Hi! :) non ho nulla da dire, l'idea ce l'avevo in mente da un paio di giorni ed eccola qui!
Come sempre, Buona Lettura :))



 

And they lived Happily ever after...

-Papà, voglio andare a casa di Nick… non ci metto molto, promesso- gli lasciai un bacio sulla guancia e cominciai a correre lungo il vialetto di casa, svoltai la curva e arrivai a villa Denise.

La casa è sempre stata enorme, ma non si sa come sembrava piccolissima ai miei occhi oggi.

Suonai il campanello, Nick si affacciò al balcone, questo voleva dire che stava scendendo le scale per aprirmi… Siamo amici da molto, quasi da sempre,  da quando le nostre madri ci facevano le foto insieme facendo credere a tutti e due che eravamo fidanzati o, come piaceva a loro, 'fidanzatini'.  Lui è stato molte cose per me, le mie prime liti, il mio primo compagno di banco, le mie prime gite scolastiche, le mie prime interrogazione… il mio primo bacio, il mio primo ragazzo, la mia prima rottura ed il primo vero migliore amico che abbia mai avuto, nonché l'unico. Ci siamo fatti compagnia nelle più belle e divertenti occasioni, e ovviamente anche nelle brutte (ricordo di non aver capito niente quando Joe mi disse della sua malattia, avevo 12 anni, non sapevo cosa significava… ).  Sempre insieme io e Nick… Sempre io e lui, da soli in uno spazio affollato.

Non mi accorsi che le lacrime rigavano il mio volto ormai da mezzo isolato…

-Eccomi!… Oddio, bimba che c'è?

E parlai, parlai di quello che mi era successo poche ore prima… di come il medico aveva detto ai miei che da quel momento dovevo considerarmi insulina-dipendente. 

     -Poprio come Nick…

     -Come Nick, tesoro- e mia madre mi abbracciò.
 

-Jo, ascolta, ti aiuterò io, non ti lascerò sola…

-Scusa...

-Eh?!- rispose incredulo.

-Scusa per non aver capito prima la gravità della situazione, quando ce l'avevi solo tu intendo… Se ti succedesse qualcosa?

-Ti sembra il caso di parlare di me? Ci convivo da 6 anni Joanne, me la cavo… ma ricordo i primi tempi, non voglio che tu debba passare lo stesso, dev'esserci un modo per cercare di rendertelo più facile.

-Forse c'è…

-Dimmi, dai, quello che vuoi!

-Oggi è il primo giorno di insulina… non l'ho mai fatta e non so da dove cominciare.- la voce mi tremava, sapeva quanto le punture mi terrorizzassero. Infantile come cosa, lo so, ma è sempre stato così e non l'ho mai nascosto, neanche quando vedevo lui farsele ogni giorno… che stupida, Jo.

-Ok, non ti preoccupare eh… Non è nulla- mi sorrise e mi accarezzò la guancia asciugandomi una lacrima.

-aaaaaahi!- piagniucolai.

-Ehi piccola, non ho cominciato- e mi guardò con il suo solito sorriso rassicurante… al diavolo il sorriso rassicurante, scommetto che aveva voglia di ridere della mia reazione!

-Ok, calma calma calma…vai. Via il dente via il dolore, no?- lo guardai negli occhi, e in quel momento realizzai tutto, forza e coraggio.

 -D'accordo piccola Joy- mi guardava ancora negli occhi, poi si concentrò sul mio braccio. -… quasi fatto, ecco fatto!- e mi guardò sorridente… ecco, quello si che era rassicurante.

Mi posò un bacio sulla fronte e mi abbracciò -Jo, adesso sono serio… devi stare attenta, non sottovalutare queste punture, ti salvano la vita… intesi?

-Intesi. Promesso.- e gli presi la mano sigillando la promessa.

Ed eravamo ancora lì, sempre noi… La mia prima volta con l'insulina e Nick era a farmi compagnia anche lì.

7 anni dopo…

 -…onorarti, ed esserti fedele sempre, Nicholas Jerry Jonas, in salute... e in malattia.

Fu lì che Joanne e Nick si scambiarono lo sguardo più complice di sempre e la stretta delle loro mani aumentò!

-Prometto di prendermi cura di te sempre, Joanne Railey Lloyd, e ti prometto che comunque vada, ci faremmo compagnia per sempre…ah, in salute e in malattia!

Ed erano ancora loro, sull'altare per sposarsi e sigillare la loro promessa più importante. La loro favola comincia da qui! 


 

It's hard to believe where we are now.
Your hand in mine, babe
Feels right somehow!