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Autore: _Lethe    08/03/2012    4 recensioni
Sento il bisogno di mettere quanto più spazio possibile tra me e le tue insinuazioni, le tue bugie. Mi accendo una sigaretta, cercando di nascondere il brutto sapore che ho in bocca. Il fuoco dell'accendino illumina per poco le mie mani, tormentate dall'ansia e con le unghie ridotte ormai all'osso. Mi passo una mano tra i capelli, rimpiangendo quando li ho tagliati così corti, per farti un piacere. Ora non riesco a non pensare al freddo che provo sul collo, che è scoperto anche dai tuoi baci.
La fuga, la rinascita, un viaggio.
Enjoy!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dentro


DENTRO I TUOI FARI

Fingo di essere così
Privo di un sapore amaro in bocca
Amante, con il cuore da mercante con il suo dolore in vendita.
(Come il sole a mezzanotte di La fame di Camilla)


Vedo la mia ombra camminare sulla luce dei tuoi fari. I miei passi sono sempre più lontani dai tuoi, la notte comincia ad inghiottire la tua auto e il ricordo di noi. Sento il bisogno di mettere quanto più spazio possibile tra me e le tue insinuazioni, le tue bugie. Mi accendo una sigaretta, cercando di nascondere il brutto sapore che ho in bocca. Il fuoco dell'accendino illumina per poco le mie mani, tormentate dall'ansia e con le unghie ridotte ormai all'osso. Mi passo una mano tra i capelli, rimpiangendo quando li ho tagliati così corti, per farti un piacere. Ora non riesco a non pensare al freddo che provo sul collo, che è scoperto anche dai tuoi baci.
Non riesco a non provare l'istinto ancestrale di tornare indietro e farti mangiare tutte le tue parole, che scavano dentro di me solchi impossibili da sanare, ferite che sanguinano ancora di più, dopo essere state ricoperte del tuo sale.

Ma luoghi, situazioni, amori ancora da assaporare mi stuzzicano, spingendomi a girarmi e correre verso quella nave in partenza.

Getto a terra la sigaretta fumata a metà, perfino il suo sapore, il suo odore mi ricorda te.
Corro verso una nuova meta, nuovi tramonti, una nuova me, lasciandoti alle spalle come un ricordo fastidioso, un prurito alla schiena.
Corro sempre più veloce, verso questo viaggio che sento già scorrermi nelle vene. Un viaggio che mi porterà lontano, lontano da te, che sei andato via, che hai messo in moto e sei sparito tra i capannoni del porto, verso casa. Lontano da te, perché non sei rimasto lì sulla banchina, consumando benzina e fumo, a guardarmi partire. O cercando di fermarmi.

Lontano da te, perché sai solo dire no, mentre io non vedo l'ora di urlare tutti i miei sì.



* * *

Ebbene sì, sono tornata presto a tediarvi con le mie sciocchezzuole, ma che devo dire, l'ho scritta e ci tenevo troppo per farla rimanere lì, in un cassetto (seppur telematico) ad ammuffire :D
Spero che vi piaccia, anche perché la fuga, ma soprattutto la rinascita, sono temi a me molto cari, che vorrei condividere con voi ^^
Un commentino è sempre gradito :)
Alla prossima
Lethe


p.s. Mi raccomando, ascoltate la canzone di sottofondo, che complete l'opera ;D e poi, ascoltate tutte le altre de La fame di Camilla, un gruppo pugliese di cui vi innamorerete al primo ascolto ^^

  
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