Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ChibyLilla    09/03/2012    2 recensioni
Seconda classificata al contest "Sai cosa diceva lenin?" di MagenthaRigbie
prompt: cit. "Non voglio qualcosa che mi serve, voglio qualcosa che voglio"
Sirius odiava il Natale. Bellatrix voleva che quel Natale fosse indimenticabile, per lei e per suo cugino.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell'autore (facoltativa):  Non è OOC! Sirius è piccolo, siamo al primo Natale da quando è entrato ad Hogwarts, quindi ha tra gli 11 e i 12 anni: questa è la giustificazione di alcuni suoi comportamenti troppo remissivi.

Aggiungo che Bellatrix ha 14-15 anni, anche se avrebbe dovuto averne 19-20. Fail incredibile...

 

 

IL MIO REGALO DI NATALE

Sirius odiava le vacanze invernali da quando aveva scoperto che Babbo Natale non esisteva: non era altro che un incantesimo che suo zio Alphard faceva per far divertire i bambini!

A quei tempi le cose erano molto più semplici: gli bastava restare seduto in silenzio, mangiare senza far rumore e senza sporcarsi e poteva evitare la ramanzina di Walburga.

Crescendo le cose erano un po’ peggiorate e Sirius aveva capito che, a prescindere dal suo comportamento, a fine serata la donna lo avrebbe cruciato: a quel punto tanto valeva non presentarsi proprio a cena! Almeno si sarebbe risparmiato la farsa…

Così aveva dato forfait e si era rintanato in camera dopo aver educatamente salutato i parenti, assicurandosi di non esser visto mentre scappava via; aveva preso le scorte di dolci di Mielandia, ingozzandosi mentre analizzava con attenzione gli ultimi acquisti che aveva fatto da Zonko insieme a James.

Aveva appena infilato in bocca delle api frizzole, quando la porta si aprì. Sirius, voltato di spalle non osò muoversi, temendo che un genitore potesse coglierlo con le mani nel miele, letteralmente.

-Non sai che non è cortese far aspettare gli ospiti?- la voce di sua cugina Bellatrix ruppe quel silenzio carico di tensione e Sirius espirò rumorosamente, rendendosi conto solo in quel momento di  aver trattenuto il fiato.

Il ticchettio delle ballerine sul parquet lo convinse a girarsi, in tempo per vedere Bella aprire il suo baule ed iniziare a svuotarlo.

-Non sai che è scortese frugare tra le cose degli altri?- imitò la sua voce per farla irritare, ma Bella finse di non sentire. Voleva qualcosa.

-Bleah, tutto questo mi fa venire la nausea- continuò lei indifferente, gettando sul letto i gadget grifondoro che Sirius aveva sfacciatamente portato a casa.

-Sono un Grifondoro Bella, che ti aspettavi?-

Sirius iniziava ad essere irritato dal fatto che non gli prestasse la minima attenzione.

La mora alzò un po’ la gonna, in modo che non le impedisse i movimenti e si arrampicò sulla scrivania del cugino, per essere alta abbastanza da afferrare il poster attaccato alla parete. Lo strappò sotto lo sguardo furente di Sirius.

-Bella, ti serve qualcosa o sei qui solo per distruggermi la stanza?-

-Non c’è nulla che mi serve qui, Sirius. C’è qualcosa che voglio- Sirius trovò quella precisazione stupida, oltre che inutile; la cugina intanto aveva afferrato una cornice contente una foto dei Malandrini e l’aveva scagliata a terra, divertita mentre i frammenti di vetro si spargevano qua e là.

-Smettila, stupida!- la rimproverò, cercando di strapparle dalle mani il libro di Pozioni, ma Bella era più alta.

Sirius aveva sempre pensato che fosse da inetti picchiare le femmine, ma Bella si poteva considerare una femmina?

Ci pensò per un attimo, poi le diede un calcio sullo stinco, sporcando un po’ la calza bianca: il dolore la costrinse a lasciare il libro, prima di poter strappare le pagine, ma, senza che Sirius potesse colpirla ancora, Bellatrix gli afferrò i capelli, tirando fino a fargli lacrimare gli occhi.

-Bella, ma che diavolo vuoi? Se ti serve qualcosa prenditela, poi vattene- aveva gridato.

Non avrebbe dovuto farlo.

-Non voglio qualcosa che mi serve, Sirius, voglio qualcosa che voglio!- gli sussurrò all’orecchio, prima di lasciare i suoi capelli -Voglio vederti piangere oggi. È il mio regalo di Natale- aggiunse spietata.

Poi urlò anche lei, costringendo il cuginetto a tapparsi le orecchie e lo lasciò, spingendolo a terra, vicino ai resti della foto. Sirius si graffiò una mano.

Dopo neppure un attimo, Walburga Black si era materializzata in camera del figlio.

Una rapida occhiata della situazione era bastata a renderle un’idea del tutto distorta di quel che poteva essere successo. Per precauzione Bellatrix aveva già perfezionato nei dettagli la bugia da raccontare, ma non ne ebbe bisogno: la padrona di casa sguainò la bacchetta in direzione del figlio e pronunciò la parolina magica mentre anche altri membri della famiglia accorrvano.

-Crucio-

Bellatrix fissò sadica il cugino contorcersi a terra e non le sfuggì il modo in cui la sorella Andromeda si copriva gli occhi per non guardare: era solo un bambino, secondo lei.

La maledizione non durò più di un paio di minuti: Sirius restò a terra tremante, gli occhi fissi sulla mamma; Bellatrix invece non guardava che lui, soddisfatta, sinceramente felice che il cugino avesse avuto quel che meritava.

Walburga batté le mani per richiamare l’attenzione, poi invitò i presenti a tornare a tavola, disgustata da tutte le cose grifondoro che il figlio aveva portato a casa senza permesso.

La voce della mamma che rimproverava Andromeda in lacrime era come musica per le orecchie di Bellatrix, era la conclusione perfetta per la serata.

Mentre seguiva gli altri fuori dalla stanza il suo sguardo era tutto per Sirius: non avrebbe mai dimenticato quel giorno, poco ma sicuro.

Non voglio qualcosa che mi serve, voglio qualcosa che voglio! Voglio vederti piangere oggi. È il mio regalo di Natale” quelle frasi fecero eco nella mente di Sirius per il resto della sera, affiancate allo sguardo sadico della cugina pazza.

Non si mosse da terra, non ne aveva la forza.

GIUDIZIO DELLA GIUDICIA

Grammatica e sintassi: 9,3/10;
Ho trovato un errore di battitura (accorrvano invece di accorrevano). Inoltre a volte ometti i soggetti, il che non crea troppa confusione poiché descrivi una scena in cui i protagonisti sono un lui e una lei (quindi ben distinguibili dal contesto) ma comunque altera il ritmo della narrazione (nella fattispecie, -Smettila, stupida!- la rimproverò, cercando di strapparle dalle mani il libro di Pozioni, ma Bella era più alta.: qui si parla di un Sirius implicito, che andrebbe bene se nella frase prima non avessi concluso con un periodo in cui il soggetto è Bellatrix; Sirius iniziava ad essere irritato dal fatto che non gli prestasse la minima attenzione: chi è che non gli presta attenzione? Certo, lo capiamo dal contesto, ma il ritmo della frase inciampa un po').
La punteggiatura è quasi perfetta, tranne nel periodo Ci pensò per un attimo(...)tirando fino a fargli lacrimare gli occhi. , che è troppo lungo e andrebbe gestito diversamente tramite la punteggiatura (ad esempio, la virgola prima del “ma” andrebbe sostituita con un punto e virgola).

• Stile: 9/10;
Lessico buono e vario, stile sciolto e, a mio avviso, una buona capacità di tenere il lettore sospeso nella curiosità (cosa cercherà Bella?). L'unica cosa, forse c'è troppo poco “orrore” nella descrizione della Cruciatus: certo, c'è Andromeda che piange, ma dalla narrazione non traspare quell'atmosfera di “cosa terribile” che a mio avviso dovrebbe esserci. L'omissione del soggetto a volte porta la narrazione ad incagliarsi un po'.

• IC personaggi: 8,75/10;
Qui ho fatto una media tra tutte le apparizioni. Ho dato un 10 a Sirius, perché mi descrive un piccolo Black che risulta plausibile nelle mosse e, come dici tu, la sua accondiscendenza si confà all'età in cui l'hai raccontato. A Bellatrix do 8, e tosto ti spiego perché: matta è matta, ma forse lo è un po' troppo. Descrivi un Sirius tra gli 11 e i 12 anni, il che significa che Bellatrix dovrebbe averne tra i 19 e i 20 (sono rispettivamente uno della fine del 59 e l'altra del 51). Però la Bellatrix che descrivi sembra una bambina super bambina, capricciosissima e troppo interessata al benestare o non benestare del cugino. Certo l'hai adattata alla situazione, ma trovo che una Bellatrix che dispiega tutto quel tempo e quelle energie per far penare suo cugino in quel modo (specie a 20 anni) sia un po' OOC. L'altro -0,25 è per la breve apparizione di Walburga: ok che in casa Black si è rigidi e inflessibili, ma cruciare un figliolo di 12 anni, credo sia eccessivo anche per loro...

• Utilizzo della citazione: 10/10;
Ottimo utilizzo della citazione: la fai dire a Bella e ci costruisci attorno tutta la vicenda. Perfetto.

• Originalità: 9,75/10;
Ti ho fatto degli appunti sul velo di OOC con cui tratti Bella. Però è anche vero che questa versione capricciosa del personaggio risulta ai miei occhi piuttosto insolita. La vicenda tutta l'ho trovata piuttosto originale, ho apprezzato anche tanto il fatto che non si capisca fino all'ultimo cosa effettivamente Bellatrix voglia entrando in camera di Sirius.

Totale: 46,8/50

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ChibyLilla