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Autore: greypattinson    10/03/2012    0 recensioni
Sei anni dopo la nascita di Renesmee, Forks si prepara ad accogliere nuove storie.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Vedevo gli occhi dei miei genitori ardere, con una luce nello sguardo che non avevo mai visto prima, che non riuscivo a capire. Annullarono la distanza che ci separava in mezzo nanosecondo, Jacob si alzò in piedi e si piazzò davanti a me, intrecciando la mano alla mia. Sapevo che sarebbe stato pronto a difendermi, ma i miei genitori non mi avrebbero mai fatto del male, mai.
Mia madre lo scostò bruscalmente e mi abbracciò così velocemente che non riuscii a capacitarmene. Sciolse l'abbraccio quasi subito e mi posò una mano sulla pancia. 'E tu come stai? Stai bene?! Siediti, Renesmee.', disse tanto veloce da mangiarsi le parole.
Mi voltai e vidi mio padre nell'esatto momento in cui posava una mano sulla spalla di Jacob, gli sorrise fugace e si abbracciarono virilmente. Quando mio padre si scostò per venire da me, Jacob mi guardò.
Aveva un'espressione sconvolta, spiazzata. Mi sorrise trionfante, ed emozionato, ma non feci in tempo a rispondergli, perchè le braccia di mio padre mi strinsero e mi tirarono su, sollevandomi.
Ridacchiai e lo strinsi, sospirando sollevata.
'La mia bambina..', mi sussurrò tra i capelli.
Sciolsi l'abbraccio e guardai gli invitati, sorridendo e alzando le spalle. La folla scoppiò in una risata clamorosa, sollevata, ringraziai il cielo che tutto fosse andato nel modo giusto. 'Mi sembra doveroso un brindisi per mia figlia e il suo sposo..', cominciò mio padre, con la sua voce d'angelo.
Tutti si sedettero di nuovo e mio padre afferrò il microfono. 'Fin da piccola questa piccolina qui mi ha regalato ogni gioia possibile dell'essere padre. Da quando è nata, ha colorato le mie giornate, illuminandole, ha dato loro gioia e allegria. Fino a oggi..', fece un sorriso a me e Jacob, che intanto ci eravamo seduti e avevamo le mani allacciate, posate sul mio ventre. '.. è stato oggi il culmine dell'orgoglio e della felicità che avesse mai potuto regalarmi. Oggi, che è diventata una moglie, e ha annunciato che presto diventerà una madre, mi ha reso l'uomo più fortunato e felice del mondo. Grazie tesoro mio..', mi sorrise, dolce. '..sei il dono più bello che io e tua madre avremmo potuto desiderare.'
Sorrisi a lui e a mia madre, che sapevo non avrebbe mai fatto un discorso davanti a tutti. Lei era più una che ti faceva piangere in privato, non al tuo matrimonio davanti a decine di persone.
Da quel momento in poi, ognuno fece il suo piccolo discorso, incluso il 'Jacob, hai fatto centro!' divertito di mio zio Emmett, che non si servì nemmeno del microfono.
La cena procedeva regolarmente, mentre i lupi facevano fuori tutto.
Jacob mi posò un bacio sulla spalla, strofinando le labbra sulla mia pelle. 'Uhm.. ti ho già detto quanto sei splendida stasera? ', sussurrò, guardandomi.
'Tu.. sei perfetto.', gli sorrisi, posandogli una mano sul viso, avvicinandolo al mio per baciarlo.
Mi baciò dolcemente, premendo le sue labbra morbide sulle mie, mentre con una mano mi accarezzava il collo, piano. 'Ti amo, signora Black.', mi sorrise, ponendo fine al bacio. Risi, divertita, e mi concentrai sulle persone davanti a me. Le persone che da sempre, mi avevano riempito la vita. Lupi e vampiri, che ancora una volta, stavano insieme lì, per farmi felice.
Oramai tutti facevano parte della famiglia, un'enorme famiglia allargata. Scorsi i visi di tutti, sorridendo emozionata.
'Preparati, andiamo a ballare.', mi disse Jacob, alzandosi in piedi mentre si sistemava i pantaloni.
'E' proprio necessario?', risi, facendo una smorfia.
'Non dirlo a me, Nessie. Muoviti!', rise, prendendomi per mano.
Mia zia aveva dato il via alla musica, e toccava agli sposi il primo ballo. Jacob mi portò al centro della pista da ballo, le luci si abbassarono e mi strinse a sé. Poggiai delicatamente il viso sul suo petto, all'altezza del suo cuore. Mi cullò dolcemente, sussurrandomi all'orecchio che mi amava. Quando la canzone finì, dovetti staccarmi a malincuore, cedendo Jacob a mia madre, con una risatina, e aggrappandomi alle spalle di mio padre.
'Sei davvero bella, angelo mio.', mi sorrise, accarezzandomi il volto.
Arrossii e gli sorrisi, scuotendo la testa. 'Papà.. tu sei sempre l'uomo della mia vita. Io sarò ancora la tua bambina.. per sempre.', sussurrai con le lacrime agli occhi. 'Non ti sentire vecchio solo perchè diventerai nonno.. pensa a nonno Carlisle e nonno Charlie, che diventano bisnonni!', risi, mentre continuavamo a volteggiare per la pista.
Quando vidi che Jacob prese Leah per la vita, ridendo, costringendola a ballare, capii che il secondo ballo era finito e allora ballai insieme a zio Emmett, poi venne il turno di zio Jasper, dei nonni e degli amici lupi di Jacob, che continuavano a raccontarmi aneddoti idioti sul suo conto.
'Quindi, non cambierai proprio idea?', rise Embry, mentre ballavo con lui. 'Io sono più carino, Nessie! Jacob sarà pure il capo in seconda, ma vuoi mettere i miei capelli con i suoi?' Scoppiai a ridere, scuotendo la testa. Era tipico di Embry, giocare a farmi la corte.
'Molto divertente Embry, sul serio.', la smorfia di Jacob mi fece voltare in un lampo, preoccupata. Quando poi vidi il sorriso smagliante sul suo viso, mi sciolsi, rilassandomi.
'Mi dispiace Embry, ti presenteremo una nuova ragazza..', risi, rifugiandomi tra le braccia di Jacob, che mi strinse e mi baciò la fronte.

'Quel testone di Embry dovrà tenere la bocca chiusa, in mia presenza, d'ora in poi.', inarcò un sopracciglio, accarezzandomi la schiena.
'Mh.. che vi siete detti tu e Leah?', gli chiesi con una smorfia.
Aggrottò le sopracciglia. 'Cosa?', chiese, guardandomi incuriosito.
'Vi ho visto.. ho visto come vi divertivate mentre ballavi con lei. E.. come ti stringeva.', feci una smorfia disgustata.
'Renesmee.. ', mi sollevò il viso con un dito. 'Non ci pensare nemmeno. Ti amo.', e mi fece tacere, baciandomi dolcemente sulle labbra.
Troppo, presto, il volume della musica si abbassò gradualmente, zia Alice prese il microfono e ci annunciò che dovevamo partire.
Il viaggio di nozze era stato organizzato da me e lei, e tutti sapevano dove dovevamo andare, tranne Jacob, che si rodeva il fegato da mesi.
Salutai tutti, dispensando baci e abbracci qua e la. Zio Emmett mi strinse forte, 'Ricorda dolcezza: troppo movimento fa male al piccolo..', mi sussurrò all'orecchio, ridendo.
Gli diedi un pugno sul braccio e mi allontanai, salutando tutti con la mano, mentre Jacob aveva già preso la macchina e mi aspettava, con lo sportello spalancato.
Salii nell'auto, ancora con l'abito da sposa, e prima di chiudere salutammo ancora una volta i nostri amici. Io mi voltai verso i miei genitori e mandai loro un bacio, sorridendogli dolcemente.
Chiusi lo sportello e Jacob mi guardò. 'Via con le indicazioni, capo.' Rise.
  
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