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Autore: _Havoc_    11/03/2012    2 recensioni
7 giorni per innamorarsi.
2 diari per sfogarsi.
7 giorni per riprendersi.
2 diari per non arrendersi.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caro Robert,


Oggi abbiamo dovuto cambiare hotel per andare nella città in cui terremo il nostro prossimo concerto e stamani, per accertarsi che fossi sveglio e che avessi già preparato le valigie, Amber e Freddie sono venuti a svegliarmi, INSIEME. Nell’immediato sono sceso, fingendomi felice, e dopo essere stato assalito da un gruppo di giornalisti e palpeggiato da non so quante giapponesine che urlavano cose a me incomprensibili, sono salito in macchina e, solo una volta partiti mi sono reso conto che ERO SULL’AUTO SBAGLIATA! Con me c’erano Liz, Roger e Brian ma nessuna traccia degli altri due.
«Dove sono Amber e Freddie?» ho chiesto con aria vaga. Sono un pessimo attore, ma speravo di essere stato convincente.
«Questa macchina è già abbastanza piccola per noi quattro, ti pare?» ha risposto Brian molto irritato.
«Già,» ha confermato Roger. «ho i capelli di Brian in faccia, tu sei seduto praticamente in collo a me, ho i tacchi di Liz negli stinchi perché non può stare seduta come le persone normali altrimenti la vedono... e pensare che gli altri due stronzi hanno una macchina tutta per loro.» c’è stato un momento di silenzio in cui suppongo Roger stesse pensando, poi ha continuato «Qualcuno non poteva salire sull’altra auto?»
-Già, perché?- ho pensato.
«L’altra era più lontana!» ha spigato il ricciolo, nel pallido tentativo di dare una motivazione alla sua presenza in quell’abitacolo.
Il viaggio è durato un secolo (in realtà meno di una quarantina di minuti) e l’autista guidava talmente piano che abbiamo perso di vista gli altri. Poco prima di arrivare a destinazione Liz è scesa in un vicolo deserto, dove Amber la stava aspettando. Credo di averla salutata con un sorriso da ebete. Non capendo il perché di quella sosta, una volta ripartiti ho domandato:
«Come mai le abbiamo mollate lì?» ho parlato con un tono un po' più preoccupato e non mi sono curato di nasconderlo.
«Perché siamo tutti più o meno fidanzati, tu sei pure sposato! Non hai notato che era già in macchina quando siamo saliti e che è stata per tutto il tragitto nascosta?» ha chiarito Roger.
«No....sono salito per ultimo....» ho cercato di giustificarmi.
Dopo un quarto d’ora finalmente siamo arrivati in camera. Mentre aspettavamo Amber e Liz per decidere cosa fare, nel silenzio abbiamo sentito qualcuno parlare in inglese ma con un forte accento straniero:
«Più veloci o vi vedranno! O su, più impegno con quelle valigie ragazze, sembrate pezzi di legno!»
Quella frase ha scatenato ilarità in tutta la stanza ma non quanto la risposta:
«Ha detto legno perché non sa dire la R di merda!» ha replicato Amber rivolta all’amica in condizione normalmente comatose. «Invece di urlare per i corridoi e attirare l’attenzione di tutti i clienti non potrebbe aiutarci?» ha risposto molto risentita.
«Siamo arrivati, questa è la stanza dove si trovano i signori. Buon soggiorno nel nostro hotel e non esitate a contattarci in caso di necessità. Arrivederci signorine.»
«Seh seh, fa che non ti veda in giro.....» l’ha minacciato l’altra.
Le due hanno bussato alla porta, ora Freddie sta andando ad aprire, ancora con le lacrime agli occhi.
Ti aggiorno dopo,
John.



~



Caro Diario,
oggi ho combinato un altro dei miei danni. Devi sapere che dopo il concerto, che poi vista l’ora in pratica era ieri, dato che mi reputo una persona piuttosto igienica, mi sono lavato i capelli. E fino a qui niente di strano. La prima cosa strana si è verificata quando Amber e Lizzie mi hanno chiesto il permesso per assistere all’evento (voglio dire, siamo turisti inglesi in Giappone, non sono turiste giapponesi in Inghilterra), permesso che ovviamente io ho negato con la scusa che mi sarei fatto la doccia, un po’ perché non mi va che la gente mi veda mentre mi lavo i capelli, atto che considero al pari di un rito sacro, un po’ perché Liz ultimamente mi fa un effetto strano.
Insomma mi sono lavato i capelli e fino a qui tutto a posto, il dramma si è consumato un paio di ore fa quando mi sono svegliato e sono andato in bagno per lavarmi prima della partenza... avevo intasato il lavandino e in pratica è esploso il tubo e ha allagato mezza stanza.
Ovviamente non mi è mancato niente. Roger e Freddie tireranno fuori questa storia anche il giorno del mio funerale probabilmente, John sembrava troppo preso a pensare ad altro (poveraccio, anche lui ha le sue grane) quindi si è limitato a un breve sfottò. Amber mi ha detto:
«Sai, una volta è successo anche a me... dovresti usare la retina da mettere nel lavandino!»
-Sì, e magari anche la tua piastra...- ho pensato, poi ho risposto.
«Ho capito, ma non c’era!» ho esclamato e lei mi ha mostrato quella che si è portata da casa.
Lizzie mi ha fatto una mezza scenata dicendo che le avevo mentito e che non mi ero fatto la doccia, che ero stato cattivo e cose del genere. La sua pazzia mi sconvolge ogni giorno di più.
Dio salvi la regina... e se gli avanza tempo anche me.
B.

   
 
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