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Autore: heijuss    11/03/2012    9 recensioni
Sono felice e anche tanto perché la vita mi ha dato la cosa più preziosa: Niall. Sono felice perché il nostro amore supererà tutto, anche la distanza, e io non faccio altro che aspettare il momento in cui i miei occhi incontreranno i suoi di nuovo e le mie labbra potranno assaporare ancora le sue.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il 24 Aprile, il giorno del mio compleanno, il giorno in cui finalmente sarei diventata maggiorenne. La festa passò molto in fretta, tra sorrisi, lacrime e balli scatenati. Era arrivato il momento dei regali e io non vedevo l’ora! Ricevetti molti bracciali, collane, soldi e tante altre cose. Mancava solo un regalo da aprire. Era un regalo a cui avevano partecipato tutti i miei parenti. Ammetto di aver fantasticato per mesi su quel regalo, aspettandomi una cosa grandissima, e rimasi leggermente delusa quando mi misero in mano una misera busta rigonfia. Non avrei mai immaginato quello che c’era dentro.
Apro la busta e accidentalmente con le mie, ormai giornaliere, figure di merda, cadono tutti i fogli sul tavolo.
NON. POSSO. CREDERCI.
Presi in mano il primo foglio. Erano biglietti aerei per due persone, con destinazione Londra e partenza prevista per il giorno successivo.
Era tutto così assurdo! Era il mio sogno quello di andare a Londra, poter andare in quella città ed esplorarla tutta fino a trovare i miei idoli, i One Direction. Ma il regalo non era finito lì, anche se per me bastavano quei biglietti aerei. Presi il secondo foglio in mano.
In quel momento credo dovessi avere una faccia sconvolta, con la mascella che arrivava fino al tavolo. Quelli che tenevo tra le mie mani erano due biglietti per il concerto di Justin Bieber del 27 Aprile, con tre pass per il backstage! In quel momento avevo le lacrime agli occhi.
-Oddio, era il miglior regalo che potessi ricevere!- esclamai commossa.
-Guarda ancora un po’, c’è altro!- disse mio padre facendomi l’occhiolino.
Guardai di nuovo sul tavolo. C’erano due biglietti. Uno era una prenotazione in un albergo di lusso al centro di Londra per due persone, l’altro era un biglietto da parte di mio padre che recitai a voce alta:
 
Allora, ti aspettavi tutto questo? Scommetto di no! Per trovare il tutto sono letteralmente uscito fuori di testa! Come avrai notato, ho prenotato per due persone. Bene, puoi portare un’amica con te. Sottolineo: AMICA. Non pensare neanche di portarti un ragazzo o anche tu rimani qui. Buon compleanno principessa,
il tuo papà.

 
Ci fu una risata generale e il mio migliore amico aveva il broncio.
-Beh, Simone, mi dispiace, ma non potrai venire con me.- dissi sorridendogli.
-Devo ringraziare tuo padre, o mi sarei sorbito tre ore di Justin Bieber! Non sia mai.- mi prese in giro lui.
-Smettila! Oh, Mariachiara, prepara le valigie. Domani si parte per Londra!-
Lei mi guardò con gli occhi spalancati, stava per svenire.
-Oddio Alex, tu mi stai dicendo che devo venire con te?- chiese ancora sotto shock.
-Sì, assolutamente! In fondo era il nostro sogno andare a Londra insieme! E poi siamo entrambe fan di Justin.- le feci l’occhiolino.
Scoppiò a piangere, e io insieme a lei, ci abbracciammo. La festa finì poco dopo.
Tornata a casa andai subito a letto, non riuscendo a chiudere occhio pensando che l’indomani avrei realizzato uno dei miei più grandi sogni, o forse tutti.
 
 
Eravamo arrivate da poco in hotel. Il volo era stato piacevole, avevamo passato tutto il tempo a cantare le canzoni di Bieber e dei One Direction. Ammetto che le persone dopo un po’ hanno cominciato ad odiarci, ma chi se ne frega? In quel momento eravamo troppo felici per pensare a quelle persone.
La prima cosa che facemmo fu un’intera giornata di shopping sfrenato, tipico delle ragazze. Comprammo dei vestitini da mettere al concerto e poi il giorno successivo lo dedicammo alla ricerca della “casa dei One Direction”. Inutile dire che abbiamo fatto fiasco.
Sulla strada del ritorno poi incontrammo Caroline Flack. Ammetto di aver fantasticato per un momento, o forse più di un momento, di ucciderla all’istante. Quanto la odiavo! Ma l’importante era che ora non avesse più niente a che fare con i One Direction, e che stesse lontana da loro il più possibile.
 
 
27 Aprile 2012.
Avrei ricordato quel giorno per sempre.
Il concerto sarebbe iniziato alle 21 e noi eravamo già pronte cinque ore prima, vestite, truccate e agitate più che mai! Decidemmo di andare subito all’arena per prendere i posti migliori.
C’era già un casino di gente, fan impazzite e anche dei ragazzi. Facemmo amicizia con delle ragazze e il tempo passò davvero in fretta.
Ecco era cominciato. Lui era lì sul palco, stupendo come sempre, e io e Mariachiara cominciammo ad urlare come pazze e cantare con lui le canzoni a squarciagola.
Ad un certo punto, in preda alla più totale follia, presi le mani del ragazzo biondo che avevo accanto e lo costrinsi a ballare con me un ballo idiota, mentre entrambi cantavamo come pazzi “Baby”.
Finita la canzone mi sentii tirata per un braccio. Mariachiara mi stava chiamando.
-Ma sei pazza?- mi chiese ridendo.
-Sì! Tanto non lo vedrò mai più! E poi con questo buio non ho visto neanche il suo viso! Posso permettermi di fare tutte le figure di merda che voglio.- e feci un enorme sorriso.
 
Era finito. Il concerto era ormai finito. Justin era tornato dentro al backstage aspettando le cinque persone fortunate che avevano il pass. Io e Mariachiara eravamo due di quelle cinque persone! Non credevo che di lì a poco finalmente dopo tre ani, avrei potuto abbracciarlo.
Si accesero di colpo le luci.
-Mi sa che ora potrai vedere il viso del biondino.- mi disse Mariachiara.
Toccai la spalla del ragazzo.
-Ehi, volevo scusarmi se prima ho fatto la paz..- mi bloccai vedendo il suo volto.
Oh.
Porca.
Puttana.
Niall Horan era davanti a me e mi fissava sorridente. -Tranquilla! Mi hai fatto divertire moltissimo, grazie.- mi sorrise.
Non riuscivo a parlare, mi si era seccata la gola. Tutto quello che riuscii a fare fu spostare lo sguardo su Mariachiara che era sconvolta quanto ne. Ci prendemmo per mano.
-Cazzo, ma tu sei Niall Horan!- Mariachiara e la sua finezza.
-Shh! Non urlare così!- si guardò intorno lui.
-Credi che non ti riconosceranno in questo posto pieno di ragazzine? Ma, oddio! Non ci posso credere che tu sia davanti a me! Uno dei miei idoli mi sta parlando.- ormai deliravo.
-Siete Directioners? Oddio, che bello!- sorrise di nuovo mandandomi in tilt il cervello.
-Avevi dubbi Horan?- chiesi sorridendo.
-Un po’ ahah! Strano che non avete dato di matto! Di solito voi fan inglesi urlate sempre.-
-Numero uno: siamo italiane. Numero due: facci metabolizzare la cosa e poi vedremo dopo se non diamo di matto.-
-Italiane! Io amo le italiane! Siete le fans più dolci del mondo.- disse Niall con occhi lucidi.
Quello fu troppo. Dopo quella frase cominciai davvero a dare di matto!
-Oddio, Alex, calma. Niall Horan ha appena detto che noi fans italiane siamo le più dolci del mondo. Mariachiara, aiuto. Credo di stare per svenire.- ormai ero del tutto fuori di testa.
-E lo dici a me? Sono combinata peggio di te, figurati.- anche lei ormai completamente andata.
-Ehi ragazze. Non moritemi qui! Su, dai vi accompagno fuori.-
-Caro Horan, continua così e moriremo presto! E comunque, scusaci, ma noi dobbiamo rimanere. Abbiamo i pass per il backstage.-
-Oddio che fortuna! Io non ne ho trovati, erano finiti tutti e cinque! Salutate Justin da parte mia e ditegli che lo adoro.- ci disse.
In quel momento mi venne in mente che io avevo tre pass, e di uno non sapevo che farmene. Li presi dalla borsa e glieli sventolai sotto al naso.
-Caro Horan, tu verrai con noi.- dissi con un sorriso.
-Coosa?! Oddio, vedrò Justin Bieber!- sembrava un bambino che riceveva un giocattolo che tanto desiderava.
-Niall, calmati!- disse Mariachiara ridendo.
-Susu, andiamo nel backstage o Justin se ne andrà.- dissi.
Detto questo entrammo dietro le quinte.
Fu un’esperienza indimenticabile. Foto, autografi, risate, lacrime. Tante emozioni in un sol momento. Ogni tanto guardavo verso Niall e lo sorprendevo a fissarmi, e io puntualmente arrossivo. Avevo sempre avuto un debole per lui, anzi più che debole, ne ero proprio innamorata. Avevo tappezzato la mia stanza di sue foto, nostre foto “insieme”. Photoshop faceva davvero miracoli! E ora era qui vicino a me, dove avrei potuto abbracciarlo, baciarlo, avere un autografo e finalmente una foto reale da appendere in camera. I miei genitori, senza saperlo, avevano realizzato tre dei miei più grandi desideri.
Quando finì tutto, Niall volle a tutti i costi accompagnarci in hotel, si sentiva in debito con noi. Durante il tragitto parlammo molto e ci conoscemmo meglio. Quando infine arrivammo di fronte all’hotel, ci disse che avrebbe voluto rivederci e ci baciò entrambe in guancia.
Inutile dire che quella notte non chiusi occhio.
 
 
-Ma quanto cavolo mangi Niall?- chiesi ridendo.
-Come se non lo sapessi che amo mangiare!-
-Un conto è leggerlo, un conto è vederlo con i miei occhi!- sorrisi.
Quella mattina Niall si era presentato in hotel con tutti i membri dei One Direction, facendo quasi morire d’infarto Mariachiara. Era innamorata di Zayn, lo aveva sempre amato. Il suo sogno era quello di poterlo vedere, e trovarselo di fronte all’improvviso l’aveva fatta rimanere quasi secca. Andare a fare colazione con i One Direction non era cosa di tutti i giorni. Avevo proposto di andare da Starbucks e così ci dirigemmo lì.
Stavo parlando con Harry, quando Niall, che era seduto accanto a me che mangiava una torta, mi sporca la punta del naso con la panna.
-Niall! Vuoi la guerra?-
Prendo un pezzetto di torta in mano e gli sporco la guancia. Tutti ci guardavano ridendo, sembravamo tanti bambini!
-Ma.. non puoi sprecare la torta così! Ora come faccio a mangiarla?- disse con la faccia da cane bastonato.
-Ma sempre a mangiare pensi?- alzo gli occhi al cielo. -La mangerò io.-
Mi stupisco anche io della mia sfrontatezza, e Mariachiara mi da un calcio da sotto il tavolo, ma non ci faccio caso.
Mi avvicino piano alla guancia di Niall, dandogli il tempo di ritrarsi se non avesse voluto, ma lui non si mosse. Poggiai le labbra sulla sua guancia e lentamente mangiai la torta che lo sporcava.
Quando ebbi finito notai che Niall era diventato rosso come un peperone e per tutto il resto della colazione non toccò cibo.
Ci stavamo dirigendo verso l’uscita quando sento trascinarmi per il braccio. Era Mariachiara.
-Ma sei pazza?-
-Oddio, non posso credere di averlo fatto. Sai quanto ho sognato di baciare la sua guancia?- ribatto.
-Tecnicamente non l’hai baciato. L’hai quasi fatto morire! Gli piaci secondo me.-
-Interrompo qualcosa?- ci raggiunge Zayn. -Comunque Alex, mi hai quasi fatto morire Niall! Gli devi piacere tanto, sennò ti avrebbe fermata.-
-La smettete tutti e due? Non posso piacere a Niall, non illudetemi.- ribatto infastidita.
-Senti Alex, finiscila. Sennò ti picchio qui davanti a tutti.- sempre la solita Mariachiara.
-Guarda che piaci sul serio a Niall, Alex. È evidente! Hai visto com’era rosso dopo?- dice Zayn.
-Ma ci conosciamo da neanche un giorno!- esclamo.
-Colpo di fulmine, mia cara. E con voi due belle ragazze non c’è da meravigliarsi che sia successo.- dice Zayn guardando di sottecchi Mariachiara.
Mi ero accorta del modo in cui lui la guardava. Le piaceva davvero, e anche tanto. Ero così felice per la mia migliore amica!
-Certo, certo.. Zayn posso parlarti un attimo in privato?- gli domando.
-Sì, certo.-
Lo trascino in un angolo, mentre Mariachiara raggiungeva gli altri ragazzi.
-Tu sai che io so che sei cotto della mia migliore amica, vero?- gli dico diretta.
-Io.. Io non sono cotto di Mariachiara.- arrossisce.
-Certo Malik, vallo a raccontare a qualcun altro. Ho visto come la guardi, non le hai staccato gli occhi di dosso neanche un secondo.-
-Si è notato così tanto? Cavolo, mi piace davvero.- sospira.
-No, l’ho notato solo io perché so quanto tu piaci a lei. Perciò stai attento a quel che fai, perché se fai soffrire la mia amica, non mi importerà un fico secco che tu sia Zayn Malik, ti torturerò a vita.- dico minacciosa.
-Io le piaccio? E comunque, non potrei mai farle del male. Non sono quel tipo di ragazzo.- mi rassicura.
-Scusa Zayn, a chi non piaceresti?- gli faccio notare. -E per inciso, so che non sei quel tipo di ragazzo. È solo che mi sono sentita in dovere di dirti quelle cose per la mia migliore amica.-
-Capisco, tranquilla.- mi sorride. -Ora andiamo, prima che Niall si ingelosisca.- ridacchia.
-Cavolo Malik, finiscila!-
Raggiungiamo i ragazzi e Mariachiara mi guarda interrogativa e io le faccio un semplice occhiolino. Capisce tutto al volo e subito la vedo arrossire.
-Su ragazzi, dove andiamo ora?- chiede Harry.
-Al parco!- esclamo io. -Voglio fare un giro sulla ruota panoramica!-
-E parco sia!-

 
 
Io e Niall eravamo in fila per fare il biglietto per salire sulla ruota panoramica. Gli altri avevano deciso di non venire così eravamo solo io e lui. Quando ci sedemmo ai nostri posti notai che Niall era un po’ nervoso.
-Ehi stai bene?- chiesi preoccupata.
Lui semplicemente mi fissa e i suoi occhi pieni di panico mi fanno capire tutto.
-Non mi dire che soffri di vertigini?! 
Proprio tu che sfidi sempre la gravità?- lo prendo in giro.
-Sì, ma non sono mai a queste altezze.- dice terrorizzato.
Il suo respiro comincia a farsi sempre più affannato, cominciava ad avere difficoltà.
-Niall, calmati. Ci sono io qua con te.- gli dico prendendogli il viso tra le mani. -Cavolo, se soffri di vertigini perché sei voluto salire?- lo rimprovero.
-Volevo accompagnarti.-
Il suo respiro cominciava a farsi sempre più regolare. Dovevo solo distrarlo e non fargli pensare all’altezza sotto di noi.
-Sei stato proprio carino.- sorrido.
-Io.. Io.. Ecco, sei molto carina, sai?- arrossisce.
-Se vuoi che io muoia, dillo subito no? E tu sei carino quando arrossisci.-
-Se ti baciassi ora, moriresti?- ridacchia.
-Mhh. Forse.-
Sento le sue mani sul mio viso, lo trascinano verso il suo. Il mio cuore comincia a battere fortissimo, la mia mente non riesce più a pensare a niente, se non ai suoi fantastici occhi azzurri così vicini ai miei. Le nostre labbra si sfiorano, prima timidamente, poi con passione. Nessuno dei due intenzionato a interrompere quel meraviglioso contatto. La cosa andò avanti per tutto il giro della ruota panoramica, sembravamo assetati l’uno dell’altra.
Una volta scesi lui mi prese per mano e quando Mariachiara ci raggiunse mi abbracciò e accanto a lei Zayn fece un piccolo applauso. Avevano visto tutto.
-Ehi! Non fateci sentire in imbarazzo.- dice Niall mettendomi un braccio intorno alle spalle.
Mariachiara torna accanto a Zayn e lei le prende la mano. A quanto pare io e Niall non eravamo i soli ad esserci dati da fare.
 
 
I giorni passavano e la partenza si avvicinava. Io e Niall trascorrevamo molto tempo insieme, eravamo inseparabili. Ci dicevamo sempre cose dolci e non ci stancavamo mai l’uno dell’altra. Anche tra Mariachiara e Zayn le cose andavano a gonfie vele.
Era l’ultima sera a Londra, l’ultima giorno in cui sarei potuta stare tra le braccia di Niall. Il nostro aereo sarebbe partito alle 20 e mi avrebbe portata via da lui.
Eravamo in un parco seduti sull’erba abbracciati guardando il sole che lentamente tramontava avvicinando sempre più il momento del nostro addio.
-You know I’ll be your life, your voice, your reason to be, my love, my hearth is breathing for this, moments in time.- comincio a cantare.
Lui fissa i suoi occhi nei miei, sono così tristi. Non sopporto di vederlo così triste, non per colpa mia.
-I’ll find the word to say, before you leave me today.- finisce lui.
Una lacrima solca il mio viso. Non voglio lasciarlo, non ora che finalmente l’ho trovato.
-Verrò a trovarti presto, Alex. Questo non è un addio, promesso. Ci sentiremo tutti i giorni, ti penserò ogni secondo della mia giornata e aspetterò con ansia il momento in cui ti riavrò tra le mie braccia.- dice catturando sul dito la mia lacrima.
-Oh, Niall, non voglio partire. Voglio stare qui con te!-
-Ti amo, Alex. So che è presto dirlo, ma in questo momento è quello che provo.-
-Ti amo anche io Niall, da più tempo di quanto tu possa immaginare.- e lo bacio.
Ed è con queste parole, con questo ultimo bacio che mi alzo e mi allontano da lui con una tristezza infinita nel cuore.
 
 
 
Siamo di nuovo a casa, in Italia. Il viaggio era stato silenziosissimo, sia io che Mariachiara non avevamo forza di parlare.
I miei subito mi chiesero come avevamo passato quella settimana e io raccontai loro tutto, senza tralasciare niente. Poi quando finalmente andai in camera mia, aprii il computer e caricai tutte le foto fatte in quella settimana. Erano tantissime!
Lì c’erano tutti i ricordi della settimana più bella della mia vita. Tutte le cazzate fatte con quei cinque ragazzi, le foto dolci tra Mariachiara e Zayn, foto di me e Niall che ci baciamo, abbracciati. Tutti ricordi a cui mi sarei aggrappata fin quando lui non sarebbe stato di nuovo tra le mie braccia.
Stampai quelle più belle, quelle più simpatiche e le attaccai sui muri della mia camera.
 
 
I mesi passavano, io e Niall eravamo sempre più innamorati. Ci sentivamo ogni giorno, a tutte le ore. Era un pensiero fisso nella mia mente. Le fan avevano saputo della nostra relazione e con mia grande sorpresa non venni insultata. In fondo anche se uscivo con uno dei One Direction ero pur sempre una loro grande fan e noi Directioners siamo una grande famiglia.
Sono felice e anche tanto perché la vita mia vita dato la cosa più preziosa: Niall. Sono felice perché il nostro amore supererà tutto, anche la distanza, e io non faccio altro che aspettare il momento in cui i miei occhi incontreranno i suoi di nuovo e le mie labbra potranno assaporare ancora le sue.





Spazio autrice:
Saaalve ragazze, questa è la mia seconda One-shot. In confronto alla prima questa fa proprio schifo, non mi piace, assolutamente, ma mi hanno costretta a pubblicarla, perciò eccola qui. <3 Come vedete il protagonista è Niall. Molte volte è poco considerato, ma secondo me, e soprattutto per me, lui è fondamentale.:')
Spero vi piaccia, e fatemelo sapere tramite qualche recensione!
Ringrazio alle 172 persone che hanno letto la mia prima storia, e a Natali che ha recensito! Spero che possa piacerti anche questa storia. <3
   
 
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