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Autore: Mikayla    08/10/2006    25 recensioni
Molti sono i casi della vita, forse anche troppi. Ma siamo sicuri che siano casi? Siamo sicuri che invece tutto questo non sia successo perchè qualcuno ci ha messo qualcosa di suo?
Forse solo indagando si può restituire ad ognuno la propria vita, la propria dignità, o forse siamo destinati a vagare per sempre in quel tunnel buio che chiamiamo vita.
Genere: Romantico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny , Inner Senshi
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autrice:
Ringrazio Kar85 per aver letto in anteprima questo capitolo, avermi segnalato alcuni erorri, consigliato come metterla e avermi dato il via per iniziare questa storia.
È doveroso da parte mia avvertire tutti i lettori che in questa storia ci possono essere tematiche che possono offendere la sensibilità di alcune persone soprattutto per la presenza di un’incesto.
Per ora il raiting sarà R, ma nel caso che la storia prenda una piega particolare o se voi lettori mi consigliate di cambiare rating lo metterò NC-17.
Vi prego di essere clementi perchè è la prima volta che scrivo una storia simile, in ogni caso i consigli sono più che bene accetti.
Vi auguro buona lettura

Mikayla



Casi della Vita


Prologo

Caro diario,
Mi presento! Mi chiamo Usagi, sono una ragazza di 20 anni. Frequento l'università, faccio il secondo anno di psicologia, e lavoro part-time nella pasticceria aperta dalla mia amica Makoto.
Sono una ragazza piuttosto allegra e spensierata, spesso esco con le mie due migliori amiche Rei e Ami, che tra l'altro sono cugine, ma mi piace molto anche starmene a casa insieme alla mia gattina.
Vivo ancora con i miei genitori almeno finché frequenterò l'università.
Ho un fratello maggiore che adesso si trova in America con mia figlia, Chibiusa.
Ebbene sì! Ho una bambina di nome Chibiusa Chiba e ha 6 anni.
È nata esattamente il giorno del mio compleanno!
Adoro la mia bambina, è vero che forse ero un po' troppo giovane per avere una figlia, ma è successo, e non lo cambierei per niente al mondo!
Purtroppo la vedo solo durante le vacanze di natale e quelle estive: per il resto del tempo resta in America con mio fratello per dei controlli ospedalieri, lì hanno delle tecnologie molto più avanzate.
Ora che ci penso non vedo il mio fratellone da 5 anni circa... mi manca così tanto... Ma basta pensieri tristi! Oggi è il giorno del compleanno di mamma.
Presto dovrebbe tornare a casa, ho ancora poco tempo per scriverti: devo finire di guarnire la torta... non vedo l'ora che la veda!
Sono diventata piuttosto brava a farle! E dire che inizialmente rischiavo di avvelenare i commensali...
Vabbè, meglio che vada.
Un grosso bacio

Usagi



Usagi chiuse di scatto il diario ben rilegato e lo infilò tra il materasso e le doghe del letto, il posto più sicuro che avesse al mondo.
Si alzò stiracchiandosi, i lunghi capelli le ricaddero sulle curve morbide, spolverò con una mano l'abitino che indossava dall'invisibile polvere che avrebbe potuto depositarvisi sopra e spostò una ciocca di capelli da davanti al viso.
Finalmente decise di essere pronta per uscire dalla stanza e si avviò verso la cucina: le rifiniture la chiamavano e Usagi voleva che fosse tutto perfetto!
Indossò il grembiulino rosa e iniziò la sua opera con precisione maniacale, togliendo, spostando e modellando la panna e le varie decorazioni.
Aveva appena finito quando sentì la serratura scattare rumorosamente: qualcuno doveva appena essere arrivato a casa!
Si tolse in fretta il grebiulino posandolo sulla sedia e si diresse verso l'ingresso.
Non fece in tempo a fare un passo oltre la porta che una testolina rosa le si fiondò tra le gambe abbracciandola possessiva.
- Chibiusa! - esclamò allegramente la ragazza abbracciando la figlioletta.
- Mamma. - rispose lei sorridendole dolcemente - Siamo tornati dall'America per il compleanno della nonna! - disse tutta felice facendosi prendere in braccio per giocare con i capelli della madre.
- Usako. - una voce profonda di uomo la raggiunse dall'ingresso.
La bambina sorrise al suo accompagnatore e gli fece il gesto imperioso di andare da loro. L'uomo si avvicinò guardando sorridente madre e figlia.
- Mamo-chan! - esclamò felice Usagi mentre l'uomo la raggiungeva e le posava un bacio a mezzavia tra le labbra e la guancia.
La bimba decise di farsi mettere giù - Voglio andare nella mia cameretta! - esclamava impaziente.
Usagi la fece scendere e la guardò allontanarsi.
Gli occhi dei due si incontrarono e Usagi gli sorrise dolcemente, Mamoru le si avvicinò e le posò un dito sul naso - Hai fatto una torta?
Lei annuì - Ho appena finito di guarnirla. - gli rispose sempre sorridente - Ti va di vederla? È per il compleanno della mamma.
Mamoru seguì Usagi verso la cucina per ammirare la torta decorata perfettamente dalla ragazza.
- Sono diventata brava, vero? - gli chiese orgogliosa guardando il suo capolavoro.
Lui non rispose, le si avvicinò e la abbracciò da dietro cingendola con le braccia e premendo le sue labbra sul collo diafano di lei - Mi sei mancata Usako.
- Anche tu. - sussurrò lei continuando a fissare la torta davanti a se e tremando dall'emozione di avere le labbra di Mamoru sul suo collo dopo così tanto tempo - Anche tu. - ripetè.
- Siamo a casa! - esclamò una voce d'uomo dalla porta.
I due si staccarono velocemente e il sorriso tornò ad illuminare il viso di Usagi - Ciao papà! - disse incamminandosi verso l'ingresso seguita da Mamoru.
- Hai visto, Mamoru e Chibiusa sono venuti per festeggiare la mamma! - disse allegramente mentre gli prendeva il cappotto e lo appendeva all'attaccapanni.
L'uomo sorrise brevemente a Mamoru - Come sta Chibiusa? - gli chiese con voce amichevole ma con il viso serio.
- Sta bene, sta bene. Tu come stai? E la mamma? - sembrava che stesse chiedendo che tempo stava facendo fuori o com'erano andate le quotazioni in borsa, qualcosa di impersonale, che non lo coinvolgeva minimamente.
- Puoi vederlo da te. - gli rispose indicando la porta che si aprì proprio in quel momento. La donna, ancora molto bella, entrò e il suo viso si illuminò vedendo Mamoru e Usagi davanti a sè e intravedendo Chibiusa dietro alla porta.
Con slancio andò ad abbracciarli - Che bello! Oh, Mamoru caro, non potevi farmi regalo più bello dell'essere qui per il mio compleanno! - li lasciò respirare dopo il caloroso abbraccio - Che bello: finalmente i miei due bambini di nuovo insieme sotto lo stesso tetto!



   
 
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