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Autore: putoffia    09/03/2012    3 recensioni
“Meglio così, che tu non sia geloso, dico. Perché io ho il diritto di stare con chi voglio, e sto cercando di non pensare ad una persona che invece occupa costantemente i miei pensieri…” gli sfioro la mano, un brivido fortissimo attraversa la mia spina dorsale. “E che ha deciso che non mi vuole, anche se i suoi occhi parlano di me.”
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua, con un'altra FF Seblaine strappalacrime ç__ç 
Sì perché questa ship mi dà tanto da penare ç_ç
Grazie ancora a speranza19 per lo stupendo prompt da suicidio LOL
Prima di lasciarvi alla lettura, voglio specificare che si alternano i due POV: il primo, quello di Blaine, poi quello di Sebastian, e quando si alterna il POV ci sono gli asterischi :3
Buona lettura, e commentate in tanti <3 
putoffia




Eccolo lì. Proprio lì, vicino al bancone... Dio, non posso fare a meno di guardarlo.
Però, quella t-shirt aderente gli sta da dio, gli mette in evidenza i muscoli, i pettorali e...
No un minuto. Non devo pensare a queste cose, non devo tradire Kurt. In realtà non l'ho fatto, ma sto osservando e contemplando compiaciuto un ragazzo. Un gran bel ragazzo.
Vabbè ma è obiettivamente affascinante, che c'è di male?
Ah. Forse il fatto che appena lo vedo mi si contorce lo stomaco e comincio a sudare e balbettare? Non mi è mai successo con Kurt... Con lui è stato sempre tutto scontato, naturale, semplice come bere un bicchiere d'acqua. Ma quel Sebastian è così complicato, e oddio lo sto fissando da mezz'ora.
No, chi è quel ragazzo ora? Bello anche lui, vestito divinamente che sta... DANDO UN FOGLIETTO A SEBASTIAN? Il mio Sebastian?
No okay. Non è mio, può fare quello che vuole in fondo. Ma cazzo io sono meglio di quel tipo, cioè ma lui dovrebbe provarci solo con me...
Ma che diavolo sto dicendo?
Basta, devo sforzarmi per non guardarlo.
Sennò pensa chissà cosa. Invece volevo solo leggere la scritta sulla sua maglietta... Attillata, stretta, troppo stretta. E la marca dei pantaloni, ovviamente. Così attillati che gli mettono in evidenza quel culo, quelle gambe che...
Okay. Respiriamo e torniamo a fare biologia.
Ma chi se ne frega di biologia, basta scrivo a Kurt.
Sì, ma cosa?
Ho visto Sebastian e dovresti essere qui a osservarlo, ha un culo che parla!
No, non mi sembra il caso.
Ecco quel cretino che se ne va.
Oddio Sebastian. Si sta avvicinando al mio tavolino. Dio, perché non ho il dono dell'invisibilità? Non si può contemplare un bel vedere in santa pace che subito si viene beccati.
 
***
 
Mi guarda da mezz'ora cazzo. Vorrà pur dire qualcosa? Se gli fossi indifferente, non mi farebbe la radiografia al culo e ai muscoli. E non gli brillerebbero gli occhi in quel modo, e non sarebbe così a disagio.
Lo conosco quell'effetto: si chiama attrazione. E farà meglio ad ammetterlo e a lasciare quella faccia da checca che dice di amare così tanto.
Ma sì, come amico al quale chiedere consigli sugli abbinamenti o sul colore della camicia da indossare può andare.
Ma in realtà Blaine è come me, si vede lontano un miglio. È sexy, intraprendente, e secondo me è un mostro a letto.
Basta che gli lancio uno sguardo e si scioglie immediatamente.
Povero Blaine, sei ingenuo se credi di non provare niente per me... Spero che tu sappia che mi vuoi sbattere indecentemente e ti ferma solo quell'enorme problema di Kurt Hummel.
Ma poi dico, cosa ci trova in lui? Se è gay come dice di essere, dovrebbe provare attrazione per veri maschi, non per una pseudo femminuccia.
Mmm, Chandler è carino. Non male per una notte di sesso sfrenato. Però è noioso, parla sempre di se stesso, ha passioni strane come il giardinaggio e la pesca e boh, non mi sembra il tipo giusto con cui stare.
Però cazzo, la sua presenza sta facendo impazzire di rabbia mista a gelosia mista a tanto sano egocentrismo proprio lui. Oh sì Blaine, tu sei proprio cotto. E non di Kurt.
 
***
 
"Ehi."
"Blaine... Posso sedermi?"
"Certo..."
"Come sta l'occhio? Ancora scusa per... Per quello che ti ho fatto."
Vorrei stampargli un bacio sulle labbra e zittirlo. Ma chi si ricorda dell'occhio, della granita o del suo atteggiamento strafottente delle settimane precedenti.
Mi ha chiesto scusa, mi ha supportato alle Regionali nonostante fossimo avversari, insomma, si è fatto ampiamente perdonare. E ora è qui, seduto davanti a me, che mi guarda con quegli occhi che Dio solo sa cosa stanno osservando e quali segnali stanno inviando al cervello. Io qui ci muoio prima ancora di formare una frase di senso compiuto.
"Bene, diciamo, meglio... L'operazione è riuscita e ora ci vedo come prima, se non meglio..."
Che caldo che fa qui. Mamma mia, insopportabile. Improvvisamente sto bollendo. Che succede? Che mi succede?
Sebastian ti prego non lo fare, non... Okay l'ha fatto. Si è leccato quelle fottutissime labbra. Cristo santo. Si può fare quest'effetto facendo una cosa banale come questa?
Dovrebbe essere dichiarato fuori legge. Sebastian, quelle maglie così attillate, i jeans modellati sul suo corpo, quel sorriso sfuggente e sensuale, quella lingua, quegli occhi chiari che... Basta, facciamo finta di studiare.
Ma chi se ne frega di biologia, del diploma, del mio futuro. In questo momento, la mia testa è altrove, e quando fa come le pare, non riesco a gestirla. Ed è un bel problema.
"Chi era quel, uhm... Tipo?"
Ma come mi viene in mente di chiedere una cosa del genere? Come se fissarlo morbosamente già non fosse un chiaro messaggio di quanto pensi a lui.
"Un tizio che ho conosciuto allo Scandals qualche giorno fa... Perché?"
Eh, perché.
"Giusto per sapere..."
No non ti avvicinare, tieni a posto quella mano.
"Perché, ti dà fastidio? Sei... Geloso?"
Rieccoci con quello sguardo ammiccante, più malizioso del solito.
"Io? Ma scherzi? Ma cosa stai dicendo, mica sei mio, fai quello che vuoi, non stiamo insieme giusto? Ecco quindi fatti chi vuoi e lasciami in pace, perché io e te non stiamo insieme e amo Kurt."
 
***
 
La situazione è peggiore di quanto sembri. È proprio perso. I suoi occhi trasudano una gelosia tremenda. Quanto è bello cazzo.
“Ottimo.”
È tutto ciò che riesco a dirgli. Spero che mi capisca, spero che incroci il mio sguardo.
Eccoli. Bellissimi. Quegli occhi color nocciola che mi fanno perdere la cognizione del tempo e dello spazio. Mi perdo in quello sguardo, timido ma colmo di bramosia. Mi desidera, gli si legge nello sguardo.
“Cosa?” le sue mani sono intrecciate freneticamente l’una nell’altra, e si strofina il dorso della mano con il pollice. Vorrei stringergli la mano… Fargli sentire che lo capisco,  e che gli sono vicino.
Ma è tutto troppo complicato. Non voglio essere la seconda scelta di nessuno, soprattutto dopo faccia da checca. Voglio essere l’unico. Quegli occhi devono brillare solo per me.
Un bel respiro e sputo queste parole che mi tengo dentro da troppo tempo.
“Meglio così, che tu non sia geloso, dico. Perché io ho il diritto di stare con chi voglio, e sto cercando di non pensare ad una persona che invece occupa costantemente i miei pensieri…” gli sfioro la mano, un brivido fortissimo attraversa la mia spina dorsale. “E che ha deciso che non mi vuole, anche se i suoi occhi parlano di me.”
Deglutisce pesantemente a sentire le mie parole, il suo pomo d’Adamo sembra quasi contrarsi.
“Questo… Ragazzo… Preferisce un’altra persona a me. E io purtroppo non posso farci niente. Non sarò una gran persona, di buon’animo e cose simili, però io sono veramente preso da lui.”
 
***
 
Sta indubbiamente parlando di me. E io provo le stesse identiche cose, anche se non dovrei. Dio, è tutto così complicato. Vorrei prendere decisioni che non feriscano nessuno. Kurt è perfetto, ma non ha quel qualcosa che invece mi cattura in Sebastian. Non so spiegare cosa, ma mi fa battere il cuore in modo incredibile.
"Lo so."
Solo queste due parole possono rendere l'idea di quanto lo capisco. Io sento il suo cuore battere già da come mi guarda. E a come cerca di stringere la mia mano.
Perché si è allontanato? Dio, quel tocco era così piacevole.
"E perché non fai qualcosa per cambiare questa situazione che ci fa stare a pezzi entrambi? Non meritiamo la felicità? E la tua faccia da checca, per quanto mi stia antipatica, non merita onestà e rispetto?"
Dio se ha ragione. Sembra così semplice a dirlo, ma trovarsi nella situazione è un casino. Non so come, dove, verso chi muovermi. Dovrei prendermi una pausa da Kurt per capire... Capire se l'effetto che mi fa Sebastian è solo passeggero oppure no.
Ma il mio cervello non recepisce. Non gliene importa del dolore di un cuore diviso a metà tra due persone. Non gliene importa assolutamente niente.
Le parole mi muoiono ancor prima di pronunciarle. Ha ragione, e non so cosa dirgli. Perché io nemmeno so cosa provo e cosa voglio fare, se continuare a fare il doppiogiochista o tirare fuori le palle. Non è giusto per nessuno di noi tre. E lo so fin troppo bene.
 
***
 
"È meglio che vada."
Non voglio più restare. Restare a fissare quegli occhi nei quali mi perdo, che parlano di me in modo inequivocabile, ma che guardano un altro. Guardano il suo ragazzo.
Di me forse pensa che ho un bel culo, dei bei pettorali, ma non va oltre. Quella checca non è chissà cosa, ma Blaine lo ama. E va oltre l'attrazione, oltre la semplice sintonia. Lo ama.
Vorrei che provasse almeno la metà di ciò che sento io.
Vorrei che scegliesse me.
Posso renderlo felice, come mai è stato in vita sua. Se solo aprisse gli occhi...
Oddio, quel momento in cui le nostre mani si sono incontrate. Perfetto. La sua figura diventa sempre più sbiadita finché non sbatto la porta del locale e sono lontano da lui.
Come devono essere buone le sue labbra, e come deve essere caldo e accogliente il suo corpo. Potrei perdermi nel pensiero dei suoi gemiti, del suo respiro pesante mentre facciamo sesso. Purtroppo, ho paura che non succederà, almeno, non così presto.
Un messaggio.
So cosa provi. Lo so esattamente. E per me è lo stesso. Dovresti sentire il mio cuore... In questo istante mi sta uscendo dal petto. Vorrei poterti dire tante di quelle cose, farti capire che mi sei tutt'altro che indifferente. Dirti che provo... Qualcosa. Scusami per il male che ti faccio, è difficile anche per me, nonostante sembri che io sono quello che ha in mano tutto in questa situazione. Non è così, fidati. Mi manchi già.
 
***
 
Per scrivergli quel messaggio mi ci sono voluti 10 minuti buoni. Non trovo le parole giuste, non so cosa dire, né cosa fare. Mi sento così impotente... Non mi è mai successo prima d'ora. Di solito penso a un ragazzo solo, solo uno occupa la mia mente. E questo, fino a che non ho conosciuto lui, Sebastian Smythe.
Ero così sicuro di volere Kurt per sempre. E ora tutte le mie certezze cominciano a vacillare.
Speriamo che mi risponda...
 
***
 
Sento le dita così pesanti... Non riesco a scrivere niente senza sembrare idiota o banale.
Anche tu mi manchi, voglio stare con te.
Troppo diretto.
Non mi importa, lascia faccia da checca e mettiti con me.
Troppo estremo.
Ti voglio qui con me, non sai che ti farei...
Troppo spinto.
Io provo troppe cose per te, non giocare con me ti prego...
Troppo sdolcinato.
Ecco, finalmente qualcosa di sensato.
 
***
 
Ti capisco, però la vita è fatta di scelte. Forse non sono il ragazzo perfetto con il quale stare, forse non sono così romantico da farti sciogliere con le mie parole dolci, ma io so amare, se voglio. E tu mi piaci da morire, però sento che non posso starti accanto sapendo che i tuoi migliori sguardi, i tuoi migliori momenti li rivolgi a qualcuno che non sono io. Chiamalo egocentrismo, come vuoi, ma non voglio essere la seconda scelta di nessuno. Specialmente la tua.
Non sei la mia seconda scelta, è quello il problema. Se tu lo fossi, non starei qui a crogiolarmi nel dubbio e nell'insicurezza. Il vero problema è che non so cosa voglio. Chi voglio. Sei entrato tu nella mia vita. Sembravi essere uno dei tanti, in realtà hai messo in crisi castelli di certezze.
Vorresti dire che è colpa mia se stai così?
Quelle parole sono come una coltellata. Non è la piega giusta per questa conversazione, non voglio che finisca ad accusarsi reciprocamente, voglio solo fare chiarezza con lui e con me stesso. È così difficile?
Mai detto questo, né pensato.
Allora qual è il punto?
Non so cosa scrivere, le mani sono bloccate a stringere il telefono e la mia testa non sa elaborare.
Un altro messaggio. Dio, ma quel ragazzo non si allontana dal cellulare neanche un secondo.
Evitiamo inutili complicazioni. Siamo amici, almeno, qualcosa del genere. E facciamo finta che siamo perfettamente contenti così. Non voglio perdere tempo ancora dietro a questioni del genere, che già ne ho poco.
 
***
 
Ma cosa diavolo ho in mente? Un messaggio del genere è da stronzi peggiori di me.
Speriamo che mi risponda nonostante questo...
Messaggio. Perché tremo così tanto?
Calma, non è necessariamente qualcosa di negativo.
Hai assolutamente ragione. Ognuno per la sua strada... Questo non significa che non possiamo incontrarci ogni tanto come amici, no?
Se le parole possono ferire…
Ovviamente, quando vuoi... Come amici.
   
 
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