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Autore: lorian    06/03/2012    15 recensioni
Cosa succederebbe se Emmett si trovasse a dover affrontare qualcosa a cui non è per nulla preparato?
Il nostro orsetto dovrà fare i conti ben presto con il fatto che avere a che fare con questo problema non è così semplice come crede.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao ragazze oggi riprovo a fare l'esperimento della volta successiva che tanto ha avuto successo.

Siete state veramente uniche, con i vostri messaggi e io mi sento veramente emozionata vedendo tutte le persone che hanno letto la mia storia e le ben 15 recensioni che ho ricevuto.

Grazie, grazie, grazie!!!! Ora, pur affrontando un argomento del tutto diverso da Un avventura imbarazzante, spero con tutto il cuore che vi faccia sorridere così come è successo a me.

Grazie ancora per il vostro sostegno e buona lettura.

 

Capitolo unico: Un agghiacciate sfida chiamata Nessie

 

" Bella, amore, abbiamo un problema!!!" disse Edward con la voce nervosa e la giovane vampira, girandosi, verso di lui gli chiese: " Che problema c'è, Edward?".

Il suo compagno le si avvicinò e mettendole le mani sui fianchi, le disse: " Questa sera non possiamo andare a caccia!!".

" Perchè?" gli chiese lei con la faccia affranta e lui le rispose: " Perché non possiamo lasciare Renesmee da sola.

Carlisle ed Esme sono partiti per New Orleans, per quella conferenza sui nuovi riscontri medici e non torneranno prima di domani e come sai già, Alice e Jasper, sono partiti per il loro terzo viaggio di nozze quindi non si può fare!!".

Bella sbuffò contrariata poi s'illuminò all'improvviso e disse: " Chiediamolo a Jacob!!" ma il ragazzo demolì in un sol colpo la sua euforia dicendole: " Mi spiace, tesoro, ma non è possibile.

Jake ha chiamato un ora fa, dicendo che partiva per accompagnare suo padre da sua sorella Rebecca, che si deve sposare con un surfista samoano e si è trasferita a vivere alle Hawaii e purtroppo non tornerà prima di cinque giorni!!".

Bella incrociò le braccia stizzita poi girandosi verso Edward, disse: " Allora lasciamola da mio padre; sono sicura che lui e Sue se occuperanno volentieri!!!".

Ma, implacabile, Edward le tolse anche quella speranza: " Non è possibile, Bella, perchè tuo padre e Sue sono andati a Washington a trovare Leah.

Sembra che la tua sorellastra abbia avuto il suo imprinting con un avvocato newyorchese e lo voglia fare conoscere ai tuoi!!".

Bella strinse i pugni poi, scocciata, disse: " Ma porca...... che sfiga!!!!! Ma è possibile che giusto, giusto oggi sono partiti tutti?" poi ritentò: " E Seth?".

Edward, scosse la testa affranto, dicendo: " Credo che, lui, Quill ed Embry, siano andati via con Sam ed Emily, per un campo base di addestramento in Nebraska!!!".

" Ma uffa!!!! E che noia!!!! Come facciamo? Eppure lo sapevano che era il nostro primo anniversario di nozze e che volevamo festeggiarlo con una caccia speciale!!" poi, illuminandosi tutta, aggiunse: " Scusa ma perchè non lo chiediamo a Rosalie? Sono certa che lei ne sarebbe felice!!".

Edward, timoroso di scatenare la rabbia della moglie, distolse lo sguardo mentre le rispose: " Bella non rammenti che Rose è partita per Milano per vedere le nuove sfilate di moda per l'autunno - inverno?".

" Accidenti hai ragione, me ne ero dimenticata!!! E va beh, vorrà dire che rimanderemo!!" gli rispose Bella, con il morale sotto i tacchi.

In quel momento la loro attenzione fu attirata da un discreto bussare alla porta; Edward andò ad aprire e si trovò davanti Emmett che, sorridente, gli chiese: " Ehi fratello ti va di fare una sfida alla Play 3?" e Edward annuì rispondendogli: " Arrivo subito!!! Tu comincia ad accendere la televisione!!".

Quando richiuse la porta alle sue spalle, Bella lo fissò con un espressione assorta poi gli chiese:

" Come mai, Emmett, non è andato con Rose a Milano? " e il ragazzo gli disse: " Perchè hanno litigato dato che Rose voleva rifargli tutto il guardaroba e lui non voleva, quindi lei ha deciso di partire da sola!!".

" Ma allora abbiamo risolto i nostri problemi!!" disse, sorridendo apertamente, Bella e Edward, fissandola interrogativo, le chiese: " In che senso, amore?".

" Nel senso che possiamo lasciare Renesmee con Emmett!!" gli disse lei annuendo e Edward, spalancò a dismisura gli occhi, prima di dire: " Bella, amore, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Come puoi pensare di lasciare nostra figlia con uno che è, psicologicamente, più piccolo di lei!!! Finirà che sarà Renesmee a fare da baby sitter a Emmett!!".

" Dai non essere così duro, amore; sai, perfettamente, quanto me che Emmett adora stare con Nessie quindi credo che sia la soluzione migliore.

Perchè non riesci a dare un pò di fiducia a tuo fratello?" gli chiese la ragazza, con un aria corrucciata e il ragazzo rispose: " Non è che non mi fido, Bella; so che Emmett preferirebbe morire pur di evitare qualsiasi pericolo a Nessie ma finora lui non è mai stato da solo con nostra figlia; c'è sempre stata Rose con lui o qualsiasi altro componente della famiglia e, sinceramente, non so se lui sarebbe in grado di accudirla come dovrebbe fare!!".

" Andiamo Edward, credo che tu stia esagerando; sappiamo tutti che Emmett è un giocherellone e forse un pò immaturo ma credo che, come hai detto tu, si farebbe togliere la vita per difendere Renesmee. Mi piacerebbe che tu gli dessi un pò di fiducia!!"

Edward la guardò di sottecchi ma la vide veramente convinta del suo pensiero quindi, se pur rabbrividendo, decise di tentare quest'ultima carta e incrociando le dita, prese la mano di sua moglie, dicendo: " Va bene, Bella, andiamo ad arruolare il baby sitter!!".

Scesi in salone, trovarono il soggetto in questione, inginocchiato con il sedere all'aria, intento a cercare il telecomando della Playstation sotto il divano.

" Sempre convinta della tua decisione, amore?" le domando ironico il giovane vampiro e lei, dopo aver chiuso la bocca, che le si era spalancata davanti a quell'imbarazzante visione, rispose: " Si, Ed, sempre convinta!!".

Edward fece spallucce e tenendo per mano sua moglie si diresse verso il sedere di suo fratello.

" Ehm, ehm " si schiarì la voce per attirare la sua attenzione e quando Emmett si girò verso di loro, Edward, trattenendo un sorriso, disse: " Emm, fratello, mi sono dimenticato che oggi è il primo anniversario mio e di Bella e noi vorremmo uscire per andare a caccia, quindi non posso giocare alla Play con te. Vorremmo però chiederti un favore se vorrai farcelo!!".

Emmett lo guardò, con il volto curioso, poi gli disse: " Certo ditemi tutto!!" e Bella rispose: " Noi vorremmo chiederti se ti andrebbe di badare a Renesmee mentre noi usciamo ma se non te la senti possiamo capire!!".

" Stop, fermati, cognata!!" disse, con un sorriso, il maggiore dei fratelli Cullen "non continuare a parlare perchè non è necessario.

Non vedo l'ora di stare un pò insieme a quel frugoletto, quindi uscite pure tranquilli e andate a divertirvi!!".

" Sicuro?" gli chiede Edward, poco convinto e lui annuì deciso quindi Bella, con un sorriso, gli mostrò tutto l'occorrente da usare con Renesmee: pannolini, cremine, pappette e vestitini di ricambio spiegandogli anche come usarli.

Emmett annuì emozionato bevendosi tutte le parole di Bella come se fosse una questione di vita o di morte poi spingendo, suo fratello e sua cognata, fuori dalla porta l'invogliò ad uscire.

Loro, dopo aver dato un bacio alla loro bambina, si avviarono verso l'esterno e poco prima di uscire Edward sussurrò: " Speriamo di non dovercene pentire!!!".

E il nostro orsetto rimase solo in casa con Renesmee che, tranquilla, stava giocando sul tappeto con il suo peluche del cuore.

 

MEZZ'ORA DOPO:

 

Emmett camminò con la sua nipotina tra le braccia, diretto verso il divano, con l'intenzione di accendere la tv per godersi la finale di baseball.

Ad un tratto la sua attenzione venne attirata dal volto di Nessie che diventò di un bordeaux acceso

mentre gli occhietti della piccola si strinsero forte esattamente come le mani.

Emmett la osservò, con un espressione scioccata dipinta sul volto, ignaro del perchè sua nipote fosse in quello stato.

Pochi secondi dopo il viso della piccola tornò del suo colore naturale e le mani e gli occhi si riaprirono.

Emmett si rilassò, improvvisamente più tranquillo e per fare andare via gli ultimi barlumi di nervoso, inspirò profondamente.

Non lo avesse mai fatto!!!!! " Che diavolo è?" disse il ragazzo guardando con gli occhi sbarrati la dolce Nessie mentre questa scoppiò a ridere.

Il vampiro moro avvicinò il suo naso al corpicino della bambina e all'istante si allontanò dicendo:

" Nessie, per la miseria, ma che cavolo ti dà da mangiare tua madre? Sono certo che quello che stai nascondendo nel pannolino è una nuova arma batteriologica!!! Invece di perdere tempo a mostrarmi cremine insulse, tua madre, doveva fornirmi di una maschera antigas!!".

E buttando un occhiata delusa al televisore, ancora spento, Emmett si diresse verso il bagno per lavare il culetto santo di Renesmee.

 

UN'ORA DOPO:

 

Emmett mise sul seggiolone la piccola Nessie e si apprestò a prendere il vasetto di omogeneizzato al pollo, che Bella gli aveva lasciato, storcendo il naso e allontanandolo dalla sua faccia.

" Mamma mia che puzza, Renesmee," disse l'uomo fissandola negli occhi "mi domando come cavolo tu faccia, a mandare giù, una cosa così orrenda!".

Nessie scoppiò a ridere esibendosi in un gorgheggio melodioso.

Emmett affondò il cucchiaino dentro quella pappetta disgustosa e dopo averne preso un po', lo avvicinò alla bocca di sua nipote che d'istinto, girò la faccia dal lato opposto.

" Lo sapevo che sei intelligente, nipotina mia ma purtroppo tua madre mi ha detto di darti questa roba e io non posso fare altro che obbedirle!!" disse l'uomo con un sorriso malizioso sul volto.

Da quel momento, per Emmett iniziò un vero e proprio tiro al bersaglio; e il bersaglio tanto agognato era la bocca di Renesmee che si ostinava a rimanere sigillata.

Ben lungi dal farsi abbattere dalla testardaggine della piccola, il ragazzo cercò di distrarla fino a che riuscì a tradimento, ad infilarne una cucchiaiata nella sua bocca.

Fiero di esserci riuscito, Emmett scoppiò a ridere ma la sua risata si bloccò di colpo, quando venne investito da quella pappetta che la sua dolce nipotina gli sputò, completamente, sulla faccia.

Annaspando, cercò ad occhi chiusi di trovare un fazzoletto per pulirsi, mentre la sempre meno dolce Nessie si faceva beffe di lui.

Quando finalmente riuscì a pulirsi, Emmett fissò la sua nipotina con uno sguardo sbieco poi la prese in braccio e si diresse in bagno, per lavarsi la faccia e togliersi di dosso tutto quello schifo.

 

UN'ORA E MEZZA DOPO:

 

" Bene, bene, piccola Renesmee ora io e te ci sediamo sul divano e ci guardiamo un pò di televisione; chissà che non serva a calmarti un pò!" disse Emmett sentendosi un tantinello stanco ma l'uomo, non fece neppure in tempo a poggiare il suo fondoschiena sulla poltrona, che la voce delicata della piccola si pronunciò: " Pappa!".

Il vampiro bruno la fissò incredulo poi le rispose: " Ma Renesmee è appena passata solo mezz'ora, non puoi avere fame di nuovo!".

La piccola Nessie lo fissò e all'improvviso la sua bocca cominciò a tremare per poi ripetere, con un tono piagnucoloso: " Pappaaa!".

" No Nessie, non se ne parla; dovrai aspettare!" gli rispose lo zio, tenendo gli occhi incollati allo schermo della televisione ancora nero mentre un dito, saettò verso il tasto di accensione del telecomando.

Renesmee fortemente contrariata, cominciò ad agitarsi sulla sedia poi vedendo che l'uomo continuava ad ignorarla, si fermò e con tutto il fiato che aveva in corpo, cominciò a sbraitare sempre più forte:  " PAAAAAPPAAAAAAAAAAA!!".

Emmett saltò di botto sul divano finendo con il sedere per terra mentre guardava sua nipote, iniziando a prendere seriamente in considerazione, il fatto che la piccola fosse effettivamente posseduta.

Cominciando a temere per la sua salute, si alzò a fatica dal pavimento e presa la ormai non più dolce Nessie, si diresse verso la cucina, maledicendosi per essersi dimostrato così euforico con Bella e Edward, davanti alla loro proposta.

Poggiata la bambina nel seggiolone si avviò verso il frigorifero da dove prese il biberon del latte che gli aveva lasciato sua cognata poi dopo averlo scaldato nel microonde lo infilò, con poca delicatezza nella bocca di Nessie.

La piccola, in pochissimo tempo lo finì e Emmett, memore dei movimenti di Bella, seppe che era giunto il momento di farle fare il ruttino quindi dopo averle tolto il bavaglino la prese in braccio cominciando a battere delicatamente sulle spalle della piccola.

Pochi secondi dopo, Nessie fece il suo ruttino ma Emmett non ebbe neppure il tempo di gioirne, che una sostanza calda, viscida e puzzolente cominciò a scendergli nella schiena.

" NESSIE, NOOOOO!!" urlò l'uomo, sentendosi tutto appiccicoso e impedito nei movimenti.

Emmett spostò Renesmee dalla sua spalla e vide la sua pestifera nipotina che sghignazzò impunita.

Corrugando le sopraciglia per simulare uno sguardo incavolato, Emmett si rivolse alla piccola peste dicendo: "  A te non ti ha portata la cicogna ma un avvoltoio!".

 

DUE ORE E MEZZA DOPO:

 

Dopo un ennesimo e tragico cambio di pannolino in cui Emmett, non si sa ancora come, era riuscito a farsi orinare addosso da sua nipote, l'uomo sempre più stravolto crollò sul divano tenendo tra le braccia un fagotto scalciante e decisamente urlante.

L'istinto di tapparsi le orecchie era tanto ma il giovane vampiro sapeva, che non sarebbe stato sufficiente.

Ora disperatamente stava tentando di fare addormentare quella che lui ormai, non considerava più sua nipote ma un vero e proprio attentato alla sua vita.

Sbuffando a più non posso, Emmett cominciò a dire: " Fai la nanna tesoruccio dello zio, se ti addormenti presto ti prometto che, quando torna la zia Rose, ti portiamo con noi per farti vedere come si va a caccia!!".

Non l'avrebbe fatto, oh no non l'avrebbe proprio fatto ma in quel momento era disposto a prometterle qualsiasi cosa, nella vana speranza di vedere chiusi quegli occhietti.

" Mezz'ora fa stavi crollando dal sonno e ora invece, non dormi ancora.
Ma che cosa ti prende?  Tu con gli altri hai sempre dormito e stasera non so perché, stai piangendo per prendermi per i fondelli.

Per favore Nessie, fai la nanna così come la fai con la zia Rose! Sembra che ti stai divertendo alle mie spalle; ti addormenti perfino con quel pulcioso del tuo fidanzato, perchè con me non lo fai?".
Purtroppo il suo tono piagnucoloso, ebbe solo il potere di farla scoppiare a piangere ancora più forte tanto che Emmett si sentì prendere dal panico e avrebbe affrontato Felix, Aro e tutti i Volturi, pur di non trovarsi lì.

" No per favore Nessie, non piangere che quando piangi diventi brutta.
Sono quasi tre ore che sono usciti la mamma e il papà e vedrai che non appena vengono, lo zio li scanna e gli spezza le cosce a metà.

Ma tu addormentati presto, altrimenti non vieni con me e la zia e ti puoi scordare i grizzly e i puma!".

Niente da fare, la piccola Renesmee si agitava come se fosse pervasa da uno spirito demoniaco e Emmett sentì di aver perso anche l'ultimo barlume di calma.

Dopo aver sollevato la peste e averla portata a contatto con i suoi occhi, Emmett sibilò: " Fai la nanna trombetta sfiatata dello zio, non ce l'ha faccio, finiscila di strillare.
Hai sete! Hai fame! Ti ho dato il pollo e il latte da mangiare, ti ho cambiato tre volte il pannolino  e per tutte e tre le volte mi ci hai lasciato dentro il ricordino.

Non ti capisco!!! Che hai? Vuoi l’acquetta? Vuoi il ciucciotto? Il ruttino l’ hai fatto, amore dello zio!! Provo a metterti un po’ a pancia sotto ma non funziona, dimmi tu che cosa dobbiamo fare.
Sono due ore che stiamo al buio e mi viene voglia di sbattermi la testa al muro ma non posso neppure farlo, perchè se la nonna Esme trova solo una piccola crepa, il prossimo che crepa sono io.  Vieni presto sonnolenza, che sto perdendo la pazienza!!!!!!".

QUATTRO ORE DOPO:

 

Silenzio! Che meraviglioso silenzio aleggiava all'interno della villa.

Finalmente, Emmett era riuscito a fare addormentare quella piaga di sua nipote e ora si stava trascinando a fatica, verso il divano.

Non appena riuscì a sedersi, la porta d'ingresso si spalancò e Edward e Bella, sorridenti e innamorati fecero la loro entrata d'effetto.

Il loro sorriso si raggelò all'istante, quando si scontrò con lo sguardo al vetriolo di Emmett, che lì squadrò come se gli stesse facendo la radiografia.

" Tutto bene, fratello?" chiese Edward, un pò intimorito da quei occhi, stringendo forte la mano di sua moglie che recepì il pericolo.

Emmett, si rialzò lentamente dal divano e si avvicinò ai due sventurati e ignorando la domanda di suo fratello, disse: " Siete tornati! Vi aspettavo a braccia aperte, perchè noi tre dobbiamo parlare!
Sì, però chiudete le porte, perchè se parlo a voce forte, io non mi controllo più!
E se si sveglia un'altra volta vostra figlia scappo a gambe levate e non mi vedete più!!".

Edward e Bella si guardarono poi il ragazzo si diresse verso le porte scorrevoli e le chiuse quindi si girò verso quella furia, dicendo: " Emmett non credi che sia un pò tardi per parlare?" ma l'uomo, stringendo i pugni gli rispose: "Oh no, mo' mi state a sentire! Voglio proprio vedere quando arriverà la prossima volta che mi lasciate "quell'angioletto di vostra figlia"!
Io stasera mi sono esaurito! Quella succhialatte a tradimento non mi ha dato pace un momento!
sono stato più di tre ore a tenerla sempre in braccio tanto che non me lo sento più!!!

Gli ho cantato la ninna nanna, gli ho dato il biberon, il messo il pannolino ma lei niente!! Ha continuato a piangere, imperterrita per tutta la serata!!! Non mi ha dato neanche il tempo di bere un bicchiere di sangue!
Mentre voi vi andavate a fare la passeggiata a me mi ha fatto..... " l'anima" gonfiata!!!".

Emmett sembrava un fiume in piena, che non si arrestava davanti a niente e che mentre gesticolava continuava a parlare: " L'ho messa nel seggiolone per vedere insieme la televisione ma potevo evitare di vedere l'esorcista perchè vostra figlia, parola mia, è posseduta.

Gli mancava solo di girare la testa a 360° e di parlare lingue sconosciute per essere un indemoniata fatta e finita.
Ora lo so perchè non voglio fare il padre? Mi basta Renesmee per farmi passare la voglia!!!".
In quell'istante, il pianto di Nessie, attraverso l'aria come uno sparo violento e Bella giurò di aver visto rabbrividire, quella montagna di muscoli, che era suo cognato.

Un ghigno sadico attraversò il volto di Emmett, mentre diceva al fratello: " Ah, ah ora ti voglio, caro Edward!! Vediamo come ci riesci ad addormentare quella Mata Hari col pannolino.

Il giovane vampiro scosse la testa, guardando con biasimo il suo fratellone maggiore poi corse velocemente a prendere tra le braccia la sua piccolina, che continuava a strillare imperterrita.

Dopo averla messa tra le sue braccia, cominciò a cantarle una dolce ninna nanna:

 

Ora che dormi abbracciata all'orsetto
vorrei portarti con me nel mio letto
e stare sveglio a guardarti per ore
e fare andare a tempo il mio, con il tuo cuore.
Ora che dormi ti voglio parlare
sono tuo padre ma non lo so fare
perchè io sono cresciuto soltanto in altezza
un metro e ottanta è la mia insicurezza
ed userò le tue piccole mani
per afferrare forte il domani.
Ora che dormi è somigli alla mamma
vorrei che mai, diventassi una donna
che s'innamora del principe azzurro
che ti apre il suo cuore in un sussurro.

Ora che dormi io penso alla vita,
quando sarò ad aspettarti all'uscita
del tuo primo giorno di scuola
mi agiterò quando esci da sola,
quando i tuoi occhi saranno le spie
delle tue prime e spero ultime bugie.
Ora che dormi, visino di luna
so che non ho speranza alcuna

vorrei che fossi per sempre bambina
che mi rallegrassi con la tua risata argentina.

Però il primo bacio d'amore ti cambierà  
e troppo velocemente arriverà

del tuo cuore io avrò la soffitta
e ogni volta che lo visiterò sentirò una fitta

Metterò nei miei libri la rosa
che sarà tra i tuoi capelli di sposa
e mi auguro col cuore geloso
che tu adesso dorma e trovi riposo.

In pochi minuti la dolce Nessie, sprofondò tra le braccia di Morfeo, sotto lo sguardo sbalordito di suo zio Emmett che non riusciva a credere come questo miracolo fosse stato possibile.

Edward mise Nessie nel suo lettino poi raggiunse sua moglie, che era rimasta in salone con suo fratello.

Al suo rientro si gustò la scena: Emmett sembrava veramente imbarazzato, sotto lo sguardo derisorio di Bella che continuava a fissarlo sul punto di fare qualche battuta poco carina.

Edward incrociò le braccia, fissando con scherno suo fratello, che conscio dei loro sguardi, si passò una mano tra i ricci neri e sbuffando disse: " Femmina traditrice!!".

Poi si avviò in silenzio verso la sua camera, sentendo dietro di se le risate di suo fratello e di sua cognata e ringraziando il fatto che Rose, non potesse avere figli.

Giunto però, davanti alla camera di Renesmee la tentazione fu tanta e aperta delicatamente la porta entrò avvicinandosi al lettino dove, come un angioletto riposava la sua nipotina che, quella sera, era stata per lui una fonte continua di ansia.

Ora vederla lì serena e indifesa, lo fece sentire insulso e dentro di se, disse: " Oh, piccola Nessie, sei una peste ma sei tu!!! Sei speciale, così come sei e anche io, se avessi avuto questa possibilità, avrei voluto una meraviglia come te!!!".

In silenzio, così come era entrato, Emmett uscì dalla stanza scuotendo la testa: quella sera aveva imparato che l'amore di un padre può tutto, perfino riuscire ad addormentare un diavoletto come Renesmee e la convinzione che Edward fosse nato per essere padre, si radicò in lui che scosse la testa entrando nella sua stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

 

  
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