Ok io sono nuova in questo tipo di storie ma dato che ho letto molte storie mi sono detta “perché non provare a scriverne una” ed eccomi qui spero che vi piaccia, BUONA LETTURA.

COME CI SIAMO ARRIVATI A VOLERCI COSI TANTO MALE …

La ciurma di Cappello di Paglia era appena salpata per continuare il proprio viaggio alla ricerca del famoso tesoro One Piece , dopo aver riordinato tutta la roba comprata nell’isola in nostri pirati si stavano rilassando, Usop e Chopper stavano costruendo una nuova arma, Rufy e Franky  erano intenti a pescare anche se con pochi risultati dato che il capitano aveva mangiato tutte le esche, Sanji  stava preparando il pranzo, Zoro era sotto i mandarini di Nami  che schiacciava un pisolino e le due ragazze stavano prendendo il sole.

- Che bella giornata non è vero Robin? – domandò Nami girandosi verso la donna.

- si, magnifica. – rispose Robin guardando un punto fisso.

- Ehi … cosa stai guardando? – domandò la rossa seguendo lo sguardo dell’archeologa e quando vide l’oggetto del suo interesse gli si formò un sorriso serafico in volto.

– lo sapevo che avevi una cotta per Rufy. – disse Nami ridendo.

- no … non è vero. – esclamò Robin arrossendo.

- andiamo ammettilo, ormai è circa un mese che ti becco a fissarlo. – disse la navigatrice cercando di far cedere la sua sorellona.

- non è vero … e poi anche tu negli ultimi tempi non fai altro che guardare Zoro. – rispose Robin cercando di salvarsi da quella situazione.

- io … Zoro … non .. non è vero come potrei guardare uno sfaticato, un buzzurro e squattrinato come lui. – esclamò la rossa diventando appena rossa nelle guance, infatti negli ultimi temi anche lei aveva cominciato ad avere qualche interesse per lo spadaccino ma il suo orgoglio non gli permetteva di esprimere questo sentimento alla luce del giorno.

- E’ pronto il pranzoo!! - urlò Sanji dalla cucina che in meno di un secondo era piena di urli e schiamazzi da parte di Rufy e Usop che si erano avventati sul cibo.

- andiamo, ma il nostro discorso non finisce qui. – disse Nami all’archeologa mentre si metteva un pareo per coprirsi dalla vita in giù.

- certo perché tu ancora non hai ammesso che hai una cotta per lo spadaccino. – rispose Robin ridendo sorniona.

- quante volte te lo devo dire, ha me non … - disse la rossa non riuscendo a finire la frase perché inciampò su qualcosa o meglio qualcuno.

- Ehi, mocciosa stai più attenta. – urlò Zoro che era ancora steso  sotto i mandarini della ragazza.

- certo ,se tu non dormissi per terra queste cose non succederebbero. –rispose Nami alzandosi.

- ma se tu guardassi dove metti i piedi non mi verresti sempre addosso. – disse lo spadaccino alzandosi anche lui.

- oh, adesso è colpa mia se non sai dormire come le persone normali cioè in un letto o in una sdraia. – rispose acida la navigatrice.

- no, ti ho detto che se guardassi dove vai forse non mi saresti venuta addosso mocciosa. – disse Zoro alzando un po’ la voce.

- non chiamarmi mocciosa. – urlò Nami alterandosi perché non voleva esser chiamata in quel modo.

- invece ti chiamo così perché lo sei. – rispose lo spadaccino.

- se io sono una mocciosa allora tu sei uno squattrinato. – disse la ragazza

- strozzina –

- buzzurro –

- strega –

- morimo –

- scema –

- cretino –

- mocciosa –

- spadaccino fallito –

- se io sono uno spadaccino fallito tu allora cosa sei? Non sei nessuno perché a cosa servi se ogni volta bisogna salvarti il culo e rischiare la vita per cosa? Per una strega, mocciosa e strozzina come te? – urlò lo spadaccino ferito nell’orgoglio.

- io.. io … -

- cosa c’è hai perso le parole? Tu non rispondi perché sai che ho ragione. – disse in fine Zoro prima che Nami se ne andò piangendo nella sua cabina.

- Ehi ragazzi cosa state guardando. – domandò Sanji vedendo tutti i suoi compagni appiccicati all’ oblò per spiare la scena.

- Zoro e Nami hanno litigato di nuovo. – rispose Chopper.

- già e questa volta sembra che Zoro abbia esagerato Nami se ne andata via piangendo. – disse Franky.

- non è da lei, di solito è Nami ad avere l’ultima parola. – constatò Usop.

- IO LO UCCIDO A QUEL MORIMO!! – urlò Sanji prendendo una padella e dirigendosi verso la porta per annientare lo spadaccino.

- fermo! – ordinò il capitano. – devono risolvere da soli i loro problemi ,noi non centriamo niente. – continuò Rufy con il cappello abbassato.

- Rufy ha ragione, è un loro problema lasciamoli stare. – disse l’archeologa appoggiando il capitano.

E mentre tutti ritornavano ai loro posti per finire di pranzare  la navigatrice continuava a piangere nella propria camera, mentre  lo spadaccino decise di saltare il pranzo e di allenarsi per sbollire la rabbia dell’ ennesimo litigio con la rossa.

Pokemaster90