Sei sdraiata sul divano,
stanca, distrutta.
L’ennesimo caso che ti porta
via sonno ed energie,
soprattutto quando un bambinone di 40 anni sostiene che sia stato un
fantasma
ad uccidere la vittima.
Sei andata via dal distretto,
ma lui ti ha
trascinata in quella casa.
Sorridi al pensiero che la sua
mano è scivolata
accidentalmente fra le tue parti intime.
Arrossisci.
Due anni fa gli avresti
staccato la testa con le
tue stesse gambe, stritolandolo con una mossa di kung fu.
Ma ora?
Ora arrossisci anche se solo
lui ti sfiora la mano
mentre ti porge il caffè e, com’è successo qualche settimana fa, ti
imbarazzi
nel chiedergli di andare a mangiare un hamburger insieme.
Ti ha sorpreso quando hai
sentito la sua mano su
di te.
E sai perché lui ti scatena
tutte queste
sensazioni, tutte queste emozioni.
Lui ti ama, te l’ha detto.
Tu lo ami, non gliel’hai detto.
Ma sai che quei sentimenti
sono lì, pronti a venir
fuori, o non avresti voluto strappare i capelli biondi a quella
detective/ladra.
E hai paura, perché sai che
lui ti potrebbe
rendere felice, che potrebbe abbattere quel muro, demolirlo per sempre.
Vorresti chiamarlo, ma sai che
se lo facessi, lui
si precipiterebbe da te, e non lo faresti andare più via.
Hai ancora paura, non sei
pronta.
Il tuo braccio automaticamente
si allunga verso il
tavolino e, come se fosse guidato da una forza invisibile, afferra il
cellulare.
Stai per chiamarlo, stai per
sentire la sua voce,
quella stessa voce che per te ormai è vitale come l’ossigeno, ma senti
qualcuno
bussare alla tua porta.
Sono le 10 di sera, chi può
essere se non lui con
qualche teoria strampalata da proporre?!
Balzi in piedi e ti mordi il
labbro inferiore
mentre vai ad aprire. Ancora ti stupisce la connessione che c’è fra voi
due.
Ma quando apri la porta trovi
una Lanie con gli
occhi gonfi e rossi, che abbozza un sorriso, sperando per il momento,
di
nascondere le sue lacrime.
-“Lanie?!”-
-“Ehi!”- dice semplicemente.
-“Cos’è successo?”- dici
facendola entrare.
-“Niente.”- risponde sedendosi
sul divano. –“Sono
solo passata per sapere come vanno le indagini, e… per sapere come stai
tu, sai
dopo l’operazione e tutto il resto.”- dice dipingendosi sul viso quel
sorriso
forzato che le hai visto poco prima.
Ma tu sai che non è qui per
questo. Ti sei rimessa
mesi fa dall’operazione e avrebbe potuto semplicemente telefonarti, e
per il
caso avrebbe potuto chiedere tranquillamente domani a lavoro.
Sai che è successo qualcosa,
qualcosa che l’ha
sconvolta a tal punto, o non si sarebbe mai presentata in queste
condizioni a
casa tua.
Le stringi la mano con la tua,
proprio come ti è
capitato con Castle in alcune occasioni, e la guardi dolcemente.
Sai che ha bisogno di conforto.
-“Lanie… cos’è successo?”-
chiedi ancora.
I suoi occhi si riempiono di
lacrime, ma ancora
non vuole parlare.
E tu, puoi solo aspettare che
lei sia pronta.
Ti alzi dal divano e lei ti
guarda confusa.
-“Qualsiasi cosa sia successa,
hai bisogno di
abbrutirti!”-
-“Abbrutirmi?!”- domanda
scettica.
-“Si! Mangiare gelato, cibo
spazzatura e una
quantità industriale di marshmellows!”- dici sorridendo, cercando di
rassicurarla che non sei del tutto impazzita.
Prendi il telefono e ordini
una pizza gigante e
una montagna di patatine fritte.
Circa 30 minuti più tardi il
tuo ordine è
arrivato.
Sistemato tutto sul tavolino,
iniziate a mangiare.
Ha sempre lo sguardo basso, ma
vedi che i suoi
occhi sono nuovamente velati dalle lacrime.
Non vuoi costringerla.
Sai come ci si sente ad essere
spinti a fare
qualcosa per cui non si è pronti.
Sospira e, alzando lo sguardo
dice:
-“Ci siamo lasciati.”-
Ecco. Ha sganciato la bomba.
-“Mi spiace così tanto Lanie!”-
Annuisce e alcune lacrime
scendono sulle sue
guance.
-“Sai, stava andando tutto
così maledettamente
bene alla cena. Si chiacchierava, si rideva… e poi Jenny se ne esce con
‘e voi quando vi sposate?’. Ho pensato che sarei saltata sul tavolo e
l’avrei strozzata lì, su due piedi. Mi sono contenuta solo per Ryan.
Che domande sono?! Per ora
siamo una coppia.
Punto. Non sono domande da fare.
Che ne sa lei se noi ne
avevamo già parlato?!
Non puoi dire a una che
nemmeno conosci così bene
e che non hai neppure tutta questa confidenza, quando ti sposi!! Non è
corretto…”-
Cerchi di parlare, ma Lanie è
troppo lanciata nel
suo discorso, fra un morso di pizza e qualche marshmellow.
-“E poi torniamo a casa e BUM!
È esplosa una
discussione grande quanto una guerra. Javier vorrebbe fare il grande
passo!
Capisci?! So che non ci sposeremo il mese prossimo e non mi sta
mettendo un
anello al dito, ma cavolo, posso dire la mia? Non sono pronta che c’è
da capire?!
Vorrei solo avere più tempo e continuare a frequentarci. Non mi sembra
di
chiedere l’impossibile!”-
Lanie conclude il suo monologo
con un sospiro.
-“Ci siamo scannati.
Letteralmente!”- continua
abbassando gli occhi e asciugandosi le lacrime con la manica della
maglietta.
-“E la cosa che mi fa più male
è che non avevo
realizzato il tutto, fin quando stasera non sono andata a dormire, e il
letto
senza di lui era freddo e vuoto.”-
Ti avvicini a lei e la
abbracci.
Non è una cosa che fai spesso,
ma ora sai che è di
questo che lei ha bisogno.
Ha bisogno della sua amica.
-“Lanie, sai che Esposito ti
ama tanto, è solo che
magari vorrebbe portare al livello successivo il vostro rapporto. Forse
vuole
solo essere sicuro al 100% che sia la decisione giusta.
Lanie il matrimonio è per
sempre, è una cosa
seria, e il fatto che Javier abbia avuto con te questa discussione fa
capire
quanto lui ci tenga a te e a quanto già pensa a un vostro futuro
insieme.”-
-“Lo so, Kate. Tu sei un tipo
da ‘one and done’!”-
-“Già! Dagli il suo tempo.
Prendetevi entrambi del
tempo per riflettere. Fagli capire che gli manchi davvero, e vedrai che
tutto
si aggiusta!”- le dici sorridendo. –“E se ti può far stare meglio
domandi gli
rifilerò tanto di quel lavoro d’ufficio, che rimpiangerà di non essere
con
te!”-
-“Uuuh!! Questo si che mi
consola, detective!”- ti
risponde la tua amica con una strana scintilla negli occhi.
-“Andrà tutto bene!”- le
ripeti sicura. –“E poi si
sa, gli uomini sono lenti a capire le esigenze delle donne. Alcuni,
sono più
lenti e basta!”-
-“Si… tutti tranne uno!”- dice
questa volta con un
sorrisetto malizioso, prendendo un altro marshmellow.
Aggrotti la fronte, ma sai
infondo a chi si
riferisce.
-“Non guardarmi così. Se solo
tu gli dicessi di
si, ti avrebbe già portato a Las Vegas e sposata, senza pensarci
troppo!”-
-“Pensi che io, mi sposerei a
Las Vegas?!”- chiedi
scettica, sicura che a questa domanda non avrà una risposta pronta.
-“Non lo so tesoro. Ma so che
con Castle, ti
andrebbe bene qualsiasi posto.”- ti risponde dolcemente.
Ti ha fregata. Anche stavolta
lei ha ragione.
-“Ok, ma non siamo qui per
parlare di Castle.
Stavamo parlando di te e…”-
-“Non cambiare discorso. Non
attacca con me!”-
risponde velocissima.
Tu le rivolgi la tua solita
occhiataccia, quella
che spesso usi contro Castle, ma sai che ha ragione.
Se solo tu accettassi di
buttare giù quel muro,
insieme a lui, potresti essere felice.
Te l’ha detto anche lui.
Meriti di essere felice.
Ma non puoi darla vinta a
Lanie.
-“Continua a mangiare la
pizza, è meglio!”-
-“Sai, mi sento un po’ meglio.
Su, continuiamo a
parlare di Castle.”- dice tutta emozionata.
Forse parlare di altro la
distrarrà.
-“Io non ti devo dire
assolutamente nulla.”-
-“Davvero?! Allora ti devo far
bere per farti
parlare?!”- ti chiede precipitandosi verso l’armadietto dove tieni gli
alcolici.
Sorridi.
Lei era venuta da te per
cercare conforto, e tu
gliel’hai dato, e in qualche modo ora è lei che cerca di alleviare le
tue
sofferenze, quelle con cui convivi ogni giorno.
Lei ha ragione, e forse è
arrivato il momento di
abbattere questo muro, mattone dopo mattone.
Non la fermi e la lasci
tranquillamente frugare
tra i tuoi alcolici.
-“Non vedo la vodka qui!”- ti
urla ancora
accovacciata cercando la bottiglia.
Sarà una lunga notte.
Ti alzi per raggiungerla ed
aiutarla nella
ricerca, ma prima di andare da lei, con un sorriso sulle labbra,
afferri il
cellulare e digiti queste parole:
‘We need to talk’, prima di premere il tasto invio.
ANGOLO MIO: Ciaoooooo!!!
per prima cosa auguri a tutte le donne di efp! ;)
oggi, visto ke è la festa della donna ho pensato che non ci fosse giorno migliore x pubblicare questa shot.
ecco si... l'ho scritta dopo aver visto 'Demons' cioè... ad Holloween!!! -.-' ora era il caso di tirarla fuori! xD
qndi diciamo ke è ambientata nella sera della cena qnd Jenny, ha fatto il botto con Esposito e Lanie... oh apre la bocca una volta questa qui e fa danni!!! -.-'
bon spero che questa shot vi sia piaciuta! xD
a presto!
sbaciottiii ;>