Billie stava sistemando le varie scatole e ripiani, quando intravide una busta seminascosta dal cassetto dei fogli.
Incuriosito, iniziò a cercare di sfilarla, e con un sonoro “tlock” riuscì a disincastrarla.

Era una busta semplice, non aveva nemmeno una piega.
Il moro la girò e il suo cuore perse un battito.
Avrebbe riconosciuto anche ad occhi bendati la sottile grafia ordinata di suo padre.
‘ Al figlio che non vedrò crescere’

“Al figlio che non vedrò crescere..? Ma cosa..?”
Vinto dalla curiosità, il cantante iniziò a leggere:

“Ciao Billie, figlio mio.
So perfettamente che quando leggerai questa lettera io sarò morto da tempo e tu sarai già grande.
Grande.. si, una parola difficile. Non perdonerò mai la mia malattia che mi impedisce di essere accanto a te. Non sai quanto mi fa rattristare questa notizia.

Bene figliolo, adesso, conoscendoti, ti starai chiedendo il motivo di tutto ciò. Beh, volevo farti un saluto speciale, sei l’ultimo della mia marasma di marmocchi, e sei diverso, sei unico.
Sono qua nello studio, e ti vedo correre come un dannato. Il tuo amico Mike ti ha rubato le scarpe. Siete meravigliosi insieme.
Mi fate morire dal ridere, siete due piccole pesti, ma vi completate.

Billie Joe mi raccomando.
Segui i tuoi sogni, e non lasciare che nessuno riesca a toglierti le tue idee. Sei un bambino intraprendente e sicuro di se. Sei un Armstrong con la A maiuscola.
So, perché queste cose le so, che diventerai un grande musicista. Te lo si può vedere in faccia. L’ho capito in quel momento in cui mi sei saltato addosso abbracciandomi, tutto rosso in viso per la contentezza, per il regalo che ti ho fanno. Ahimè, l’ultimo regalo che ho potuto farti.
Il tuo viso piccolo e paffuto tutto contento ed emozionato è stato uno dei più bei momenti della mia esistenza.
La tua felicità per aver ricevuto la chitarra, la Blue, è stata la mia di gioia.

Spero di averti detto tutto quello che mi sarebbe piaciuto dirti…
anzi, dimenticavo una cosa importante!

Il tuo amico Michael è speciale, è un po’ come te.
siete due anime uguali, che si sono trovate e sono più unite che mai.
Non lasciarti scappare un amico come lui, non ce ne sono molti.
siate sempre uno accanto all’altro.

Ti prego, perdonami se non sono riuscito a farti da padre come avrei voluto.
Sappi che ti ho sempre voluto bene sin dal momento in cui la mamma mi ha informato di essere incinta di te.
Ti voglio bene piccolo mio.
Papà”
 
Billie sbuffò, scosse la testa e scoppiò in un pianto a dirotto.
Le lacrime scivolavano veloci sulle sue guance, le mani tremavano mentre sorreggevano la lettera, come se fosse la reliquia più preziosa del mondo.

Mike entrò di corsa nella stanza, preoccupato per aver sentito il cantante piangere.
appena lo vide accovacciato sul letto, lo abbracciò dolcemente.
BJ si strinse forte all’amico, affondando il viso nella sua spalla.
Il biondo gli lasciò un bacio sui capelli.
“Bill, tranquillo. Ci sono qua io. Lasciati andare, sfogati pure, piangi finché vuoi”