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Autore: Screec_94_    11/03/2012    4 recensioni
Questo era un giorno importante, sarebbero stati messi alla prova in un modo in cui non erano mai stati messi prima.
-Sei sicura che sia pronta?- le chiese l'agente anziano, preoccupato.
-Tony, ne abbiamo già parlato...- disse lei continuando a preparare la colazione- Cosa ne dici di andare a svegliarla invece di continuare a preoccuparti?- lei rispose accarezzando la guancia al marito.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due bambini o tre? N.A. Non so bene da dove è nata questa one-shot, forse dalla maratona di NCIS che ho fatto ieri sera, o dalla poca voglia di studiare, fatto sta che staattina l'ho dovuta scrivere per togliermela dalla testa. E' ambientata in un futuro non ben determinato, diciamo più o meno tra 7 anni. E' passato molto da quando ho smesso di scrivere su questo fandom, quindi sono un po' insicura su questa storia, spero che vi piaccia comunque.
Non ho fatto in tempo a farla betare da nessuno, quindi tutti gli errori sono miei.
Beh, vi ho annoiato anche troppo, vi lascio alla storia.
A presto, Silvia.

Due bambini o tre?

Questo era un giorno importante, sarebbero stati messi alla prova in un modo in cui non erano mai stati messi prima.

-Sei sicura che sia pronta?- le chiese l'agente anziano, preoccupato.

-Tony, ne abbiamo già parlato...- disse lei continuando a preparare la colazione- Cosa ne dici di andare a svegliarla invece di continuare a preoccuparti?- lei rispose accarezzando la guancia al marito.

-Va bene,- rispose- ma prima voglio un bacio dalla mia bellissima moglie- disse sorridendo.

-Certe volte sei più bambino di loro.- rispose ridendo prima di baciarlo.- E ora vai a svegliare la nostra bambina, non vorrai farla arrivare in ritardo al suo primo giorno di scuola.- disse spingendolo verso le scale.

Prima che lui potesse salire anche solo un gradino, una piccola furia di sei anni con i capelli mossi e scuri, scese di corsa le scale arrivando tra le braccia di suo padre.

-Papà papà papà! Oggi vado a scuola! Non sei ancora pronto?Dai, manca poco!- disse facendosi prendere in braccio dal padre, che la sollevò in aria.

-Sei emozionata piccola, eh?-.

-Si papà!-.

-Allora facciamo una cosa, vai a mangiare la colazione e poi andiamo a toglierci questo pigiama, così possiamo uscire. Ti voglio dire un segreto, oggi la mamma ha preparato le frittelle!-.

-Davvero?- chiese lei, con gli occhi che le brillavano.

-Si, davvero,- rispose Ziva- ma non so se te le meriti, non mi hai neanche dato un bacio- ripose scherzando, rivolta alla piccola DiNozzo.

La bambina subito lasciò le braccia dl padre per abbracciare la madre all'altezza della vita e stamparle un umido bacio sulla guancia, quando lei si abbassò alla sua altezza.

-Ciao mamma.- le disse la bambina sorridendo.

-Ciao Beth, hai dormito bene?-.

-Si mamma! Oggi vado a scuola!-.

-Lo so tesoro!- disse accarezzandole i capelli.


Era passata un'ora e si trovavano davanti alla scuola elementare. La bambina teneva per mano il suo papà, un po' intimorita dalla grandezza dell'edificio e da tutta la gente presente. Quando la campanella suonò la bambina guardò i suoi genitori.

-Beh, è ora di andare piccola!- disse Tony, passandole una mano tra i capelli.

-Sii buona e divertiti, va bene piccola?- le disse Ziva, abbracciandola.

-Ok! Vi voglio bene!- disse la bambina salutando con la mano i genitori, mentre le maestre aspettavano all'ingresso che tutti i nuovi alunni entrassero.

-La nostra bambina è cresciuta...- disse l'uomo.

-Era inevitabile Tony, non poteva rimanere la nostra piccolina per sempre.- rispose lei.

-Tra un po' andrà al college, si sposerà, avrà dei figli e...- venne bloccato dalla moglie.

-Tesoro, non starai un po' esagerando? Ha solo sei anni, non sta andando via di casa domani- rise.

-Aspetta che questo campione nel passeggino entri a scuola e ne riparleremo.- disse scompigliando i pochi capelli sulla testa del bambino di appena cinque mesi.

-Va bene, ne riparleremo, ma per ora godiamoci il momento, al futuro penseremo dopo, ora siamo noi e i nostri due bellissimi bambini.- disse baciandolo.

-Loro magari cresceranno e se ne andranno,-disse guardandola negli occhi- ma io non ti lascerò mai- aggiunse con una vocina da bambino.

-Certe volte mi sembra di avere tre figli e non due- rispose la donna ridendo.

   
 
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