ti dispiace dirgli così, perché Sasuke per te è la cosa più importante, ma in quel momento sono le uniche parole che ti escono dalla bocca.
“Non me ne frega niente!”
La sua risposta. Quello che ti aspettavi, in fondo. Sasuke era sempre stato un carattere cocciuto.
“Adesso sei qui davanti ai miei occhi, ed io ho un mucchio di cose da chiederti!”
In quel momento non te la senti ancora di fingere totale indifferenza, perché sei il primo che superata la vergogna per ciò che hai fatto, vorrebbe parlare con Sasuke. Così ti sbilanci in modo impercettibile, ma più del dovuto.
“Immagino che se ti dicessi di aspettare, non mi daresti comunque ascolto, eh?”
Vorresti parlargli, ma non adesso. Ma lo sai che Sasuke non è mai stato un tipo paziente. E infatti lui insiste.
“Ricordi cosa mi dicesti? Quando avrai i miei stessi occhi, vieni da me!”
Continui a scappare, fingendo solo di avere un impegno importante. In parte è vero, ma stai anche fuggendo.
“Quindi, perché adesso scappi?”
Sasuke l’ha capito che stai fuggendo, ma fai finta di niente.
“Ti senti in colpa per avermi mentito? Oppure non hai il coraggio di dirmi la verità?”
Ti chiedi se sia veramente così facile indovinare la vera natura dei tuoi sentimenti. Non rispondi a Sasuke, ma in verità lui ha centrato in pieno quello che provi. Ti senti in colpa nei suoi confronti, tremendamente, e non vuoi parlargli perché ti manca il coraggio. L’ha capito perfettamente, il tuo fratellino.
“Perdonami Sasuke, ora non ci riesco. Non so come spiegarti tutto. Non sono pronto ad affrontarti.”
Quei pensieri te li tieni stretti, mentre fuori assumi la solita maschera gelida e distaccata.
Ma Sasuke non demorde.
“So già tutto di te, è per questo che ho deciso di distruggere Konoha.”
Noti una punta di disperazione nella sua voce, e ti piacerebbe fermarti e confortarlo, in quel momento, dirgli che in ogni caso va tutto bene, ma non lo fai.
“Questa è una cosa che ti dissi già combattendo, Sasuke.” Giri lo sguardo verso di lui.”Gli uomini vivono delle proprie convinzioni, se la pensi in questo modo … la tua verità è solo un’illusione, di conseguenza la verità a mio riguardo è solo …”
“Non sono più in un’illusione! Finalmente riesco a vedere attraverso i genjutsu!”
Protesta tuo fratello.
 “Perché questi sono i tuoi occhi!”
E li rimani sinceramente stupito, Sasuke se li è trapiantati, alla fine. Sei contento, perché sai che così non correrà nessun pericolo fisico, e avrà forza a sufficienza per difendersi. E una parte di te sarà sempre con lui.
Però non capisci perché tuo fratello abbia scelto la strada sbagliata, forse non ne sei in grado.
“Mi hanno raccontato tutto quello che hai fatto fin’ora. Sei cambiato.”
E la sua risposta ti fa male. Perché è vera.
“Sei tu che mi hai cambiato …”
È la verità. Se non fosse stato per te Sasuke sarebbe rimasto il bambino felice e allegro di sempre, è colpa della tua decisione se lui soffre così tanto ed ha seguito la strada sbagliata.
“Mi dispiace, Sasuke.”
Il senso di colpa ti pesa sulle spalle come un macigno, ed è ancora peggio quando senti le successive parole di tuo fratello.
“Quel giorno dovevo morire anche io. Dovevi uccidermi insieme ai nostri genitori, e invece … perché mi hai risparmiato?”
“Perché ti volevo troppo bene, otouto. Più di chiunque altro.”
Ma non riesci a dire quelle parole, e ti limiti a dargli una spiegazione stupida e superficiale.
“Tu non sapevi nulla di quello che stava accadendo in quei tempi. Non eri a conoscenza degli assurdi ideali del Clan Uchiha, eri solo un bambino all’epoca. E poi comunque non l’ho fatto solo per il tuo bene, ma anche perché così sarebbe stato un Uchiha a punirmi per i crimini commessi.”
Però quell’ultima parte della tua spiegazione è veritiera: fin dal giorno in cui avevi sterminato tutti, avevi deciso che sarebbe stato proprio un Uchiha a doverti uccidere, perché dentro di te sapevi di aver fatto un enorme torto al tuo Clan. La gravità del tuo gesto ti pesava sulle spalle. E sarebbe stato proprio Sasuke ad avere la sua vendetta, uccidendoti, anche se poi alla fine eri morto a causa della tua malattia, e non perché era stato tuo fratello a darti il colpo mortale.
“Per il tuo bene ho usato l’odio contro di te … ma sono solo riuscito a trasformarti in un criminale.”
Ti dispiace, ti dispiace tremendamente per il modo in cui hai fallito miseramente, rovinando la vita della persona che volevi proteggere.
“Volevo solo indirizzarti verso la strada giusta …”
Continui a dargli spiegazioni quasi senza volerlo, parlando molto di più di quello che ti eri imposto.
“Non avrei mai intrapreso un cammino simile, un cammino che nemmeno conoscevo!”
È la risposta di Sasuke.
“Infatti, sei tu a dover scegliere la strada da percorrere.”
 Continui a parlare, più a te stesso che a lui.
Ti viene da sorridere perché sai che ci sono delle persone che faranno di tutto per Sasuke, per riportarlo sulla strada giusta al posto tuo, però in fondo al cuore percepisci un profondo senso di amarezza, pensando che in verità stai solo scaricando quella responsabilità su altri – non rendendoti conto che sei l’unico ad avere l’opportunità di sbloccare qualcosa per Sasuke – perché non hai il coraggio di occupartene in prima persona.
Stai parlando troppo, comunque. Non vuoi sconvolgere Sasuke di nuovo.
“In ogni caso io sono solo un morto, quindi non parlerò più.”
Cerchi di troncare la conversazione, e non vedi l’espressione indispettita di Sasuke. Lui lo sa che in quel modo stai solo cercando di sfuggirgli, senza dare delle risposte.
“Quando eri in vita e non mi volevi rispondere mi davi sempre un colpetto sulla fronte. Non puoi prenderti cura di me e poi scappare! È questo che stai facendo adesso, stai scappando! È per questo che sei morto?”
Quell’ultima osservazione ti colpisce particolarmente, perché è proprio la verità. Non vuoi parlargliene, non ti senti pronto e hai delle cose urgenti a cui badare.
“Scusa Sasuke …”Pensi.
“Non sto scappando. Te l’ho detto, ho cose molto importanti che devo fare.”
Tronchi così la vostra conversazione, cercando di non fare caso ai sentimenti che ti senti ribollire dentro, ma ti sei dimenticato di un particolare molto importante: Sasuke non molla mai la presa. Non rinuncia mai al suo obiettivo, a qualsiasi costo. E ti seguirebbe da qualsiasi parte, pur di parlarti, perché sa che glielo devi, e perché ne ha bisogno. Ti vuole veramente bene, dopotutto, anche se te non te ne rendi conto.
Ed è per questo che devi ascoltarlo. È un tuo dovere. È quello che farebbe un bravo fratello maggiore. È quello che vorresti fare.
 
 
   
 
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