Ciao a tutti. Sono Caitlin Gray, ho diciassette anni e vengo dall’Irlanda del Sud. I miei genitori sono morti quando avevo nove anni in un incidente aereo. Non m’importa molto della loro morte, poiché non gli ho mai voluto bene. Vivo con mia nonna che adoro, perché mi ha permesso di andare a vivere da sola a Londra.
Nonna= ‘’Kat sveglia!’’
Io= ‘’Nonna sto arrivando! Un attimo!’’ Inizio a vestirmi con un pantaloncino di jeans, canotta nera, camicia da boscaiola e supra rosse. Lego i lunghi capelli castani in una coda alta e metto un filo di matita. Faccio colazione con la solita tazza di latte e cereali.
Io= ‘’Nonna mi mancherai’’
Nonna= ‘’Non piangere bambina mia e mi raccomando non infrangere troppi cuori!’’ Sbuffo.
 Io= ‘’Nonna!’’
Un taxi mi porta all’aeroporto. Salgo sull’aereo. Durante il viaggio ascolto musica mentre il mio vicino russa. Arrivata a Londra carico le valigie in un altro taxi e quando sto per chiudere la porta, entra un ragazzo con i capelli ricci e gli occhi verdi come i miei.
x= ‘’Scusa ma c’ero prima io, quindi ora puoi anche uscire’’
Io= ‘’Senti… esci da questa macchina prima che ti raso i capelli!’’
Lui ride e propone di fare il viaggio insieme e poi dividere i soldi.
Io= ‘’Oh! Sono arrivata!’’
x= ‘’Che coincidenza! Anch’io abito qui!’’
Lo guardo con occhi spalancati. Non può essere! Come farò a convivere con una persona così odiosa, antipatica, bella, con i capelli morbidissimi, gli occh… No! Caitlin cosa stai dicendo! Scuoto la testa per cancellare questi pensieri. Scarichiamo le valige ed entriamo in casa.
Io= ‘’Riccio ascolta bene… La camera più grande e la mia!’’
Lui corre, appunto, nella camera più grande e si butta sul letto. Io sbuffo e vado a sistemarmi in quella più piccola.
x= ‘’Comunque il mio nome è Harry, no riccio’’
Io= ’’Sta calmo Harry’’
Fino a sera non ci parliamo più e alle 23.00 ognuno si ritira nella propria camera. Verso le 3.00 mi sveglio e apro la porta del bagno, trovando Harry in boxer che si fissa attraverso le specchio. Io non riuscendo a trattenermi scoppio dalle risate facendolo sobbalzare. Lui inizia a fissarmi rosso in viso, io mi guardo e scopro di non avere i pantaloni. Arrossisco di botto e torno in camera per indossare un paio di pantaloni. Dopo dieci minuti scendo in cucina per mangiare i biscotti. Apro la credenza e non li trovo. Infuriata vado a svegliare Harry.
Io= ‘’Harry dove sono i miei biscotti?!?!’’
Harry= ‘’Hei, calma! Avevo fame e li ho mangiati’’
Io= ‘’Tu cosa!?!? Domani se non corri a comprarmeli giuro che ti uccido!’’
Una volta ritornata in cucina, decido di mettermi sul divano, dove cado nel sonno. La mattina decido di uscire presto per fare una corsa. Giro l’angolo con le cuffie nelle orecchie, quando all’improvviso mi scontro con qualcuno.
x= ‘’Scusa non ti avevo visto’’
Io= ‘’Non preoccuparti, non è niente’’
x= ‘’Voglio farmi perdonare… Comunque il mio nome è Zayn’’