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Autore: Dayne    11/03/2012    3 recensioni
Ho scritto questo racconto per un concorso natalizio. I personaggi non li avevo scelti io, mi erano stati dati con un "pacco dono". Avendo Lily Potter come protagonista, ho deciso di svolgere la storia la mattina di Natale, il primo (ed ultimo) Natale di Lily come madre.
Spero che vi piaccia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Un Natale perfetto
 

 
Quella notte aveva nevicato molto a Godric’s Hollow e il giardino dietro casa, almeno come lo vedeva Lily dalla porta-finestra della cucina, era interamente bianco.
La giornata, invece, si preannunciava bellissima. Fredda, ma bellissima.
Il sole, che cominciava a spuntare dai tetti delle case vicine, già creava sulla neve degli splendidi riflessi cristallini e i rami degli alberi, tesi verso il cielo, contribuivano a formare un paesaggio fantastico ed irreale.
Lily sorrise, poi si voltò e si diresse verso il fornello. Fece un rapido movimento con la bacchetta che teneva in mano e il fuoco si accese sotto il bollitore, mentre un’anta della credenza si apriva e ne uscivano due tazze da tè che volarono elegantemente, per posarsi su un vassoio d’argento che stava sul tavolo.
Dal soggiorno venivano le esclamazioni allegre di suo marito James, che stava scartando i regali, e i trilli e gorgoglii del suo bambino Harry.
Il bollitore sul fuoco cominciò a fischiettare una melodia natalizia. Lily lo portò, sempre con la bacchetta, sopra le tazze, vi versò l’acqua bollente e, poi, lentamente, lo fece atterrare nel lavello.
Due piattini di porcellana, ricolmi di piccole frittelle, uscirono dal forno ed andarono ad aggiungersi al resto della colazione.
La donna guardò soddisfatta il tutto, si sistemò l’elegante vestaglia di seta blu, con piccoli ricami in argento, si aggiustò con le mani i lunghi capelli rosso scuro, poi afferrò il vassoio e, di spalle, aprì la porta del soggiorno.
“Buon Natale, amore!” James, sorridendo, le corse incontro e le tolse il vassoio dalle mani, posandolo sul tavolino davanti alle poltrone di velluto rosso.
L’uomo, poi, le cinse la vita e la baciò.
“Buon Natale anche a te!” disse lei guardandolo negli occhi.
La nascita di Harry aveva fatto bene a James. Nell’ultimo anno, da quando avevano cominciato a vivere in clandestinità per timore di Voldemort, che li aveva praticamente condannati a morte, lui aveva sempre avuto un’espressione tesa, il sonno agitato, gli occhi segnati.
Quando rientrava dalle riunioni dell’Ordine (lei aveva dovuto rinunciarvi con la gravidanza) il suo viso era spesso sconvolto. Allora Lily capiva che qualcosa di grave era successo.
Quasi sempre si trattava della sparizione di qualcuno, di persone che loro conoscevano bene, con le quali avevano parlato, riso, progettato, sperato, combattuto...
Ma l’arrivo di Harry aveva riportato una momentanea serenità nella loro casa. Quel bimbo dalla faccetta tonda, dai minuscoli pugnetti e con le gambine cicciotelle sempre agitate, sembrava aver compiuto un miracolo.
“Ti somiglia ogni giorno di più.” disse Lily chinandosi sul piccolo che, subito, tese le braccia per essere preso.
James sorrise e accarezzò la testolina coperta da una sottile lanugine scura.
“E’ vero, però ha i tuoi occhi.”
Proprio in quel momento Harry sgranò gli occhioni verdi e fissò i genitori. Le labbra si strinsero un poco ed il mento tremò.
Che intendevano fare quei due? Volevano star lì a parlare lasciandolo disteso nel box? Un lacrimone gli scivolò sulla guancia e, subito, suo padre lo prese in braccio.
“No, no, piccolino, non piangere! Non si piange a Natale! Ora ti faccio giocare un pochino, ma dopo torni lì, con i tuoi nuovi doni. Papà farà qualcosa che ti piacerà molto!”
James si mise a girare per la stanza, facendo saltare Harry, fino a quando il bambino non cominciò a ridere divertito.
“ Tesoro, dobbiamo bere il tè, altrimenti si fredda. E, poi, dobbiamo vestirci: Sirius e Remus verranno a pranzo.”
“Hai sentito Harry? La mamma ha detto che verrà lo zio Sirius! Vedrai che bei regali ti avrà portato il tuo padrino!”
Lily guardò marito e figlio, entrambi avevano gli occhi lucidi e le guancie arrossate per l’eccitazione.
Quanto li amava!
Dopo un’ultima elegante giravolta, James posò Harry nel box e, per evitare eventuali proteste del bimbo, lanciò un incantesimo sui giochi. I peluches cominciarono a levitare in aria ed a compiere piroette davanti agli occhi incantati del piccolo e i genitori poterono sedersi per la colazione.
“Scarta i tuoi!” disse poi James porgendo a Lily due regali: uno piccolo e l’altro, più grande, di forma allungata.
La donna aprì il primo: una scatoletta rossa e oro.
“Ma James, è splendida!” Tirò fuori una catenina, con appeso un ciondolo a forma di clessidra, in oro e brillanti.
“Aspetta, ora te la metto al collo” disse il marito. La prese e gliela agganciò, mentre lei, con le mani, teneva sollevati i capelli.
“Ti piace? Ho pensato ad una clessidra perché così, ogni volta che la toccherai, ricorderai i momenti più belli passati insieme.”
Lily rovesciò indietro il capo, ridendo allegra.
“Allora saranno tantissimi!”
Poi baciò il marito e si mise a scartare l’altro pacco.
Aprì il coperchio della grande scatola e restò senza fiato. Il contenuto era uno splendido abito lungo in seta verde.
“Credo che si intonerà molto bene con i tuoi occhi.” mormorò James
“Oh tesoro, io non so che dire...”
“Non dire nulla Lily, mi basta starti accanto e vedere quanto ti piacciono.”
“James, è tutto così splendido! Tu, il bambino, questa casa...E’ come se vivessimo in una piccola isola di pace.”
James si fece di colpo serio.
“Già, un’isola...invece, là fuori, lui imperversa!”
Lily gli gettò le braccia al collo
“No, amore mio! Non oggi! Non dobbiamo nominarlo, non dobbiamo nemmeno pensarci...”
James la strinse a sé e affondò il volto nei suoi folti capelli rossi.
“Hai ragione, scusami. Un attimo di...debolezza. Dai, prendiamo Harry e andiamo di sopra a vestirci tutti e tre. Metti l’abito nuovo, con la clessidra al collo: ci lascerai tutti senza fiato!”
Lily rise, prese Harry dal box e gli diede un grosso bacio su una guancia. Poi salirono le scale.
James, con le braccia colme di regali, entrò in camera per primo.
Lily si fermò sul pianerottolo e si voltò per guardare il soggiorno dall’alto. Vide l’albero scintillante di fatine delle nevi, i festoni rosso e oro appesi alle pareti, il caminetto acceso che mandava allegria e calore. Sentì quel caldo avvolgerle il cuore e strinse forte Harry al petto.
“Sai, angioletto, sarà un Natale meraviglioso, il primo di una lunga serie passata insieme. Ed io li ricorderò tutti, nei minimi particolari...” sfiorò con le dita la clessidra che portava al collo “grazie anche al regalo del tuo papà.”
Poi si girò per entrare in camera.
Sì, sarebbe stato un Natale perfetto!
 
 
  
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