Erano passati anni da quanto non ritornavo più nella vecchia casa dei nonni .
Troppo tempo occupato a rendere felici gli altri e nemmeno un secondo da dedicare a me .
Ecco come avevo impiegato tutti i maledetti giorni dopo il diploma fino ad adesso . Ma oggi no. Oggi esistevo solo io .
In effetti non era cambiata più di tanto . Il solito steccato in legno con il cancello cigolante , l'altalena costruita da nonno John , le aiuole ormai in rovina di nonna Marie . E poi quella piccola ma grande casetta rossa . Già grande perchè quando si guarda con gli occhi di un bambino tutto sembra sempre più grande di quello che è nella realtà .
I vetri erano pieni di polvere . La sedia a dondolo dove passavo le serate a sentire vecchie storie avvolta in una morbida coperta era tutta arrugginita . Chissà se la chiave di riserva era sempre al solito posto …. Trovata ! Con cautele apro la porticina bianca e riscopro quell'ambiente accogliente che fino a 6 anni prima chiamavo casa . Quanti ricordi … Forse troppi . Troppe estati passate in quelle mura . Ma infondo solo in quelle quattro mura ho vissuto davvero . Le prime serate fuori con amici . La prima alba . Il primo bacio sul porticato . La prima festa in spiaggia . La prima sbronza . I primi litigi . Le prime lacrime d'amore . Un sorriso allora spunta timido sul mio viso . Gli occhi luccicano come luccicavano un tempo , solo al suo ricordo . “ Per sempre Katie , per sempre !” ecco le parole che stavano riecheggiando nella mia testa , come un CD andato in palla .
Allora mi volto e mi dirigo verso il retro . Il mio giardino . La casetta sull'albero c'è ancora , certo un po' malandata, ma c'è . E altri ricordi riaffiorano nella mia mente . Decido di salirvi come facevo un tempo , arrampicandomi tra i rami che da bimba mi sembravano enormi . E' strano come al suo interno non sia cambiata affatto . Sembra come se il tempo non fosse mai passato , come se questi 6 anni non fossero mai trascorsi , eppure lo sono . E' esattamente come l'avevamo lasciata , io e lui . Foto attaccate alle pareti , un tavolino e 2 sedie , un mobiletto rubato alla nonna dove dentro nascondevamo i nostri tesori , uno scaccia pensieri costruito con i pezzi di vetro che trovavamo in spiaggia . Eravamo così , semplici e perfetti anche nella nostra amicizia . E poi eccolo un altro flash
“ Dentro questa scatola mettiamo tutte le cose più importanti che abbiamo , poi quando saremo grandi le riverremo a prendere !”
Ricordavo ancora dove l'avevamo messa . Sotto la prima asse di legno vicino al comodino . Ma si dai proviamo . Con cautela alzai l'asse di legno , quella un po' ballerina . Ed eccola , la nostra capsula del tempo . Una scatola decorata da noi . In alto nel coperchio le nostre iniziali e la data “ 26/7/2010” la nostra ultima estate insieme . Senza nemmeno farci caso una lacrima riga in viso e pesantemente s'infrange sulla scatola . La apro non so con quale coraggio . Nessuno di noi sapeva cosa aveva messo l'altro al suo interno . Inizio a spulciare tra i vari oggetti e con la mente ritorno li , ai quei giorni spensierati d'estate . Ritrovo la vecchia maniglia della porta del faro che avevo “rubato”una notte non del tutto sobri . Il guardiano si era infuriato. Vecchi scontrini dei milioni di gelati che prendevamo in piazza . Sassi strani trovati in durante le immersioni . La stella marina che mi aveva regalato quando avevo preso il morbillo e non ero potuta andare alla festa del mare . Tante foto . Un vecchio taccuino dove facevo i miei schizzi . Il bracciale di perline nere che gli avevo fatto . La palla da baseball che aveva colpito talmente forte che aveva fatto un fuori campo e aveva rotto la finestra del signor Collins . Per ripagargliela avevamo dovuto tagliare per settimane l'erba ai vicini , tanto per guadagnare i soldi . E un poi uno strano foglietto ripiegato in quattro . I bordi erano un rovinati , forse dal tempo . La calligrafia era ancora imperfetta , tutta storta e traballante . L'inchiostro aveva solcato insicuro quel misero foglietto .
“VUOI ESSERE LA MIA RAGAZZA ?! Metti la X su SI o NO”
Come non potevo sorridere a quel ricordo. Mi aveva dato il foglietto la sera prima della mia partenza . Che stronza che ero stata. Non so perchè ma quando lo lessi mi impietrii e la mattina dopo non lo salutai nemmeno , lasciando il foglietto nella buca delle lettere , aspettando l'estate successiva per rivederlo . Ma l'estate successiva non venne , e nemmeno quella dopo , e quella dopo ancora .
E adesso cosa avrei risposto a quella domanda ? Si o No ?
Non lo vedevo da anni , ma mi mancava come non mai . Mi mancava il suo sorriso , mi mancavano i suoi occhi , mi mancavano i suoi abbracci , mi mancava semplicemente LUI .
Presi una penna dalla borsa e staccando il tappo con la bocca come mio solito scarabocchiai qualcosa sul foglietto e poi lo rimisi al suo posto …
2 anni dopo …..
Mi ha chiamata oggi .
Nella sua vita frenetica , ha trovato 5 minuti per me .
Adesso so che è di nuovo qui . So che è a casa . So che mi pensa e forse non ha mai smesso di farlo .
Mettere quella X al posto giusto è stata una delle cose migliori che avessi mai potuto fare .
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