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Autore: Swindle    11/03/2012    0 recensioni
Dalla Bibbia, libro della Genesi, cap. 22: “Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio."
Sì, a Severus sarebbe proprio piaciuto essere come quell'Abramo.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Father and Son'
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 L’idea per questa drabble mi è venuta pensando alla storia di Abramo.
Dio ordinò ad Abramo di sacrificare l’unico figlio, che proprio grazie a lui aveva avuto. Abramo, pieno di fede, si reca sulla collina per il sacrificio, e quando sta per uccidere il proprio figlio, gli appare un angelo del Signore, che lo ferma. Questo è il passo della Bibbia, libro della Genesi, cap. 22: “Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’Angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: « Abramo, Abramo! ». Rispose: « Eccomi! ». L’angelo disse: « Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio. »
Il collegamento con Severus e Albus mi è stato subito lampante… anche se a parti invertite.
 


Nota: Questa drabble fa parte della raccolta “Father and Son”. Si tratta di una raccolta di storie varie incentrare sul rapporto, che io amo, fra Severus e Albus.
La raccolta, che mano a mano acquisterà altri pezzi, non segue alcun criterio logico, ma solo la voglia di approfondire questi due personaggi e la mia fantasia.
Ovviamente il titolo della raccolta è un omaggio all’omonima canzone di Cat Stevens.

 

 




Mi sarebbe piaciuto, essere come quell’Abramo.
 


No, non c’è stato alcun angelo per me.

Nessuno ha fermato la mia mano la prima volta che la lama è affondata nella carne viva.

Nessun Angelo ha fermato la mia mano tutte le altre volte che si è alzata, frustando l’aria con la bacchetta, nessuno ha zittito la mia bocca tutte le volte che ho pronunciato l’Incanto della Morte.

No, non c’è nessun padre a perdonarmi, nessun Signore misericordioso per me.

Non ci sei più nemmeno Tu, Albus, a perdonarmi.

Non ci sei più, così come non c’è stato l’Angelo a fermare la mia mano e a zittire la mia bocca mentre con il mio odio gridavo addosso a Te, al mio unico vero padre, quell’Avada Kedavra.
 
 
 
 

Fine

  
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