Oggi è il compleanno di Tenten ( per quelli che non lo sanno, ovviamente! ) e non c'è niente di meglio che una Neji/Ten fresca fresca, "freschissima" anzi, appena pescata dal mio cervello pieno di lenze fuori uso e ami arrugginiti...

Pensieri del Nejiten

Immagine di: *phyqah su deviantART

Come il maestro Gai batté le mani per richiamare l'attenzione dei suoi allievi, questi interruppero l'allenamento con una certa perplessità. Non erano passate neanche due ore, e in genere non era prevista mai alcuna pausa... prima di otto o dieci ore consecutive, almeno.

- Riposo, miei giovani allievi - esclamò il maestro con un sorriso.
- Maestro - fece Rock Lee perplesso. - C'è qualcosa che non va, per caso?
- Al contrario, ragazzo mio, al contrario - ribatté l'altro, agitando l'indice davanti a sé con una smorfia. - Mi sono appena ricordato infatti che oggi è il diciassettesimo compleanno della nostra Tenten... Auguri, mia giovane allieva!
- Accidenti, è vero - rammentò Rock Lee, dandosi una pacca in fronte. - Buon compleanno, amica mia!

Tutti i presenti si misero ad applaudire all'unisono, sotto lo sguardo imbarazzatissimo di Tenten, ad eccezione di Neji ovviamente. Lo Hyuga si limitò a scuotere appena la testa, con una smorfia rilassata, e ad annuire con le braccia conserte.

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PENSIERI DI TENTEN

Numi del Cielo!
Che bisogno c'era di fare tutta questa pubblicità su quanti anni ho? Sembra quasi che ci godano a farmi sentire vecchia... "Diciassette anni", povera me! Non potevano farmi gli auguri sottovoce? Non è bello per una ragazza sentirsi ricordare l'età, mi fa sentire quasi decrepita. Capisco le buone intenzioni, ma c'è comunque modo e modo. L'anno scorso, dopo avermi fatto gli auguri con tutto questo entusiasmo, Sakura e Ino mi hanno regalato un "bastone da passeggio"... Capacissime quest'anno di rifilarmi sia la dentiera che gli occhiali, le "care amiche" premurose, accidenti a loro!
Oh beh, in fondo però che importa? Perlomeno il Maestro Gai e Rock Lee sono sinceri, anche se un po' privi di tatto, e Neji... Beh, lui di tatto ne ha addirittura troppo. Chissà se si ricordava che oggi è il mio compleanno, mah?

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- Andiamo, mio giovane allievo - esclamò Gai, dando una pacca affettuosa sulla schiena di Rock Lee. - Per un giorno speciale, occorre una torta speciale: la Torta Verde della Giovinezza, secondo la ricetta di mia zia Waniguchi (*), a tre strati giganti... E tu mi aiuterai a prepararla!
- Ma certo, maestro - rispose Rock Lee, con occhi illuminati di gioia. - Non vedo l'ora di cominciare!

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PENSIERI DI NEJI

Mpf, purché non sia l'ennesimo tentativo di avvelenarci...
L'ultima volta che Lee ha provato a cucinare, per poco non siamo finiti tutti al Pronto Soccorso!
Se è come penso io purtroppo, questo compleanno per Tenten potrebbe essere l'ultimo. Oltretutto non credo che "l'intossicazione alimentare" sia coperta dalla nostra polizza di assicurazione ninja sulla vita ( il che non mi dispiacerebbe, in un certo senso, visto che il mio beneficiario è zio Hiashi e rimarrebbe a bocca asciutta! ). Al diavolo, non ho alcuna intenzione di morire in modo così stupido, ho una dignità da difendere!

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- D'accordo, miei giovani allievi - esclamò Gai, serrando i pugni sui fianchi e rivolgendosi ai tre con fare paterno. - Per oggi ci prendiamo tutti un giorno di ferie, e stasera una bella festa per la nostra giovane festeggiata!

Così dicendo, maestro e allievo si allontanarono insieme lungo la strada, cantando e stonando a squarciagola un motivetto inventato per l'occasione:

Tanti auguri sinceeeri
Tanti auguri di cuoreee
Tanti auguri TEN-TEEEN
Tanti auguri per teee...

Tenten e Neji rimasero immobili per qualche minuto, con gli occhi sgranati e incapaci di proferire parola, prima di realizzare che erano entrambi rimasti da soli.

- Beh, ecco - cominciò Tenten, asciugandosi la gocciolina lungo la fronte. - Credo che sia meglio che vada a casa, si prospetta una festa "impegnativa" stasera...

Neji annuì.

- Possiamo fare la strada insieme, se vuoi - si offrì lui, con voce calma e priva di emozione.
- Volentieri - rispose lei riconoscente.

La casa di Tenten era all'estrema periferia di Konoha, circa otto o nove isolati dalla "Casa del Ramen" di Teuchi e a centocinquanta metri dal negozio del venditore di rotoli, al numero quarantacinque di Viale Kusarigama.
Lungo la strada, sia Neji che Tenten non dissero una parola. Entrambi si limitarono a guardare dritto davanti a loro, ognuno con la testa persa dietro ai propri rispettivi pensieri.

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PENSIERI DI TENTEN

Che gli dico, adesso?
"E' molto gentile da parte tua, sai"... No, mi prenderebbe per un'oca!
"Ti va se ci fermiamo a prendere qualcosa da"... Dalla cretina che sono, abbiamo una festa stasera! "E' una bella giornata oggi, non trovi"... Aaah, se gli dico così, ci faccio la figura della demente! Per una volta che Neji si dimostra gentile con me, possibile che non mi venga in mente qualcosa di un po' più intelligente da dirgli ?!?

***

Mentre proseguivano lungo le strade del villaggio, piene di gente indaffarata e di bambini intenti a rincorrersi, lo stesso Neji sembrava assai più taciturno del solito. Tenten ovviamente non poteva saperlo, intenta com'era a guardare per terra davanti a sé, ma anche lo Hyuga si sentiva fortemente a disagio in quella situazione...

***

PENSIERI DI NEJI

Perché mai m'è venuto in mente di accompagnarla?
Non riesco proprio a spiegarmelo, eppure... Non lo so perché gliel'ho chiesto, se le andava di fare la strada insieme, è la prima volta che faccio una cosa senza motivo. In genere non ci parliamo neanche più del necessario, e allora perché dovrei comportarmi diversamente dal solito? Perché dovrebbe importarmi di lei, visto che non mi è mai importato niente di nessuno?
E' vero, Tenten è molto in gamba e mi è sempre di grande aiuto per gli allenamenti, ma a parte questo...
Voglio dire, io non ho amici: non ho mai inteso né desiderato averne, a differenza di Naruto che invece sembra crederci sul serio, eppure con lei è... Diverso! A volte mi sembra quasi di conoscerla da sempre, anche se siamo solo compagni di squadra, e la sua presenza è così rassicurante. Sento di potermi fidare di lei, come se le potessi parlare di qualunque cosa, ma è una sensazione talmente strana che... Non so, non riesco proprio a capire!

***

Ad un tratto la mano destra di Tenten sfiorò accidentalmente quella sinistra di Neji. I due si guardarono sorpresi per qualche istante ma, invece di ritrarle, le loro dita si strinsero istintivamente. Entrambi divennero rossi in volto ma non dissero una sola parola. Non riuscivano a capire il motivo di tanto imbarazzo eppure, tenendo ognuno il capo girato dall'altra parte, non avevano neppure il coraggio di guardarsi negli occhi.

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PENSIERI DI TENTEN

Accidenti, e ora cosa gli dico?
Che cosa penserà di me?

PENSIERI DI NEJI

Accidenti, e ora cosa le dico?
Che cosa penserà di me?

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Ma se il pensiero e l'imbarazzo reciproco erano più che evidenti, altrettanto evidente era il fatto che le loro mani erano come "incollate" tra loro. Nessuno osava dar voce ai propri pensieri, preoccupati com'erano della reazione dell'uno o dell'altra, ma ciò che avvertivano d'istinto era una forte sensazione di benessere...

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PENSIERI DI TENTEN

Ho come la lingua paralizzata!
E' la prima volta che mi prende la mano in questo modo, ed è così rassicurante... Vorrei dirgli qualcosa, ma non ci riesco. E se pensasse che mi comporto così con chiunque? Dannazione, come faccio a spiegargli...

PENSIERI DI NEJI

Mi sento come se avessi appena trangugiato la cucina di Rock Lee!
E' la prima volta che vedo Tenten sotto questa luce, ed è così carina che... Vorrei dirle qualcosa, ma non trovo le parole. E se pensasse che ci stia provando spudoratamente? Dannazione, come faccio a spiegarle...

***

Incapaci di proseguire, i due si fermarono dunque sul posto. Le loro mani tremavano vistosamente, così come il loro cuore aveva aumentato notevolmente il battito, tuttavia entrambi presero un lungo respiro e si voltarono a guardarsi nello stesso momento.

- Ascolta, io devo dirti una cosa - esclamarono insieme, sbarrando gli occhi per lo stupore.
- No no, prima tu - dissero insieme nuovamente.

Inghiottendo a fatica, sembrava che finalmente avessero cominciato ad intuire qualcosa. Gli occhi sbarrati e il lieve rossore che tingeva loro le guance, erano una prova più che evidente di ciò che sentivano l'uno per l'altra. Per un attimo il primo impulso fu quello di lasciarsi andare ma, rammentando di essere comunque su una strada pubblica, nessuno dei due intendeva spiattellare i propri sentimenti così davanti a tutti.
Neji si morse il labbro con disappunto, maledicendo per la prima volta il suo orgoglio che gli impediva di essere sincero anche con sé stesso, ma alla fine si rassegnò ad abbassare lo sguardo e a proseguire lungo la strada come se niente fosse.
Sempre tenendosi mano nella mano, i due giovani fecero dunque finta di niente. Tuttavia c'era una cosa che Neji sentiva assolutamente il bisogno di dire alla sua dolce compagna.

- Buon compleanno, Tenten - mormorò appena.

Tenten sorrise. In tanti anni che si conoscevano, quella era forse la prima volta che Neji le rivolgeva apertamente un augurio così importante. Non occorreva altro, per decifrare l'affetto sincero del ragazzo nel suono di quelle parole, era fin troppo chiaro in effetti.

- Grazie - rispose lei con un sorriso.

FINE

(*) = letteralmente: "Bocca Larga" in giapponese