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Autore: Strega_Mogana    12/10/2006    6 recensioni
Questa One-Shot va contro il mio pensiero, totalmente incongruente con l’idea che ho di Severus ma volevo provare... ero curiosa di sapere cosa ne veniva fuori! Una versione di Piton forse non proprio fuori dalla realtà...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: Continuo a sostenere che Severus sia INNOCENTE, buono e che lavora per SILENTEma volevo, per una volta, scrivere qualcosa di diverso. Non più la solita solfa dove Piton gioca il ruolo del buono costretto a fare il cattivo. Per una volta volevo provare a scrivere i pensieri di un Severus cattivo, crudele, un vero Mangiamorte insomma come la Rowling ha voluto dipingercelo durante le sue ultime interviste dopo l’uscita del sesto libro. Questa One-Shot va contro il mio pensiero, totalmente incongruente con l’idea che ho di Severus ma volevo provare... ero curiosa di sapere cosa ne veniva fuori!
Il titolo l’ho “rubato” da Faletti (appunto il libro Io uccido) trovo questa frase azzeccata anche per questa versione del mio Severus.
Beh... fatemi sapere... buona lettura.
Elena

***

Il cielo é limpido, il sole splende alto e caldo, intorno a me un prato fiorito, colori che esplodono nella loro vivacità, sono così forti e vivi da farmi quasi male agli occhi.
Mi chiedo perché un uomo come Lui, un essere che non fa altro che portare morte e desolazione sia sempre circondato dalla natura rigogliosa, fiori, animali e tutto quello che Madre Natura può offrire, Lui lo vuole qui, nel suo giardino, come per ricordare la vita che si é strappata del petto in anni di omicidi e orrori.
A me tutto ciò fa schifo.
Mi chiamo Severus Piton.
Ho quasi qurant’anni.
E sono un assassino.
Lo sono da molti anni ormai, non distinguo più le mie mani sotto il sangue che le macchiano.
La mia prima vittima aveva più o meno venticinque anni.
Lui un giovane Auror.
Io un giovane Mangiamorte.
Ricordo benissimo la sua espressione stupida quando si é trovato davanti un ragazzo più piccolo di lui, la sua aria superiore perché mi riteneva troppo piccolo e debole per il mio ruolo di servo dell’Oscuro Signore, i suoi modi arroganti, la sua sfida... io non ho tremato, non ho provato pietà, non ho neppure gioito di fronte alla sua morte. Ho solo puntato la bacchetta e ho pronunciato la maledizione.
Così, senza batter ciglio, senza pensare anche solo per un attimo se quello che stavo facendo fosse giusto o meno.
Non l’ho neppure torturato come si divertono a fare i miei compagni... io l’ho solo ucciso.
Perché é questo il mio compito.
Uccidere.
Senza ripensamenti, senza provare alcun sentimento di pietà per la mia vittima.
Io devo uccidere.
Sono nato per questo.
E per questo vivo.
Sono un mostro?
Può darsi... non mi importa di quello che pensa la gente.
M’importa solo del mio Padrone, del demone che ha nutrito la mia sete di sangue.
Io l’ho aiutato, gli sono sempre rimasto fedele... sempre... anche quando Silente si vantava di conoscermi meglio di chiunque altro, anche quando andavo alle riunioni dell’Ordine a reperire più informazioni possibili senza che nessuno se ne accorgesse, quando aiutavo il giovane Potter, sempre... tutto quello che ho fatto l’ho fatto solo al fine di restare fedele all’Oscuro.
Quindici anni di informazioni sono un regalo che il mio Padrone ha apprezzato con molta gioia.
Quindi anni dove ho studiato mossa dopo mossa il vecchio babbanofilo, dove ho studiato ogni mezzo in mio possesso per far tornare Lord Voldemort nel regno dei vivi.
Fin da quando ho visto Raptor ho capito che il mio Padrone era ancora vivo... e io ho fatto tutto per avvicinarmi a Lui, anche entrare in quello stupido Ordine.
Uno per uno periranno sotto le mie maledizioni, uno per uno i membri dell’Ordine moriranno davanti ai miei occhi.
Vedrò il loro sguardo vuoto, la luce che velocemente lascerà i loro occhi, le loro bocche spalancate per la sorpresa, la loro pelle ingrigire priva di calore umano.
Sarà come le altre volte, come tutte le altre mie vittime, come tutti quelli che sono periti davanti ai miei occhi.
Non sentirò dolore per quelle persone che conosco da una vita, non sentirò pietà per le loro suppliche anzi riderò, proverò gioia come quando é morto Balck, sentirò un senso di sollievo come quando é morto Silente.
Una liberazione.
Quel vecchio, sciocco mago sentimentalista é morto proprio come un illuso.
Ucciso dalla stessa persona che lui riteneva un compagno, un fidato alleato se non un amico su cui contare.
Povero, vecchio, insulso, mago illuso.
Io non sono un compagno, né un alleato né, tanto meno, un amico di cui fidarsi.
Sono Severus Piton il Mangiamorte, il traditore dell’Ordine, il servo fedele dell’Oscuro Signore.
Io sono questo, lo sono sempre stato e sono sempre stato bravo di dirmi pentito dei miei errori, sono stato bravo a farmi vedere da Silente come un povero bambino spaurito da tutto l’orrore che c’era nel mondo, quando internamente ne godevo.
Io sono un essere malvagio, nutrito fin da piccolo ad odio e rabbia, un essere che non si pente delle proprie azioni, che uccide provando un vago senso di supremazia sull’essere umano, sentendosi una persona più forte, un Dio quasi.
Io sono forte, io sono un mago che non teme la morte... anzi, la stuzzica, la perseguita per poi sfuggirgli e deriderla della sua debolezza.
Forse un giorno mi raggiungerà, forse un giorno lei mi catturerà tra le sue fredde mani e porterà via la vita dal mio corpo, mi strapperà dal petto il mio cuore nero e distruggerà la mia anima arida.
Ma, fino a quel giorno, io sarò sempre il più forte, sarò io ad ordinarle chi uccidere, sarò io il Padrone della Morte.
L’uomo non deve temere l’Oscuro Signore, lui é dovuto ricorrere agli Hocraux per distruggere la sua anima e rendersi un demone.
Io sono già nato demone.
Non ho bisogno di stupidi gingilli per immortalare la mia anima, non mi interessa l’immortalità, non mi interessa la vita terrena.
Io voglio solo vedere una scintilla di terrore negli occhi delle mie vittime, godere del loro dolore, vedere il sangue che schizza fuori dalle loro ferite, voglio vederli negl’occhi mentre la Morte li porta via, voglio essere io l’ultima immagine nelle loro menti prima che i loro occhi diventino specchi vuoti e senza luce.
Io sono il loro demone, non Lord Voldemort, solo io.
Io un ragazzino che nessuno ha mai potuto sopportare, solitario, taciturno, isolato dal resto del mondo.
Forse é per questo che nutro tanto odio verso la razza umana.
Forse è la mia vendetta per tutto l’odio e la rabbia che ho sopportato in gioventù.
Non lo so... ma non cerco giustificazioni per quello che faccio e per quello che sono.
Io sono questo, sono nato per questo, vivo per dare la morte agl’altri.
Io uccido, colleziono anime... come un ragazzino colleziona figurine.
Una dopo l’altra, mai soddisfatto della propria collezione, facendo sacrifici sempre più grandi per poter prendere un pezzo raro, un’anima irraggiungibile... com’era quella di Silente.
Sono tutte nella mia mente, le mie vittime, i pezzi della mia macabra collezione, la testimonianza della mia forza.
Mondo devi temere Severus Piton.
Devi temerlo perché lui non si fermerà, fino a quando ci sarà aria nei suoi polmoni lui continuerà ad uccidere perché solo uccidendo lui si sente vivo.
Trema mondo davanti ad un uomo che non ha paura di guardare in faccia la morte e urlarle quanto sia debole e sciocca paragonata a lui.
Trema mondo perché io sono Severus Piton.
Perché io uccido.

FINE

   
 
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