Una rosa blu sulla pelle tua
Mi ricordi Londra snob e
bionda con un filo di follia.
Dicono di te... pare che ci
stai
Che ti scaldi presto che poi
tutto il resto e non ti leghi mai.
Ma se fossi mia io ti
legherei
Con un laccio al cuore che
ti faccia male quando te ne vai.
Era
appena uscita dal bagno delle signore, impeccabile e bella come sempre.
Il
tailleur nero le avvolgeva il corpo sinuoso, i tacchi altissimi
slanciavano
ancora di più la sua figura magra, i suoi capelli biondi e
lucenti erano come
sempre acconciati in un austero chignon.
Nemmeno
una ciocca era fuori posto.
Nulla.
Daphne
Greengrass era la perfezione.
Rimasi
incantato a guardarla passare affianco al mio studio, indifferente agli
sguardi
adoranti che tutti lanciavamo al suo passaggio.
Perfida
e ammaliatrice.
Camminava,
fiera e sinuosa, ancheggiando un poco sapendo che per un suo semplice
saluto in
molti avrebbero fatto carte false.
Lei
era l’oblio.
Giocava
con i sentimenti, amava far soffrire gli uomini, ammaliarli, illuderli,
deriderli, almeno così dicevano quelli che avevano avuto la
fortuna si toccare
la sua pelle color pesca, di annusare il suo dolce profumo alla
vaniglia, di
perdersi in quelle labbra rosse e carnose.
Io sulla pelle io te lo
scriverei
Che mi piaci
perché sei come sei
Col tatuaggio con quella
rosa blu
Che è il tuo
coraggio e la tua risorsa in più.
E ti racconto di me di lei
ma chi se ne frega.
Ma si doveva andare andare
così
E non mi accorgo nemmeno che
vuol dire ti amo.
Che si è aperta
di più la rosa sul tuo seno.
Ero
assorto nei miei pensieri e non mi accorsi di nulla, fino a quando il
suo
profumo, dolce e sensuale non arrivò fino alle mie narici,
entrandomi dentro la
testa.
Quello
era il paradiso.
Mi
girai di scatto, incontrando i tuoi occhi azzurri, due pozze dove sarei
affogato perdendo ogni speranza di intavolare un discorso di senso
compito.
Mi
superasti disinvolta, arrivano fino alla duplicapergamene, passandoti
con
infinita grazia le mani sopra i fianchi spolverando la gonna da piccoli
pelucchi di lana che l’avevano sporcata. Mi persi a osservare
le tue mani
sfiorare i fianchi, il sedere e le cosce.
Boccheggiavo.
-Potter-
dicesti, destandomi dai mie sconci pensieri.
-stai
ancora insieme alla Weasley-.
Rimasi
spiazzato un attimo mentre ti girasti verso di me, assottigliando lo
sguardo e
sollevando appena il labbro producendo uno strano sorriso.
Inquietante
ma pur sempre sensuale poiché appariva sul tuo stupendo viso.
-No-
dissi balbettando e vergognandomi per questo.
Tu,
ridesti di gusto ed io ti guardai avanzare verso di me, senza alcuna
paura.
Un
tonfo alle mie spalle decretò la chiusura della porta, che
sigillasti con la
magia. Poi, scoprii quanto è profumata e perversa la tua
voglia di essere amata
e desiderata.
Una rosa blu che non va
più via
dolce e un po' perversa come
un po' diversa è la tua fantasia.
una rosa blu come non ce
n'è
ma una cosa rara sono io
stasera che la chiedo a te.
Se fossi mia ti legherei...
ma un laccio al cuore non ci sei.
al mare o dove c'eri tu mi
punge la tua rosa blu.
dolce e un po' perversa
è la tua fantasia.
Ma una rosa blu sulla pelle
mia
me ne accorgo adesso, passo
dopo passo
che non va più
via.
In
tanti, troppi, avevano parlato di te, nessuno in
realtà ti conosceva.
Nemmeno
io, ti conoscevo, anche se da mesi mi univo
a te come un assettato che non beve da anni.
Quella
sera, nel silenzio dello stazzino, che ci
vedeva unirci ancora, sganciai la bomba.
-Greengrass-
dissi, prendendo fiato, mentre con la
mano sfioravo il tuo corpo nudo e il contorno del tuo tatuaggio.
Una
rosa blu, che abbelliva la tua spalla, un
contrasto armonioso con la tua pelle lattea.
-vorrei
portarti fuori a cena- disse sfiorando con
le labbra il tatuaggio, iniziando a percorrere il tuo corpo con una
serie di
umidi baci.
Ti
sentii irrigidirti un poco, ma non mi scomposi
arrivando fino al tuo collo facendo appiattire la tua schiena al mio
petto.
-domani
è il tuo compleanno- dissi ancora scostando
i tuoi capelli biondi che ora erano liberi di muoversi e che amavo
sentire sul
mio viso.
-i
venticinque anni sono un traguardo importante- sussurrai
al tuo orecchio e ti sentii ridere finalmente felice.
Ora
sei solo mia.
HO ACCONTENTATO UNA FAN, CHE MI CHIEDEVA UNA STORIA ISPIRATA A QUESTA CANZONE,
QUESTO è QUELLO CHE NE è VENUTO FUORI, UNA COPPIA STRANA E IMMAGINO INNEDITA.
DAPHNE E HARRY.
ASPETTO I POMODORI...
KISS