NOTE: questa poesia è in realtà formata da 2 poesie unite insieme (una è quella in corsivo, l’altra è quella scritta con caratteri diversi)... le ho scritte entrambe l’anno scorso, per un progetto di classe, quando mi ero innamorata di un batterista ^///^...siccome tutti i miei compagni (e la prof) mi dissero che facevano venire i brividi (in senso positivo naturalmente), ho pensato di pubblicarle anche qui... cercate di non linciarmi se non è il massimo....-___-
No more again
Tu ed io, il batterista e la scrittrice,
una grande stanza oscura.
Tu ed io, il batterista e la poetessa,
nessun rumore, tranne il suono,
tranne il battito di quelle bacchette
o forse, è il battito del mio cuore
che risuona tra queste mura.
Ho scritto il tuo nome
con della pioggia sulla finestra,
con le mie dita sulla sabbia,
con dell’inchiostro nero sulla carta,
con la neve scura sul mare,
con le mie labbra su un cuscino,
con dello smalto sui muri,
nella speranza che un domani
tu smetta di cancellarlo
ancora.
Tu ed io, il batterista ed io,
siamo soli e ci scrutiamo,
i tuoi occhi si illuminano mentre suoni
e io non so cosa fare.
Ma ho voglia di cantare.
E ho voglia di urlare.
E ho voglia di piangere.
E ho voglia di tacere.
Perché siamo soli
e non c’è nulla da dire.
E se il mondo finisse ora
e io dovessi esprimere il mio ultimo desiderio,
Ti chiederei:
Lascia che ti ascolti all’infinito...