Il Sapore della Vita
-Mamma!-
-Si piccolo mio, sono qui-
-Io non riesco a
capire...Che cosa ho che non va?-
-Nulla, sei
perfetto così come sei. Non lo dimenticare mai-
-Certo, hai ragione!...Perchè ora stai piangendo?-
-Non è niente amore mio...-
“Mia
madre s’inginocchio davanti a me e mi abbraccio forte
a lei. Non capivo perché si stesse disperando a quel modo, anche se in fondo lo
potevo immaginare.”
-Ti prego piccolo mio,
promettimi una cosa.-
-Eh!?-
-Promettimi che imparerai il
perdono e non l’odio. Anche se dovessi abbandonarti, io ti starò sempre
accanto...-
-Ma, mamma...-
“Non
capivo il motivo per il quale lei avrebbe dovuto lasciarmi. Ma poi la sua
dolcezza, il suo grande cuore mi vennero strappati via
come dei vestiti vecchi. Fu allora che incominciai a vagare senza alcuno al mio fianco...La strada per un bambino non è il
luogo ideale nel quale crescere, soprattutto se poi si è più che mai soggetti a
cattiverie e prese in giro.
La
promessa fatta a mia madre scivolò nei meandri più bui del mio cuore, e fu
allora che incominciai a comportarmi di conseguenza. Non m’interessava un fico
secco se in quel modo mi avrebbero odiato ancora di più! Perché
io, già li odiavo sopra ogni cosa...Esseri umani! Anche
se mia madre apparteneva alla vostra razza, era diversa da tutti voi! Mi amava
per quello che ero. Ed io non posso sopportare chi mi umilia e mi disprezza!!”
-Spostati, mezzo-demone!-
Il
viso coperto da un berretto con la visiera, non lasciò trasparire alcuna emozione.
Inuyasha
non si mosse di un solo millimetro, cercando, anzi, maggior conforto nella sua
posizione.
-Non
mi hai sentito, forse!?-
-Come
hai già precisato sono un mezzo-demone! E ciò
significato che ho un udito molto più sviluppato del
tuo, perciò è naturale che io abbia sentito!...Ma a quanto pare- Disse alzando
gli occhi -Se qui c’è qualcuno che manca d’intelletto non sono certo io!-
-Cosa
vorresti insinuare, razza di...-
-Nessun
essere umano con un po’ di materia di grigia nel cervello si metterebbe contro
un demone, quindi gira alla larga e vatti a cercare un altro posto dove sederti
prima di farmi perdere la pazienza!-
Inuyasha
si tolse il berretto, rivelando due dolcissime orecchie argentate che si
mossero impercettibilmente in direzione di un rumore.
“Non
ho alcuno scopo nella vita. In quanto mezzo-demone non posso aspettarmi nulla,
e se voglio avere qualcosa devo sudarmelo il triplo di
un demone completo o di un umano. A volte diventa più difficile di quanto lo si possa immaginare, e la rinuncia è spesso l’unica
strada disponibile. Se sono arrivato all’ultimo anno di liceo
devo tutto esclusivamente a mio fratello...Non che gli importasse qualcosa di
me, figuriamoci! Solo non voleva che il bel nome della famiglia venisse macchiato ulteriormente dal fratellino bastardo.”
-Scusami, potrei sedermi vicino a te?-
-Mh!?-
Si
era sempre seduto nell’ultimo banco in fondo la classe, ed intorno a lui c’era
stato sempre il vuoto. Ormai non ci faceva nemmeno più caso al fatto che fosse
sempre isolato e che nessuno gli rivolgeva la parola se non per schernirlo.
Era
davvero...Strano!? Che qualcuno si fosse avvicinato a lui
e gli avesse parlato come si parla alle persone
“normali”.
-Cel’hai
forse con me?!-
-E
con chi altri, scusa!? Allora, posso?-
-A
tuo rischio e pericolo...-
La
sedia scricchiolò appena quando lei si sedette, ed al
fine olfatto del mezzo-demone arrivò nitido un dolcissimo profumo di fiori
freschi.
-Come
mai te ne stai qui in fondo tutto solo?-
-Se
parli così, devi essere di sicuro una matricola...-
-Infatti! Mi sono appena trasferita qui con la mia famiglia, il mio nome
è Kagome e il tuo?-
Stava
forse tentando di fare amicizia con lui o cosa?!
Inuyasha non era certo abituato a tanta gentilezza, di
conseguenza non sapeva in che modo doversi comportarsi.
-Non
sono affari che ti riguardano!-
-Ma...-
-Ah,
e un piccolo consiglio: se vuoi farti degli amici in
questa scuola è meglio se non ti fai vedere in giro che mi rivolgi la parola,
ok?!-
Kagome
scorse svariati sguardi fissarla, ma fece finta di niente.
-Se
la gente è cinica ed ipocrita non è certo affar mio!...Allora,
come ti chiami?-
“Non
capisco perché continui a voler sapere come mi chiamo!...Non
si è nemmeno accorta che tutti la stanno già squadrando. Oramai si saranno già
fatti un’idea su si lei...Che stupida!”
-Inuyasha.-
-Hai
un bellissimo nome.-
Inuyasha
incontrò per la prima volta quegli occhi color cioccolato, che lo fissavano
divertiti. Le labbra era arricciate appena in un
piccolo e dolce sorriso che lei gli stava dedicando, e per un momento gli
sembrò quasi di rivedere in quella figura la sua defunta mamma.
Sentì
un calore che da molto non provava avvolgergli il cuore, e per un attimo gli
sembrò quasi di aver trovato qualcuno sulla faccia della terra a cui non desse fastidio il suo essere per metà demone e per metà umano!
Ma non voleva farsi cattive speranze...Preferiva
aspettare piuttosto che lasciarsi subito andare!
Al
suono della campanella che annunciava la pausa pranzo, gli studenti si
diressero fuori l’edificio scolastico per poter così mangiare e sgranchirsi un
po’ le gambe.
Una
volta uscita, Kagome inspirò profondamente l’aria fredda che sapeva d’inverno
per poi accomodarsi sotto un’altissima quercia e prepararsi a divorare le
succulente prelibatezze preparatele dalla
madre...Quando la sua attenzione venne rapita da un gruppetto di ragazzi che
avevano incominciato a ridere rumorosamente.
La
curiosità la convinse ad alzarsi per andare a sbirciare, ma ciò che vide la
disgustò sopra ogni cosa! In mezzo al gruppo, circa otto ragazzi tenevano
bloccato al muro Inuyasha, sotto le risa di tutti.
-Ma
che state facendo?!!- Urlò, uscendo allo scoperto. –
Dovreste vergognarvi!!-
Approfittando
della sorpresa di tutti, Inuyasha riuscì a divincolarsi per poi prendere fra le
braccia la ragazza e saltare sino la terrazza della scuola.
-Non
c’era bisogno che intervenissi! Aveva
tutta la situazione sotto controllo!- Ammise adirato il mezzo-demone
colpito nell’orgoglio.
-Ohh,
bè scusami tanto se sono corsa in tuo aiuto, ma credevo
fossi in difficoltà! La prossima volta me ne starò per
i fatti miei!-
Inuyasha
incrociò le braccia per poi cadere seduto con lo sguardo rivolto altrove;
Kagome, dal canto suo, sospirò per poi accomodarsi anche lei vicino il
mezzo-demone.
-Ora
capisco perché hai cercato di evitarmi questa mattina...-
-Mh!?-
-Avevi
paura che se avessi fatto amicizia con te lo sarebbe venuto a
sapere tutta la scuola ed allora non sarei riuscita più a conoscere
nessuno, giusto?!-
-...-
-E’
stato un gesto molto carino da parte tua ma ti assicuro
che sei migliore cento volte te rispetto tutta questa gente! E
se dovessi scegliermi un amico, sceglierei te ad occhi chiusi Inuyasha!
A
questo punto Inuyasha non riuscì più a trattenere un sorriso che gli salì
sincero dal cuore, ora più che mai convinto che quel mondo nel quale era nato
non fosse proprio tutto da buttare via!
Awai sora ga utsushita
[Riflesso nel cielo pallido]
Omoi ga kezu me ni
[Inaspettatamente una gemma]
Tobikonde kita houseki
[E' balzata ai miei occhi]
Hokori kabutta mama no
[Ed il mio cuore da sempre sopito]
Zutto nemutteta
[E soffocato dall'orgoglio]
Kokoro ga midarete yuku
[Ne e' stato stravolto]
Rimasero
sulla terrazza anche dopo il suono della campanella.
Entrambi
si erano accorti che si era venuta a creare una
speciale sintonia e tutto sembrava improvvisamente essersi fatto più bello, e
volevano che per nessun motivo al mondo questo momento venisse rovinato.
Inuyasha
per primo si sentì improvvisamente più sereno, e tutto grazie ad una semplice
ragazza che aveva conosciuto proprio quella mattina e alla quale non era
importato minimamente che lui fosse “diverso” da tutti gli altri. Era ben
consapevole di non essere l’unico mezzo-demone sulla Terra, e nemmeno l’unico
di Tokyo, ma non aveva mai provato ad avvicinare i suoi simili: gli era
capitato di vederli, qualche volta, che se ne stavano per conto proprio tutti
in gruppo, in qualche vicolo della città quasi a nascondersi...Bè, lui non si
sarebbe mai e poi mai nascosto! Anche se questo voleva
dire essere continuamente preso in giro! Per niente al mondo avrebbe rinunciato
alla sua libertà, anche se spesso si sentiva come un
cane in gabbia, braccato ad ogni angolo e senza nessuno su cui poter far
affidamento. Sua madre era stata sempre la sola e l’unica a stargli accanto e
ad amarlo, ed una volta che lei se ne era andata aveva
visto solo porte sbattute in faccia e nient’altro.
Aveva
conosciuto la vera sofferenza in tenera età e lui più di ogni
altro desiderava solo un po’ di pace e di serenità, anche se questo non fosse
durato in eterno.
Kemuri no
naka
[Quell'antenna d'amore con la quale]
Sagashi motomete koi no antena
[Perso nel fumo]
Negai komete kumori sora o tsukinukete
[Sondavo speranzoso il cielo temporalesco]
Hikari o sashita
[Mi ha infine svelato la luce]
-Potremmo provare ad essere amici,
che ne pensi?-
Inuyasha smise di vagare nei suoi pensieri,
tornando ad ascoltare la ragazza.
-Amici?!-
-Si! Ti sembra una cosa così strana?-
-Non ho mai avuto degli amici veri.-
Kagome si commosse di fronte quella piccola
dichiarazione, e si convinse più che mai a voler diventare amica di Inuyasha! Desiderava stargli accanto ed aiutarlo a
sopportare meglio le sue sofferenze.
-Vuoi provarci?-
-Si dice che fra un uomo
ed una donna non possa esserci un sentimento come l’amicizia.-
-E’ vero, c’è chi lo dice! Ma
non si può mai sapere cosa ti riservi la vita- Ammise la ragazza tornando a
guardare il cielo -Bisogna accettare tutto quello che ti si presenta, nel bene
e nel male, e provare tutto e fare esperienze. Solo così potrai farti una tua
idea della vita...Sono del parere che finché non si
prova di persona una cosa, non bisogna dar conto delle dicerie! Vorresti
provare questo nuovo sapore della vita con me?-
Dare mo shiru koto no nai
aoi hoshi o
[Ora posso nuotare]
Yura yura oyoideku
[Ondeggiando fra le azzurre stelle inesplorate]
Kedakaku mo habataku tori
no you ni
[Come un fiero uccello in volo]
Jiyuu sae moteasobu kurai no kiseki
[E' un miracolo poter giocare con la
libertà!]
Non aveva mai pensato che la vita potesse avere un
sapore! Però, ora che ci pensava, gli sembrava una
cosa fattibile, e fino a quel momento poteva catalogare la sua esistenza sotto
un sapore molto aspro, amaro, quasi insopportabile; poi ricordava un sapore
vagamente dolce, quasi fosse fragola o ciliegia, in ricordo dei bellissimi
momenti passati con la sua mamma quando era ancora un bambino.
Ed
ora, c’era Kagome: gli sembrava di sentire la menta, delicata, rinfrescante,
che toglie ogni altro sapore conosciuto fino a quel momento, e non voleva
rinunciarvi ora che l’aveva assaggiato per la prima volta.
-Inuyasha?-
-Menta.-
-Come, scusa?!-
-Eh!?...Oh, ahem!
Sta-stavo pensando.-
-Pensando a cosa? Alla menta?-
-S-si, più o meno.-
-Non ti preoccupare Inuyasha, non c’è bisogno che
tu mi risponda adesso!
La ragazza si alzò in piedi, stiracchiandosi le
braccia.
-Kagome?-
-Dimmi.-
-Stavo pensando alla menta...Perchè...T-tu mi
ricordi la menta.-
-E
a te piace la menta?-
-Si.-
Sore demo
kitto
[Anche se sicuramente]
Fuan ya kanashimi
o keseyashinai kedo...
[Incertezza e dolore non svaniranno]
Samayoi nagara mo aoi hoshi o
[Vagando fra le stelle azzurre]
Yura yura oyoideku
[(continuo a) Nuotare, ondeggiando]
Kedakaku mo habataku tori
no you ni
[Come un fiero uccello in volo.]
Jiyuu sae moteasobu kurai
no kiseki
[E' un miracolo poter giocare con la
libertà!]
The End
Buonasera
a tutti! Questa piccola pazzia è stato il lavoro di
tutto un pomeriggio ed una sera, quindi spero possa piacervi! La canzone fa
parte della colonna sonora del 2° film di Inuyasha e
s’intitola “Yura Yura”.
Kiss by kagome ^^