Quella mattina di aprile si respirava aria di primavera, che dopo molti giorni di pioggia era finalmente giunta anche a Londra.
Louis era seduto sulla sedia nel giardino della casa che dopo molti sforzi era riuscito a comprare. Teneva una sigaretta tra l’indice e il medio della mano destra e guardando il cielo pensava alla sua infanzia.
All’età di dieci anni era stato costretto a trasferirsi con la sua famiglia da Doncaster per andare a Manchester, dove il padre aveva trovato un lavoro. A Doncaster aveva lasciato la sua piccola amica, di due anni più giovane di lui. Quando i due avevano saputo del trasferimento di Louis si erano ripromessi di ritrovarsi un giorno e raccontarsi ciò che era successo loro in tutto quel tempo.
Ormai Louis aveva vent’anni e i due non si erano più visti, né sentiti.
La “bimba di Doncaster” era Rosie, Rosie Stafford.
Il ragazzo si stava chiedendo come Rosie fosse diventata, chi avesse incontrato, se le fosse mai capitato di pensare a lui. Spesso Tomlinson si ritrovava inconsciamente a pensare a lui, ma era inutile. Non sapeva nemmeno dove lei si trovasse.
Quel giorno però, voleva saperlo.
Prese il suo portatile e cercò il nome della giovane su internet.
Dopo più tentativi la trovò.
Abitava a Londra, a Notting Hill.
Louis era curioso, curiosissimo di vederla dal vivo, di poter sentire la sua voce. Così, prese le chiavi della sua macchina e si diresse nella zona in cui abitava Rosie.
Decise di comprarle una collana, come quella che avevano da piccoli. Entrò nel primo negozio di gioielli che trovò.
Dopo aver scelto il regalo si diresse verso la cassa, dove lo aspettava una ragazza, a dir poco bellissima.
Lui l’aveva riconosciuta.
“Rosie, Rosie sono io, Louis!”voleva dirglielo, urlarlo al mondo. Ma, se lei non lo avesse riconosciuto?
 
Ma anche lei lo aveva riconosciuto, si ricordava delle giornate perse a giocare a nascondino, a costruire quella casa sull’albero che avevano desiderato.
Si ricordava dei suoi profondi occhi blu.
Si ricordava che quando aveva cinque anni si era innamorata di quel bambino.
Ma aveva paura che lui non la riconoscesse.
 
Louis uscì dal negozio e andò a cercare Rosie da qualche altra parte. Quel giorno non la trovò, come tutti gli altri giorni persi a rincorrerla nei posti sbagliati.
 
 
 
 
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Note dell’autrice.
Questa è la mia prima one shot, nonché la
mia prima storia pubblicata qui su efp.
Spero vi sia piaciuta, e se recensiste mi
fareste un enorme favore. c: