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Autore: cecchino_2028    11/03/2012    3 recensioni
Nick ha un forte mal di testa, trova una soluzione per il dolore con Greg, un rimedio migliore delle aspirine!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Greg Sanders, Nick Stokes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                   A Matteo, perchè è stata la mia via di fuga per tanti anni, e adesso mi manca terribilmente!
 

Nick era sdraiato sul divano, stava smaltendo la colossale sbronza presa la sera precedente, tutta colpa di Warrick e del suo stupido gioco, Nick lo maledì mentalmente, mettendosi il cuscino sul volto e stringendosi meglio nella coperta. Aveva passato la notte a bere, solo per la stupida scommessa con Warrick, lo stava odiando, era tutta colpa sua se non era riuscito ad arrivare al letto, non appena rientrato a casa aveva dovuto correre in bagno, vomitare, lavarsi i denti e ricominciare quella serie di cose per almeno altre quattro volte, poi si era addormentato sulle mattonelle fredde del bagno. Solo quando la luce era entrata dalla finestra si era alzato, con un mal di testa assurdo, aveva chiuso le imposte ed era sprofondato nel divano, con la coperta a coprirlo completamente e il cuscino sul volto, e la sensazione che un ascia gli si fosse conficcata sulla nuca. Si voltò e si sistemò meglio sul divano, in posizione fetale, si promise che non avrebbe più seguito Warrick e le sue fottutissime idee, con la consapevolezza che non appena l’amico gli avesse proposto qualcosa lui avrebbe accettato senza pensare. Probabilmente Warrick tentava di ucciderlo, o comunque di farlo finire male, almeno quanto lui, eppure Nick aveva la sua ancora di salvezza, alzò il braccio fino ad afferrare la collana che portava al collo con la piccola fede, un semplice cerchio argentato che voleva dire tanto, per lui e per l’altra persona che l’aveva al collo.
 
Greg sorrise scendendo dal taxi, aveva bisogno di pensare e quindi non aveva preso l’auto, ma ormai aveva deciso, non poteva aspettare ancora, mentre saliva le scale la sottile striscia d’argento gli sbatteva contro il petto. La afferrò, gli aveva chiesto di aspettare, almeno fin quando non avesse capito se era la scelta giusta, quella notte aveva capito che era così, era seduto in laboratorio e stava analizzando delle prove, quando la voce di Nick l’aveva riscosso dai suoi pensieri, si era voltato aspettandosi che l’uomo entrasse nella stanza, ma non c’era nessuno, la voce arrivava dai suoi pensieri. Da quando pensava con la voce di Nick? Allora aveva deciso che a tarda mattinata sarebbe andato da lui, doveva parlargli. Arrivò sul pianerottolo, il cuore che batteva a mille, cercò di tranquillizzare il respiro, ma non ce la fece, così alzò il pugno e bussò con forza, un po’ troppa probabilmente.
 
Qualcuno stava bussando alla porta, Nick imprecò e tentò di alzarsi, riuscì a malapena a tenersi in piedi e si avviò verso la porta, la testa che pulsava fin troppo forte per i suoi gusti. Aprì la porta e si trovò di fronte Greg, con un paio di jeans a fasciargli i muscoli delle gambe e una camicia bianca leggermente sbottonata, questo diede un brusco risveglio alla mente di Nick che iniziò a lavorare frenetica, mentre il cuore tentava di spiccare il volo.
“Ciao …” disse Nick facendolo entrare.
“Perché sei al buio?” domandò Greg.
“Smaltisco la sbornia!”
“E da quando sei diventato alcolista?”
“Da quando Warrick mi odia!”
“Mi ha detto lui che eri qui …”
“Appunto, mi odia!” concluse Nick sdraiandosi di nuovo sul divano.
“Sai che Plinio il vecchio diceva che per smaltire la sbronza si devono mangiare canarini fritti?” domandò Greg, maledicendosi poi mentalmente, che razza di frase aveva detto?
“Non è proprio il mio piatto preferito!” rispose Nick, la voce attutita dal cuscino tornato a posarsi sul suo volto. Greg rise ed accese la luce in cucina, armeggiò con le stoviglie e prese un bicchiere d’acqua, tornò nell’altra stanza, afferrò il cuscino e lo scaraventò lontano dalla porta di Nick.
“Bevi!” ordinò porgendogli il bicchiere. Nick si alzò per bere e Greg si sedette sul divano, quando Nick tornò a stendersi si trovò con la testa sulle gambe di Greg, non disse nulla e si appoggiò alle gambe dell’amico, Greg prese ad accarezzare i capelli di Nick. Stettero in silenzio per un po’, persi nei loro pensieri, Nick si stava arrovellando il cervello, Greg gli aveva detto che sarebbe tornato da lui quando si sarebbe sentito pronto per una relazione seria e stabile. Greg invece stava pensando che probabilmente avrebbe dovuto dire qualcosa, eppure sentiva che quel silenzio valeva più di mille parole, scese ad accarezzare la tempia e poi il profilo del naso, Nick chiuse gli occhi a quel contatto.
“Greg …” sussurrò piano Nick.
“Cosa c’è?” chiese.
“Ho un idea su come far passare il mal di testa!”
“Come?” domandò perplesso Greg.
“Così!” rispose Nick alzandosi. Afferrò Greg per le guance e posò le sue labbra su quelle dell’altro, aspettò che ci fosse una reazione da parte di Greg, quando quest’ultimo afferrò con forza il suo fianco, aprì le labbra e le loro lingue si scontrarono, per entrambi fu magia, un beato momento che non aveva una spiegazione razionale, era passato troppo tempo da quando si erano baciati. Greg aveva preso tempo, aveva chiesto a Nick almeno un mese di tempo per pensare alla loro situazione, Nick aveva passato quel mese pensando in continuazione a come potesse fare per convincere Greg, quest’ultimo era stato combattuto tra il suo senso di pudicizia e l’amore che provava per il compagno. Si strinsero maggiormente, con voglia, per far capire all’altro che anche se c’erano decisioni da prendere e domande ad aleggiare sopra di loro, in quel momento contava solo che fossero lì, loro due su quel divano, con le lingue che litigavano, che cercavano il contatto, che facevano impazzire entrambi. Dovettero separarsi in cerca d’aria, si guardavano negli occhi, Nick inginocchiato sul divano e Greg seduto di fronte a lui, il primo tornò a sdraiarsi sul compagno che continuò ad accarezzargli i capelli, per poi scendere al collo e giocherellare con la fede.
“A cosa stai pensando?” chiese Nick d’un tratto.
“Che dovrai dipingere questa stanza di blu elettrico!” rispose.
“Perché?” domandò Nick perplesso.
“Se devo venire a vivere qui …” concluse Greg sorridendo. Nick per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, si alzò e guardò Greg con gli occhi spalancati, gli strinse spasmodicamente la mano, quasi a voler saggiare se lui era davvero lì e gli aveva realmente detto che avrebbe vissuto con lui.
“Quindi vieni a vivere con me?”  domandò.
“Sì …” rispose Greg sorridendo. Accarezzò la tempia del compagno e si abbassò verso le sue labbra, baciandolo con passione, Nick rimase spiazzato per un attimo, poi si sdraiò sul divano trascinando Greg sopra di sé, continuò a baciarlo, aggrappandosi a lui, per fargli capire che era tutto ciò di cui aveva bisogno.
“Greg Sanders, io ti amo!” disse stringendolo a sé con maggior forza.
“Oh Stokes, io di più!” concluse Greg ridendo tornando a baciare il compagno.
In quel momento Nick ringraziò Warrick, se non fosse stato per lui e la scommessa non sarebbe mai finito tra le braccia di quell’uomo fantastico, se non si fosse ubriacato, non avrebbe mai avuto l’emicrania che lo avrebbe portato a baciare Greg, a volte il destino gioca brutti scherzi, due ore prima stava maledicendo Brown ed ora lo ringraziava, strinse ancora di più Greg a sé, non se lo sarebbe fatto scappare, non di nuovo.

Angolo autrice:
Ero a casa col mal di testa ed ho iniziato a fantasticare su questi due, per l'ennesima volta! Probabilmente dovrei smetterla e fare altro, comunque sta di fatto che ancora sono qui, nonostante i mille buoni propositi per scrivere qualsiasi altra cosa! Stavolta l'ho sviluppata meglio, ma vorrei un parere! Grazie! (:
   
 
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