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Autore: liamismypeeta    06/03/2012    4 recensioni
Come ti cambia la vita quando il tuo sogno si avvera.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28 febbraio 2013

 

Aprii gli occhi e sorrisi. Finalmente, quanto avevo aspettato per questo giorno. Che poi non mi riguardava direttamente, ma se posso fare felice qualcuno lo sono anche io. Senza contare che questo qualcuno che devo fare felice è una delle mie migliori amiche. Oggi è il suo compleanno. Il suo diciottesimo compleanno. Quindi è mio dovere rendere questa giornata indimenticabile.

Mi alzai, mi vestii velocemente e uscii di casa.

Non appena arrivai a casa della festeggiata suonai il campanello e mi aprì suo fratello dicendomi che sua sorella dormiva ancora. Entrai piano piano nella sua stanza.

-”Tanti auguriiiiii!” urlai e le saltai addosso mentre lei si dimenava nel letto.

-”Ok, grazie ma ora farmi dormire”

-”No ora ti alzi, hai avuto diciassette anni per dormire” le tolsi la coperta. Sapeva che quando avevo in testa qualcosa non cambiavo idea.

-”Ok, mi alzo” disse sbuffando.

-”Brava, ti ho portato i cornetti!” sorrisi.

-”Ti perdono allora...” rise.

Entrammo in cucina lanciandoci sui cornetti.

-”Oggi sarà una giornata stressante. Dobbiamo cercare cosa mettere stasera” dissi pensando a qualche posto carino e non troppo costoso.

-”Assolutamente sì! Non ho nulla da mettere e non posso essere un mostro il giorno del mio diciottesimo compleanno”

-”Non lo sarai vedrai. Non sei curiosa di sapere i tuoi regali di compleanno?”

-”Certo! Ma voglio sapere tu cosa ti sei inventata. Mi sento che sarà qualcosa di figo è da un po' che ti balena negli occhi” mi squadra socchiudendo gli occhi.

-”Vedremo!” sorrisi.

Poteva scommetterci che sarebbe stato figo, lo preparavo da mesi.

Uscimmo di casa dopo dieci minuti e arrivammo al centro commerciale dopo un altro quarto d'ora.

-”Ok, entriamo lì?” chiesi, ma nessuno mi rispondeva “Cèc? Sei nel nostro mondo?”

Cèc era il suo soprannome. Lei adorava quando la chiamavo così perchè il mio accento la faceva ridere.

-”Eh? Sì scusa stavo riflettendo che forse abbiamo invitato troppe persone stasera”

-”Non rompere i coglioni. Entriamo lì” la feci sorridere. Questa era la sua serata, doveva essere perfetta e doveva divertirsi.

Entrammo nel negozio, c'erano molti vestiti. Ne scegliemmo alcuni ed entrammo nei camerini.

Merda, odiavo i negozi. Mi facevano sentire grassa. Dovevo trovare qualcosa. Non potevo rovinare io la sua giornata. Non potevo lamentarmi. Cèc entrò nel mio camerino.

-”Che ne pensi di questo? Non costa troppo e mi sta abbastanza bene non pensi?” mi chiese guardandosi.

Era bellissima come sempre, il suo unico difetto era conoscermi troppo bene.

-”Sì, mi piace” dissi sorridendo.

-”Che hai fatto?”

-”Niente cosa vuoi che ho fatto?” Come faceva? Era l'unica che mi capiva veramente. Sapeva tutto di me. Con gli altri non riuscivo a confidarmi come facevo con lei. Con lei era naturale, perchè le cose che provavo io le provava anche lei.

-”E questa faccia? Vuoi che la prendo a sberle finchè non mi dici che succede?”

-”No non serve! E' che non ho trovato ancora un vestito che mi sta bene. Ora esco fuori e ne cerco uno più...”

-”Non dire quella parola! Altrimenti ti giuro che non arriverai a domani”

-”Quale parola?”

-”Largo. Stavi per dire un vestito più largo vero?” Come cazzo fa?

-”Sì...”

-”Senti, tu sei bella così. E il vestito che stai indossando ora ti sta divinamente”

-”Ma guarda che culo che...” una pizza volò sulla mia faccia.

-”E' il mio compleanno e decido io. Sei una figa. Ora usciamo che dobbiamo cercare le scarpe e andare dal parrucchiere”

Forse aveva ragione. Magari se avessi trovato le scarpe adatte le mie gambe sarebbero sembrate più lunghe e io più magra.

Trovammo le scarpe nel negozio di fronte poi dopo aver finito con i capelli tornammo a casa sua e ci vestimmo.

-”Merda, sei una figa” dissi con le mani sulla bocca. Era davvero stupenda. Il vestito che aveva scelto le stava benissimo e risaltava i suoi occhi sognanti. Sì, Cèc era una sognatrice. Non aveva molti accessori, ma quello più bello lo indossava tutti i giorni: il suo sorriso.

-”Grazie!” era esaltata “ma tu non sei da meno, ti sei vista?” In realtà no. Mi specchiai. Beh, non ero male. Le scarpe avevano fatto effetto. Cèc aveva ragione, non dovevo cambiare. La ringraziai mentalmente per il ceffone che mi aveva mollato.

-”Cèc, io ora devo andare. Alla festa ci sono ancora alcune cose da sistemare. Ci vediamo lì tra un'ora ok?”

-”Ok...” disse poco convinta.

La salutai e corsi via.

 

-”Ciao ragazze, scusate il ritardo! Wow! Siete magnifiche!” sorrisi a Deni e Clà.

Anche loro mi avevano aiutato a preparare la festa. Ma nemmeno loro sapevano cosa avevo in mente.

-”Ciao Ale! Sei favolosa!” disse Deni.

-”E' tutto pronto!” mi confermò Clà.

Bene. Ero una tipa che si agitava per tutto. Dovevo avere tutto sotto controllo altrimenti andavo nel panico.

La festa iniziò. La sala era enorme, c'erano molti, moltissimi invitati e tutti quanti si stavano divertendo. Era tempo di regali.

-”Posso chiedere un attimo di attenzione?” parlai al microfono che si trovava sul palco in un lato della sala. Diventai rossa, ero al centro dell'attenzione. “volevo fare tanti auguri a Cèc. Volevo dirle che ringrazio Dio di avere un' amica come lei che mi fa sentire speciale, amata e compresa. Che non mi giudica, ma si accontenta di me così come sono. Grazie davvero di tutto quello che fai per me. Ma ora penso sia ora di finirla con le smancerie altrimenti allago la sala” dissi strofinandomi gli occhi. Lei faceva la stessa cosa “è il momento del tuo regalo. Allora, in questo pacco” mi girai. Dove cazzo stava il pacco? “Ho detto: IN QUESTO PACCO!” Deni e Clà finalmente spinsero sul palco un pacco enorme. Deni mimò uno “scusa” con la bocca. Gli invitati scalpitavano. E anche io. Anche Deni e Clà, nemmeno a loro avevo detto nulla. Ero sicura che non avrebbero detto nulla a Cèc della sorpresa però avrebbe messo in agitazione anche loro, già io non chiudevo occhio. In realtà il contenuto del pacco non lo avevo visto nemmeno io, era per questo che ero emozionatissima. Lo sguardo di Cèc era confuso. Non capiva nulla “ecco, dicevo. In questo pacco cosa vorresti che ci fosse?”

Cèc continuava a non capire.

-”Senti smettila. Sali sul palco e vieni accanto a me” dissi incitandola, sembrava uno spettacolo di cabaret. Cèc salì ancora confusa.

-”Stavo dicendo, cosa vorresti...” Deni svenne. Eh no è! Guarda te se gli amici del mio regalo dovevano rovinarmi la sorpresa. Feci gesto a Clà di portarla fuori. Per poco non sveniva anche lei, ma rientrarono. Sentivo Clà mentre cercava di trattenere gli urli. Le avrei fatte fuori.

-”Ok, vediamo se ci riusciamo” il pubblico rise e applaudì “cosa vorresti che ci fosse in questo fottuto pacco?” sorrisi e porsi il microfono a Cèc.

-”Ehmm... Non lo so”

-”Avanti non fare la timida, siamo tutti amici. Ok, lo dico io. Secondo me... Ah ecco! Ci sono. Tu vorresti che qui dentro ci fosse Harry Styles!”

Cèc arrossì e sgranò gli occhi, mi avrebbe ammazzato.

-”Dai siamo amici, non devi vergognarti!” sorrisi.

-”No io...”

-”Vuoi dire che non era questo il tuo sogno? Allora, visto che le vallette mi hanno abbandonata devo riportare io indietro il tuo regalo...”

-”Oh no! Se c'è davvero Styles non farlo!” rise.

-”Beh, vai a vedere no?” la incoraggiai.

Gli invitati la incitavano.

Cèc si avvicinò con cautela al pacco e lo scartò inizialmente con calma poi presa dalla curiosità strappò via tutto.

-”BUON COMPLEANNO!” urlò un bellissimo Harry Styles sbucando fuori dal pacco. Merda, era meraviglioso, se Cèc ancora non era morta morivo io. Il suo sorriso stava per stendermi e anche a lei. Piangevamo entrambe, urlavamo e ci abbracciammo.

Harry si presentò a Cèc che non si sa come si reggeva ancora in piedi. Poi venne da me.

-”Tu sei la ragazza con cui ho parlato al telefono?”

-”Sì, grazie mille per essere venuto, fortunatamente avevate quella cosa in città...” come facevo a parlare non lo so.

-”Oh sì!” sorrise “è divertente stare dentro una scatola!” tornò da Cèc e l'abbracciò. Ecco, chiamate un ambulanza muore ora, tra le braccia di Styles il giorno del suo diciottesimo compleanno.

Andai dietro le quinte dove trovai Deni che aveva ripreso un po' di colore ma non parlava e Clà che teneva lo sguardo fisso sugli altri componenti dei One Direction. Ok, come al solito dovevo pensare io a tenere le cose al loro posto. Ma chi volevo prendere per il culo? I miei occhi passavano da Zayn a Liam a Niall a Louis e ricominciavano il giro. Ok, respira.

-”Ciao ragazzi, tranquilli loro si riprendono subito. Raggiungete Harry sul palco?” sorrisi mentre li abbracciavo uno per uno. Liam me lo lasciai per ultimo. Se dovevo morire, dovevo farlo per bene. Quanto avevo sognato quell'abbraccio? Tanto, forse troppo.

-”Sì, certo” disse Liam sorridendo. Andarono sul palco. Cèc corse ad abbracciare anche loro. Era stupendo vederla così felice.

-”Deni porca merda riprenditi!” dissi schiaffeggiandola.

-”Oddio, mi fai male! Ma quello è Malik! L'hai visto anche tu!”

-”Sì che l'ho visto! E' lì!”

-”Ma perchè non ce l'hai detto porca merda!” urlò Clà.

-”Sembrate due zombie! Pensate se passavate mesi così!”

-”Mesi?! Oh cazzo...”

-”Deni, Malik è lì vallo a prendere” feci finta di lanciare un osso ad un cane. Deni si alzò tenendosi la testa e raggiunse il palco “Clà, forza andiamo” dissi prendendola per mano e tornammo anche noi.

-”Noi, non abbiamo un regalo per te, però se vuoi possiamo cantarti una canzone...” disse Harry guardando Cèc negli occhi. Cèc non capiva più nulla.

-”Certo!” disse Deni.

Presi Cèc e gli altri due zombie e scendemmo dal palco.

-”Oh mio Dio. Quello lì sopra è Harry. Il mio Harry!” disse finalmente Cèc.

-”Ma sei sicura di aver fatto diciotto anni? Secondo me ne hai fatto almeno ottanta! Sei rincoglionita? Riprenditi cazzo!” urlavo e ridevo. Ero esaltata.

-”Oh merda! Grazie grazie grazie!” mi strinse.

-”Ti voglio bene” dissi.

-”Anche io tantissimo. Hai realizzato il mio sogno”

I One Direction iniziarono a cantare. Ogni parola era un emozione. Era anche meglio di un concerto. Cantavano per noi.

I nostri sogni si erano realizzati.

 

Tra le voci dei nostri idoli, iniziavamo una nuova vita. Sì perchè Cèc e Harry dopo qualche mese si fidanzarono. Entrambi mi ringraziano ancora per averli fatti incontrare. Deni, dopo essere svenuta alla vista di Zayn l'ha fatto innamorare perchè hanno capito che avevano una cosa in comune: l'amore per Malik. Clà, beh la storia di Clà è più complessa. Lei e Louis non hanno avuto vita facile come coppia. La loro differenza di età aveva creato qualche problema ma erano sempre rimasti insieme. E io? Io e Liam siamo due persone che vogliono avere tutto sotto controllo. Quindi non abbiamo perso tempo e dopo un anno ci siamo sposati. Anche Niall ha trovato la sua principessa. Tutto è bene ciò che finisce bene no?

 

Note.

Questa One Shot è dedicata ad una delle amiche più importanti che ho. Tanti auguri Cèc, scusa se te lo posto dopo anni ma le idea geniali mi vengono in ritardo LOL
Spero ti piaccia.
Ringrazio anche le guest star Deni e Clà. Amo anche voi.
Beh, addio.

   
 
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