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Autore: telesette    11/03/2012    2 recensioni
James Sirius Potter si grattò la nuca con imbarazzo. Secondo zio Ron, Rose aveva preso dalla madre l'intelligenza... e anche il suo dolce caratterino. Come Hermione infatti, anche Rose non tollerava assolutamente la mancanza di tatto né l'indifferenza alle normali regole della buona educazione ( motivo per cui invece James era bravissimo a farla arrabbiare di brutto ). Dal momento che papà Harry gli aveva detto e ripetuto più volte che è inutile provare a discutere con le ragazze, il giovane scavezzacollo si limitò ad annuire e a chinare semplicemente la testa a mo' di scusa. Tuttavia questo non fu certo sufficiente a risparmiargli la severa ramanzina di Rose.
Questa fanfiction partecipa al contest
"Perché anche loro meritano una storia! New Generation Contest"
indetto da: Shedir Efp su facebook
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Perché anche loro meritano una storia! New Generation Contest"

indetto da: Shedir Efp su facebook

Ti va una cioccorana?

Quel pomeriggio Rose si rese conto di aver fatto fin troppo tardi e, dal momento che non disponeva del Giratempo di sua madre, purtroppo dovette rassegnarsi a modificare il suo piano di studi. Mentre attraversava il cortile, con le braccia cariche di libri, si lasciò sfuggire sottovoce l'imprecazione preferita da suo padre... Un bel paio di mutandoni di Merlino le avrebbero fatto davvero comodo in effetti, per trasportare comodamente tutta quella pila di volumi del Terzo Anno, ma per sua sfortuna la taglia della custodia porta-tutto era extra small.
Dal momento che doveva ripassare almeno cinque materie prima di cena, l'unica cosa sensata da fare era di scegliersi un tranquillo angolino all'ombra di un albero e meditare sul dolce peso della cultura.

- Fammi indovinare - esclamò una voce sarcastica alle sue spalle. - Trituramentologìa Applicata... Ho indovinato?
- Sbagliato - ribatté Rose, voltando il capo seccata. - Ma se ti occorre un ripasso in comportamentologìa, ti suggerisco di studiarla per bene!
- Accidenti, come sei permalosa!
- E tu sei sempre il solito maleducato, James - sottolineò lei, chiudendo il libro con stizza. - Ti pare bello sbucare così alle spalle delle persone?

James Sirius Potter si grattò la nuca con imbarazzo. Secondo zio Ron, Rose aveva preso dalla madre l'intelligenza... e anche il suo dolce caratterino. Come Hermione infatti, anche Rose non tollerava assolutamente la mancanza di tatto né l'indifferenza alle normali regole della buona educazione ( motivo per cui invece James era bravissimo a farla arrabbiare di brutto ). Dal momento che papà Harry gli aveva detto e ripetuto più volte che è inutile provare a discutere con le ragazze, il giovane scavezzacollo si limitò ad annuire e a chinare semplicemente la testa a mo' di scusa. Tuttavia questo non fu certo sufficiente a risparmiargli la severa ramanzina di Rose.

- Secondo me - proseguì lei, agitando l'indice davanti a sé con fare da maestrina. - Perfino la capra di Aberforth saprebbe comportarsi in modo più civile ed educato! Passi che non dici nemmeno "scusa" né "buongiorno" ma, se non fossimo a scuola, ti assicuro che non esiterei un istante a sberlottarti come si deve; e non a passarci tranquillamente sopra, come fa sempre zia Ginny, non ci sperare; ti insegnerei anzitutto cosa significa la parola "rispetto" e...
- Va bene, va bene - la interruppe James, sollevando le mani in segno di resa. - Chiedo scusa, chiedo scusissima anzi, va bene così?
- ... E a non interrompere, quando qualcuno ti parla - proseguì Rose implacabile, stringendo gli occhi.

James si passò la mano sulla fronte rassegnato. Subito cominciò a frugare nelle tasche, in cerca di qualche espediente per farla tacere, e d'un tratto si ricordò della riserva di dolciumi che aveva saccheggiato alcuni minuti prima.

- Ti va una cioccorana? - domandò speranzoso, porgendole la gracidante leccornia.
- Non prendermi in giro - rispose lei, incrociando le braccia.
- Dai Rose, ti supplico - tagliò corto James. - Non puoi tormentarmi così, ti ho detto che mi dispiace!

Rose inarcò il sopracciglio, indecisa se lasciar perdere o meno. Alla fine però, proprio come era solita fare sua madre anni prima in certe situazioni, non poté fare a meno di abbozzare un mezzo sorriso.

- D'accordo - concluse. - Per questa volta ti perdono!
- Uff - sospirò James sollevato. - Sia ringraziato Merl... Volevo dire: "ti ringrazio molto", prometto che mi comporterò meglio!
- Sì, certo - fece lei ironica, accettando la cioccorana dalle sue mani. - Come se non ti conoscessi...

In quella però, la cioccorana esplose in un lampo accecante. Sia Rose che James alzarono lo sguardo e videro il giovane Scorpius Malfoy con la bacchetta sollevata e lo sguardo pieno di sufficienza.

- E poi il maleducato ero io - osservò James con una smorfia.
- Scorpius, ti sembrano scherzi da fare?

Per tutta risposta, il piccolo Serpeverde si limitò a riporre la bacchetta sotto la tunica e ad avvicinarsi, col suo solito modo di fare superbo e arrogante.

- Lo sapete che è proibito mangiare dolci nel cortile della scuola - esclamò con voce tagliente.
- Ah sì, e da quando? - ribatté James divertito.
- Da quando qualcuno si diverte a seminare in giro le scatole vuote, Potter!
- Senti, senti... Non per giudicare, per carità, ma ti diverti proprio male!

Scorpius raccolse quella battuta come l'ennesima provocazione, accostando il volto a un palmo da quello di James e stringendo gli occhi con rabbia, ma si trattenne ugualmente per quanto gli era possibile.

- Molto divertente, Potter - mormorò. - Chissà come te la cavi a masticare le cioccorane senza denti...
- Non lo so, non ho mai provato - ribatté l'altro calmissimo. - Ma non dev'essere più difficile del leccare i piedi al Prefetto di turno!
- Smettetela, voi due - intervenne Rose. - Scorpius, a meno che la vista non ti faccia difetto, qui non c'è proprio traccia di scatole vuote; potresti usare un po' il cervello qualche volta, prima di agire senza riflettere!

Scorpius si morse il labbro inferiore con stizza, tuttavia si limitò a far passare lo sguardo da Rose a James.

- Massì - esclamò. - Non ne vale neanche la pena!
- Che strano - rintuzzò James. - Avrei detto esattamente la stessa cosa!

Ignorando la sua risposta, Scorpius passò accanto a Rose, scoccandole appena un'occhiata, e scomparve oltre l'arcata del portico. Non appena si fu allontanato, Rose mosse a James l'ennesimo rimprovero.

- C'era bisogno di rispondergli a quel modo?
- Perché, cosa ho detto - replicò James, sulla difensiva. - Ho solo fatto una semplice constatazione, tutto qui... A proposito, ne ho un'altra!

Così dicendo, tirò fuori di tasca una seconda cioccorana e gliela porse con un sorriso.

- Avresti potuto offrirgliene una, invece di fare lo sciocco - osservò la ragazza.
- Rose... - fece James, lanciando in aria la cioccorana e agguantandola al volo. - Secondo te, da quale armadietto provengono queste?

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori
 

   
 
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