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Autore: Dave1994    08/03/2012    1 recensioni
Eros e musica in lotta l'uno con l'altro.
Genere: Erotico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dante
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cioè, aspetta. Tu mi stai dicendo che questo violino è un'Arma Demoniaca?! Ah! - disse Dante, sorridendo incredulo all'amica (talvolta anche qualche gradino in più) Lady, scarmigliata e dalle occhiaie blu. Da quanto cavolo non dormiva? Dio, sembrava più addormentata che sveglia.
Ma la donna lo sorprese, reagendo con una vitalità che tradiva il suo aspetto: posò la custodia dello strumento sul tavolo e subito sospirò, come liberatasi da un grosso peso. Poi, afferrò Dante per il colletto dell'impermeabile rosso e lo tirò vicino a sé, con i due volti quasi a contatto.
- Ascoltami bene - disse, con occhi esasperati - ho dovuto fare una faticaccia per sottrarre quel violino a un collezionista di reperti demoniaci, quindi sono già abbastanza stanca. E tu mi vieni a dire che dubiti del mio operato? Cristo, Dante, fai l'acchiappademoni da vent'anni: non hai ancora imparato che ogni oggetto, anche il più banale, può essere pericoloso?! -
Dopo aver sbottato come una matta, si sedette vicino all'uomo e si servì da bere. Aveva proprio bisogno di un buon bicchiere di Baileys. Se ne verso tre dita generose e lo mandò giù in un colpo, leccandone i bordi con abilità. Al vedere quella dimostrazione così sexy, gratuita e provocante di femminile spavalderia, Dante si girò completamente verso la donna, con uno sguardo malizioso. Ridacchiava.
- Parlami un po' di questo violino, mentre cerchi di farmi andare in bestia. O "ti stavi solo gustando quella deliziosa crema di cioccolato, latte e whisky irlandese, come giusta ricompensa del tuo lavoro"? - disse Dante, pronunciando l'ultima frase in un falsetto che aveva lo scopo di imitare la voce dell'amica. Ahimé, fu parecchio lontano dal somigliarle, ma Lady rise così di gusto che il liquore quasi le andò di traverso: si sganasciò dal ridere per due minuti buoni, poi tornò seria. Ma l'uomo vide che ancora lacrimava e il mascara iniziava a colarle facendola assomigliare a un panda sfatto.
Lei accavallò le gambe, guardando Dante di sottecchi: entrambi sorrisero. Conoscevano le regole: il primo che cede all'altro gli paga da bere.
- Beh, ecco - iniziò, risistemandosi la scollatura della maglietta bianca in una disposizione più efficace - questo violino apparteneva a Niccolò Paganini in persona. Ne avrai sentito parlare, no? O la tua cultura musicale si ferma al metal? -
- Spiritosa. Va avanti. - rispose Dante, avvicinandosi giusto quei due centimetri in più per mettere in soggezione Lady. Ora lei poteva sentire il suo profumo: le ricordò la natura selvaggia delle foreste d'Europa, i fiori appena sbocciati nella primavera nascente...
Scosse la testa. I demoni mezzosangue sapevano essere così ipnotici.
- Beh, ecco - continuò, ora con leggera difficoltà - era considerato il più grande violinista del mondo. E tu sai bene che dietro l'abilità più sfacciatamente esaltata si nasconde sempre qualche trucchetto. -
- Ecco, la verità è che Niccolò aveva stretto un patto con il Diavolo in persona, non so se con Mundus o Argosax. Fatto sta che il demonio gli donò un violino capace di comporre una musica che nessun'altro strumento avrebbe mai eguagliato, né quel giorno, né mai. Eccolo lì. -
- E cosa c'è di male nel saper suonare meglio degli altri? Insomma, ci sono cose peggiori. - osservò l'acchiappademoni, avvicinando ulteriormente la sua sedia a quella di Lady e mettendole una mano sulla coscia.
"Quanto lo odio!" pensò lei, ma sapeva di mentire a sé stessa.
- Quel violino strega le menti umane. Agisce sui neurotrasmettitori del cervello, proprio qui vedi? - e si toccò la testa con un indice. Trattenne il proprio corpo che cominciava a formicolare, come posseduto da un'energia aliena ad esso: voleva solo saltargli addosso.
Dante non rispose: prese invece la custodia, ne estrasse il violino e imbracciando l'archetto lo fece danzare sulle quattro corde. Una musica ipnotica e magnifica si sparse per la camera: erano note semplicemente stupende, delicate e armoniose, tuttavia alle orecchie di Lady era come se possedessero una carica così selvaggia...
"Oddio, io la conosco questa musica. E' la Sonata del Diavolo." pensò, mentre si rendeva conto di perdere piano piano il contatto con la realtà. Sentì un'altra sé stessa prendere il controllo del suo corpo, quella parte della personalità che giace dormiente nell'anima e che rappresenta il lato più primitivo dell'essere umano, L'Es.
Lady mise le sue dita dalle unghie laccate di rosso sulla mano di Dante e lo squadrò: l'uomo ne rise.
- Niente che dovresti dirmi? -
La donna scattò gettandolo a terra, non prima che lui potesse riporre al sicuro il prezioso violino. "Questa volta" pensò, prima di essere aggredito senza nessun ritegno "me la sono proprio cercata. Almeno stasera si beve gratis."
E ciò che accadde dopo, non ci è concesso saperlo. Quel pomeriggio l'intero vicinato si lamentò delle grida provenienti dallo studio del Devil May Cry, le quali non erano esattamente di rabbia o dolore.


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Disclaimers:

Anche in questo caso, stavo ascoltando un brano di Paganini, la Sonata del Diavolo appunto. Il resto è venuto da sé.
  
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