Salve... scusate il titolo schifoso come al solito, ma non sono brava a trovare qualcosa di decente.
E' da un bel po' che non scrivo qualcosa, considerando che all'inizio postavo praticamente in continuazione scaricando la mente di tutte le idee che avevo.
Questa è nata in una serata nevosa, mentre ero in piena fase esami e Ilarione mi distraeva con la sua cattivissima compagnia XD
Mi sono divertita tanto a scriverla, davvero. Sto ancora adorando Suigetsu.
Meno male che non ci stava nessuno in giro altrimenti mi avrebbe preso per pazza, soprattutto quando finito di scrivere un pezzo ho premuto invio, ho stretti i pugni e mi è uscito un "Vai Lee! Guarda al tuo fianco e fai ruggire la tua giovinezza da subito!".
Sì, parlo spesso con i personaggi mentre scrivo, anche quando non scrivo a dire la verità.
Va beh, comunque ho messo il rating a giallo perché non ci sono scene erotiche vere e proprie, più per il linguaggio. Non so se basta o lo devo alzare ad arancio, non sono ancora pratica di queste cose...
Grazie per leggere. Se lasciate anche un commento (positivo o negativo) mi fate davvero contenta *___*
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishi-sensei. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.







Suigetsu osservò la bottiglia di Naruto, ancora piena, e la propria, completamente vuota. Si sporse fino a raggiungere una delle birre ancora chiuse sistemate dentro un contenitore con il ghiaccio. Le tolse il tappo con i denti aguzzi, camminò verso il centro della vasca e con fare plateale disse "Propongo un brindisi!", ottenendo l'attenzione di tutti. Dondolò un po' la bottiglia pensando cosa dire mentre aspettava che gli altri afferrassero le proprie dal bordo.
"Alle nuove amicizie" provò mostrando un sorriso che tutto aveva tranne che di amichevole. Guardò i ragazzi rispondere con un cenno della testa, altri sollevando semplicemente la bottiglia, e tracannò un quarto del contenuto osservando con interesse il biondino bere un sorso.
Stava ricambiando con un sorriso da finto innocente lo sguardo scrutatore di Sasuke, quando Rock Lee si alzò in piedi urlando "Pure io voglio fare un brindisi!".
Suigetsu fece un inchino e ritornò verso il bordo della vasca termale cercando di non scoppiare a ridere per il "Alla gioventù!" esclamato con molto fervore dallo shinobi e ringraziando mentalmente l'aiutante inconsapevole.
Ad uno a uno i ragazzi si alternarono per proporre brindisi.

"Ai clan, che siano realmente una famiglia e non dei luoghi di conflitto" propose Neji con un sorriso amaro.

"Ai miei genitori, che mi hanno fatto nascere e mi hanno riempito con il loro amore" disse Naruto felice.

"Al re di Konoha e a tutte le pedine che si sono sacrificate per il suo bene" brindò Shikamaru.

"Al Rokudaime" disse Sai dirigendo la bottiglia di birra verso Naruto "Con l'augurio che la grandezza di un Hokage non sia direttamente proporzionale alla grandezza del suo pene!".
"S-S-Sai!" borbottò Naruto rosso in viso mentre l'altro rideva.

"All'unione di Shikamaru con mia sorella Temari" brindò Gaara, volgendo lo sguardo verso il neo-cognato.
"Sperando che non dica 'Che seccatura' anche quando si ritrova tra le sue gambe" continuò Kiba facendo ridere tutti.

Quando fu il turno dell'Uchiha, Suigetsu urlò "Alla vendetta!" ricevendo uno sguardo omicida dal moro e sguardi contrariati dagli altri. "Non avete il senso dell'umorismo" borbottò l'Hozuki con le labbra incollate alla bottiglia.




"Io inizio ad andare" disse Neji sollevandosi, "Vengo anch'io" lo seguì Kiba.
A poco a poco anche gli altri raggiunsero lo spogliatoio e nella vasca rimasero Sasuke, Naruto, Sai e Suigetsu.
Dopo aver finito la bottiglia, anche l'Uchiha uscì dalla vasca.
"Comunque" disse con tono pacato, avvolgendo l'asciugamano intorno alla vita "quando gli si alza diventa molto più grosso".
Tre sguardi di diverso tipo gli si puntarono addosso mentre si allontanava. Naruto era confuso perché non aveva capito di che stesse parlando. Sai capì e sorrise semplicemente, un po' colto alla sprovvista dalla dichiarazione. Suigetsu capì e sulle prime rimase sconvolto, ma si riprese subito e si avvicinò a Naruto. "Beh, allora vogliamo vedere la dimostrazione" disse guardando Sai per cercarne la complicità.
Capendo a cosa stavano puntando i due rimasti nella vasca, Naruto collegò il tutto e si fece rosso dall'imbarazzo. "Sasuke ba-bastardo!" urlò, sgranando gli occhi dal terrore. "Torna qui maledetto! Aiutami!" arretrò mentre i due si avvicinavano sempre più. "Non mi lasciare solo con questi due!" piagnucolò.

Il rumore dell'acqua e le urla dei tre si ammortizzarono quando Sasuke entrò nello spogliatoio chiudendo la porta a vetri dietro di sé.
I ragazzi dentro stavano ridendo. "Nah, e vi ricordate quando dovevamo trasformarci nel terzo Hokage, che gli ha fatto la bocca enorme?" esclamò Kiba che con le mani mimava la grossezza delle labbra.
"E il bunshin che non si reggeva neanche in piedi?"
"Sembra davvero impossibile che stiamo parlando dello stesso Naruto di ora."
"Però è rimasto un po' idiota."
"Un po' tanto idiota."

La porta a vetri si aprì di scatto interrompendo le risate e Sasuke che stava indossando i pantaloni del kimono si ritrovò il biondo abbracciato alla sua schiena. "Sasukeeee" gridò Naruto stringendo la presa. "Sasuke" ripeté più dolcemente accoccolandosi "che bello che sei qui" disse strofinando la guancia sulla pelle bianca. "Sono così contento che tu sia qui con me" sospirò sul suo collo.
Sasuke sgranò gli occhi e rimase immobile. Poi si voltò e, senza cercare di staccarlo da sé, gli afferrò la bottiglia che teneva in mano. "Però sei stato un bastardo a lasciarmi da solo con quei due nella vasca, non hai idea di quello che volevano farmi" piagnucolò con le mani sui fianchi del moro, fissandolo con un broncio terribilmente dolce.
"E così" disse Suigetsu entrando nello spogliatoio e osservando i due "ti fai il nostro caro Hokage" sorseggiando birra e fissando l'Uchiha.
"No" rispose lamentoso Naruto voltandosi verso di lui, poi ci pensò su "Beh, sì." ci pensò un altro po' e aggiunse sicuro "Ci facciamo a vicenda!"  
Il biondo si strinse nuovamente al corpo del compagno e mugolò "Però detto così suona bruttissimo".

Sasuke aveva esaminato la birra e il compagno: la bottiglia era ancora piena per metà ed era la stessa che aveva prima, perciò Naruto non aveva bevuto troppo. A conferma c'era il suo alito, profumato di birra ma non puzzolente da ubriacone. Che aveva qualcosa che non andava era ovvio. Il contenuto della bottiglia non sembrava essere stato modificato, era sicuramente birra. La cosa più semplice era che qualcuno avesse aggiunto una qualche droga inodore e insapore nella bottiglia. E chi era stato non era così difficile da indovinare.
Sospirò. La cosa migliore era portarlo in stanza finché l'effetto non fosse terminato. Aprì l'armadietto del biondo che si trovava sopra il suo, ci posò dentro la bottiglia afferrando i vari pezzi del kimono.
"No, non mi voglio vestire, fa caldo" si lagnava Naruto con le braccia sempre incollate al corpo dell'Uchiha. "Nah, Sasuke, ritorniamo nella vasca?"
L'Uchiha fece sedere il biondo sulla panca di fronte agli armadietti per mettergli i pantaloni, ma Naruto dondolava le gambe tirandogli calci. "Teme! Rispondimi, sto parlando con te!"
Sasuke sollevò il viso guardandolo negli occhi estremamente serio, tanto che nonostante la droga Naruto ne fu intimorito e si calmò un po'.
Il momento di calma durò però solo pochi secondi. Naruto gli si avventò di sopra, prendendolo per la gola e sbattendogli la testa sul pavimento. "Sasuke" urlò arrabbiato posizionandosi a cavalcioni di sopra come pronto a riempirlo di botte, per poi invece ritirarlo su, sempre dalla gola, facendogli appoggiare la testa sulla propria spalla e abbracciandolo forte. "Mi devi promettere una cosa Sasuke" disse con tono serio "Se vorrai andare via di nuovo da Konoha, se andrai di nuovo via da me, mi devi uccidere, hai capito?" Sasuke abbassò lo sguardo, gli occhi gli si spensero. "Questa volta mi dovrai uccidere sul serio." Naruto gli afferrò il viso tra le mani e lo portò davanti al suo. "Hai capito Sasuke? Promettilo!"

Rimasero seduti per terra, Naruto sulle ginocchia di Sasuke, per un po'. Il moro evitò il suo sguardo e continuò senza dire nulla a vestirlo.
Dopo avergli infilato la giacca del kimono, Sasuke tirò fuori dal colletto le ciocche bionde un po' lunghe della nuca.
Dolcemente, Naruto afferrò la sua mano e se la posò sul viso, chiudendo gli occhi e strofinandosi contro.
"Sasuke" miagolò Naruto "Ho tanta voglia di farlo" disse sorridendo sensuale e riaprendo gli occhi.
Il moro continuava a non guardarlo in volto. Bastavano già le sue parole a colpirlo, la sua voce sensuale un po' roca ad ammaliarlo, il suo alito caldo e profumato a stordirlo, il suo corpo nudo, bagnato e caldo per le terme, ad eccitarlo. Guardare i suoi occhi e cercare di mantenere ancora il controllo sarebbe stato da masochisti.
"Lo so che l'hai pensato prima: 'Se non ci fossero gli altri ti farei qui, dentro la vasca, in quest'acqua bollente'. L'ho capito da come guardavi." Il sorriso di Naruto aumentò trasformandosi in un ghigno. "Sasuke…hihihi… sporcaccione!"

Dopo averlo finito di vestire, il moro si alzò tirando su anche il compagno e si diresse verso il corridoio portandolo in spalla mentre questo si dimenava.
Suigetsu se la rideva con la bottiglia ormai vuota ancora incollata alle labbra e Sai sembrava essere rimasto indifferente. Tutti gli altri avevano assistito alla scena sconcertati.
Neji sembrò riprendersi. "Uchiha" lo chiamò. Lui si fermò senza voltarsi. "Puoi stare tranquillo. Di quello che è successo non uscirà una parola da qui."
Sasuke non disse nulla e uscì dallo spogliatoio con Naruto, mentre sentiva Suigetsu rispondere "Starai scherzando! E' lo scoop del secolo! I due più ambiti scapoli di Konoha che se la fanno tra loro!"




"Di quello che è successo non uscirà una parola?" ringhiò Kiba, furioso.
"E' meglio se la cosa non diventa pubblica." Neji cercava di mantenere un tono pacato, ma dentro si sentiva bruciare. "Dopotutto loro non avevano mai detto nulla."
"Ah! Non confondere la privacy con la vergogna!" L'ira di Kiba non faceva che aumentare.
"Senti" Lo Hyuga si avvicinò al compagno "Chiudiamo qui il discorso, per favore."
Kiba allontanò la sua mano che aveva tentato di accarezzargli il viso. "No. Sei un ipocrita bastardo, ecco cosa sei! E un fottuto gay omofobo!"
Neji sgranò gli occhi e scoppiò "Non sono omofobo! Ma un giorno anche loro dovranno separarsi, trovarsi una ragazza e sposarsi. E' così che deve andare."
"Tu ti vergogni anche di noi due" La voce ferita e piena di dolore dell'Inuzuka lo bloccò.
"Certo che no! Io vorrei che potessimo stare insieme per sempre, ma…"
"Ma il clan è più importante di tutto."
Neji chiuse gli occhi, esasperato per la situazione. "Sei troppo ingenuo. Possiamo smetterla di parlarne?"
"Sì, certo, tanto è inutile parlare con una testa di cazzo come te" sbottò Kiba dandogli le spalle.
Neji gli si avvicinò nuovamente ma Kiba lo respinse nuovamente. "E non mi toccare!"




"Dannato Sasuke" inveì Suigetsu chiudendo la porta della stanza. "Ha creato una barriera intorno alla stanza e non riesco a spiarli, maledetto."
Sai stava sdraiato sul futon con davanti una pergamena, ignorandolo.
Suigetsu continuò, camminando avanti e indietro. "Come posso fare? Quella roba reagisce al chakra. Bastardo, e dire che sono stato io a drogartelo per bene! Mi dovresti ringraziare!" Si fermò un attimo "Giusto! Se passo la barriera devo comunque stare attento a non farmi accorgere da lui altrimenti sarebbe capace di carbonizzarmi con quei suoi occhi." Si strofinò i capelli, esasperato. Poi si rivolse a Sai "Aiutami pure tu, no?" Vedendo che però il compagno non reagiva gli si avvicinò.
"Che diavolo stai facendo di più interessante di spiare Sasuke con il biondino?"
"Spio Sasuke con il biondino" replicò l'altro, guardandolo con un sorriso finto.
"Eh? Come fai?" Suigetsu si sdraiò a terra accanto a lui.
"La barriera non reagisce a minime quantità di chakra, perciò le mie formiche di inchiostro non vengono rilevate. Possono andare ad osservare la scena e poi tornano qui a riprodurla sulla pergamena."
"E' come una finestra sulla stanza! Dannato anche tu, me lo potevi dire prima, senza che mi scervellassi!"
"Oh, scusami" disse con tono molto finto "Non pensavo avessi un cervello in quella testa piena d'acqua."
"Ah ah ah" rise in modo finto Suigetsu e tirò la pergamena per avvicinarsela "Fa' vedere anche a me".




"Sul serio?" Temari sollevò la testa dal petto nudo di Shikamaru per poterlo osservare in viso. Aveva notato che era preoccupato per qualcosa e lo aveva convinto a parlarne. E Shikamaru la ringraziò mentalmente per questo, continuando ad accarezzarle il braccio. La sua risata fresca lo aveva fatto rilassare.
"Se lo meritano di stare insieme" stava dicendo lei "Dopo tutto quello che hanno passato, se la meritano davvero un po' di felicità."
Poi si riappoggiò sul suo torace "Chissà come la prenderanno Sakura e Karin. E dire che finalmente stasera nella vasca sembravano essersi messe d'accordo su chi doveva stare con Sasuke-kun e chi con Naruto-kun."
Shikamaru si portò una mano sul viso.
"Non ci voglio pensare a come reagirà Sakura."




Suigetsu era piegato in due dalle risate. "Il biondino si è addormentato! Si è addormentato!" disse continuando a sbellicarsi, indicando la pergamena in cui si vedeva Naruto che dormiva sbavando sul ventre del moro, vicino all'erezione grossa e pulsante del compagno.
Suigetsu si calmò prendendo dei grossi respiri, si asciugò le lacrime e tornò a guardare la pergamena. Trattenne per due secondi il respiro per poi scoppiare nuovamente a ridere. "Sasuke il Vendicatore ora gliela fa pagare!" esclamò, mentre questi stava tirando su il biondo dai capelli caricando un Chidori nell'altra mano.
Lo sguardo di Sai passava dalla pergamena all'Hozuki mentre un sorriso sghembo gli si era formato in volto.
Sobbalzò quando il compagno gli mise un braccio intorno al collo dicendo tra le risate "Grande! Mi stavo per perdere una scena del genere. Non sei tanto male, ragazzo."
Il suo cuore accelerò leggermente. Era strano. Si sentiva felice per aver reso felice quel tizio. Chissà se era per questo che l'Uchiha portava del ramen a Naruto ogni volta che l'Hokage era troppo occupato per muoversi dal suo ufficio.
"Però peccato, avrei voluto vedere qualche performance di quei due." sospirò Suigetsu, gettandosi con la schiena sul futon.
"Tanto lo fanno praticamente in continuazione" Sai lo disse senza pensarci troppo, la sua attenzione era focalizzata sulla sensazione lasciata dal braccio fresco dell'altro sul suo collo.
Suigetsu sbatté le ciglia sugli occhi acquosi fissando il moro. "Tu lo sapevi e li spiavi già! E non mi hai detto nulla!"
"Perché avrei dovuto?"
"Che antipatico. E' ovvio il motivo. Perché li voglio spiare anche io!"
"Li vedrai domani. Sicuramente appena svegli lo faranno" Sai sciolse la tecnica e richiuse la pergamena.




Gaara era sdraiato sul futon su un fianco, pensando e ripensando a ciò che aveva visto. Sentimenti contrastanti gli appesantivano il cuore, troppi pensieri gli riempivano la testa e gli impedivano di prendere sonno.
Da una parte era contento per il suo amico Naruto, perché da quando l'Uchiha era ritornato a Konoha la sua felicità gli traspirava da ogni poro della pelle. Dall'altra parte però, sapeva quanto il moro lo aveva fatto soffrire e aveva paura che se decidesse di andarsene nuovamente, Naruto ne morirebbe davvero per il dolore. In più erano due uomini. Non che avesse nulla contro gli omosessuali, ma non semplificava di certo la situazione. Se l'Uchiha pensasse che continuare la discendenza del suo clan fosse più importante, Naruto accetterebbe sicuramente la sua decisione, ma ne uscirebbe distrutto. Non voleva che il suo amico soffrisse ancora.

Coricato accanto a lui, Rock Lee stava con gli occhi aperti ad osservare un punto vago in alto, tenendo la mano stretta a pugno sul petto. Poi distese il braccio, puntando il pugno verso il soffitto e facendo una promessa a se stesso. Anche lui avrebbe trovato qualcuno da amare, da accudire e da cui farsi accudire, come facevano Naruto e Sasuke. Quando ritornava a Konoha avrebbe speso tutte le energie della sua giovinezza per amare. Anzi, lo avrebbe fatto da subito!




"Non dirmi che non l'hai mai fatto!" Il tono di Suigetsu era sconvolto. Per lui una cosa del genere era completamente assurda.
"Uhm? No, mai. A dire il vero non ho mai neanche baciato qualcuno." Sai si chiese com'è che erano finiti a parlare di sé.
"Sul serio? Ah, giusto. Tu hai fatto quell'allenamento distruggi-anima."
"E tu saresti invece un esperto?" chiese Sai sarcastico.
Suigetsu sollevò le spalle "Beh, da Orochimaru quando non subivamo esperimenti eravamo rinchiusi nelle celle. Dovevamo pur trovare un modo per passare il tempo." Un ghigno gli si dipinse in viso mentre si spostava sopra Sai. "Ti faccio provare io. Mi stai simpatico e non è possibile che tu non abbia mai baciato e fatto sesso. Bisogna rimediare."
Gli occhi pece erano fissi su quelli acquosi. Tante strane sensazioni ed emozioni stavano risvegliando il corpo del moro come se fosse stato per tanto tempo intorpidito, come se fosse stato sigillato in una bolla d'acqua in cui l'Hozuki stava entrando pian piano.
"E poi adoro spaccare le cose in due" concluse Suigetsu mostrando i denti aguzzi.
"Con quello?" Chiese Sai, alzando un sopracciglio mentre lo sguardo si era spostato più giù. La sua mente restava lucida e attenta perché voleva cercare di memorizzare tutto nei minimi dettagli, voleva capire.
"Dimentichi che posso potenziare i muscoli con l'acqua" ghignò l'altro mentre dai pantaloni si andava notando una certa sporgenza.