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Autore: Baltazhar    06/03/2012    3 recensioni
L'obiettivo era quello di scrivere una pagina sulla noia, senza usare la parola 'noia' o sinonimi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jacky stava osservando i passanti dalla finestra da circa tre quarti d'ora. Aveva visto passeggiare coppie anziane,

trentenni portare a spasso il proprio cane e madri che spingevano comuni passeggini da cui fuoriuscivano piagnistei infantili.

Nulla di tutto ciò aveva attratto l'attenzione del ragazzo. Invano aveva acceso la televisione che, dopo uno svogliato zapping dei canali, si era oscurata in un lampo.

Il giorno prima sua madre gli aveva sequestrato il computer, a causa di un insufficienza in storia.

Jacky aveva finito di mangiare il panino con il burro di arachidi, tipica merenda pomeridiana, e ora, senza computer, si ritrovava a girovagare per la casa, senza un obiettivo preciso.

Il giovane cercava qualcosa che lo potesse interessare, ma i giochi della sua camera erano gli stessi di sempre, non ci trovava alcun divertimento.

Negli ultimi tempi aveva dedicato la maggior parte del tempo libero per stare al computer, non che avesse cose davvero importanti da fare,

piuttosto perché trovava interessante quel crogiolo di informazioni contenute nel Web. Lui non le cercava mica. Bastava collegare il cavo alla presa del portatile,

accedere al browser e una volta entrato nella rete, era come se loro venissero da lui.

Lasciando attivo il programma di chat virtuale, le persone lo salutavano. Non c'era nulla di emozionante in quelle conversazioni ripetitive e convenzionali.

Le domande erano sempre le stesse, le risposte addirittura ovvie. Nonostante ciò Jacky continuava ogni giorno ad entrare nel programma di chat,

non aveva molti amici con cui parlare di cose che succedevano al di fuori del mondo virtuale, però le persone lo cercavano.

Di alcune non conosceva nemmeno il nome reale, ma lo cercavano. In cuor suo Jacky si compiaceva di ciò.

La separazione forzata dal portatile aveva messo in crisi la sua concezione di passatempo.

Aveva provato a cimentarsi in alcuni di quei vecchi giochi, senza però riuscire a concentrarsi su di essi per un tempo ragionevole per sentirsi soddisfatto.

Il lettore musicale grigio metallico aveva la batteria scarica, l'aveva consumata durante il primo pomeriggio. Ora aveva collegato l'apparecchio alla ricarica,

sperando di poter ascoltare altra musica quella sera.

In casa oltre a lui non c'era nessuno. Jacky pensò che in una situazione come questa qui, avrebbe dovuto inventarsi qualcosa di nuovo.

Purtroppo non ci riusciva, era abituato ai suoi passatempi, e la sua mente non era preparata a immaginarsi un attività altrettanto divertente.

Sdraiato sul letto imbottito, pensava a quanto fosse assurdo che ai personaggi principali dei libri o dei film succedessero eventi improvvisi e avvincenti,

mentre nella realtà dei fatti l'ozio non ha rivali.

Improvvisamente Jacky si alzò dal letto alla ricerca di un libro o di un film. La prima categoria di oggetti artistici era quasi assente da casa sua.

Il padre aveva una vasta collezione di trattati sul design e sull'architettura, assai complicati per un ragazzo come Jacky.

I dvd erano conservati accanto al computer, purtroppo erano i soliti film già visti, i restanti li conservava nel portatile.

Seccato dalla situazione il ragazzo sprofondò in un abisso di confusione mentale, generata dagli articolati discorsi dei suoi testi scolastici.

Curioso che una lingua morta, come il latino, fosse l'unico passatempo sopravvisuto.

  
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