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Autore: Gleek_Klainer    11/03/2012    1 recensioni
Kurt e Blaine sono due bambini che si incontrano al parco. I due bambini crescono e Kurt spera ancora in un suo ritorno ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia inizia dalla nascita di Blaine e Kurt.
 
Era il 3 Maggio e viene al mondo Kurt: papà Burt e sua moglie erano felicissimi,non
avevano provato emozioni più belle. Il suo pianto risuonava per tutto l'ospedale e le infermiere non sapevano proprio come calmarlo. Proprio mentre gli sono vicino,la mamma si sente male. "Ehi,cosa c'è?" gli disse Burt. "Niente,niente...forse è l'emozione!" rispose,con un tono che non rassicurava molto. Dopo un po',non respirava più. Burt chiamò gli infermieri delle sale vicine,ma niente,non si poteva fare più niente. Kurt piangeva e anche il padre non riusciva ormai a trattenere le lacrime,non poteva fare più nulla. 
Il 4 Maggio,giorno dopo di Kurt,nasce Blaine. Purtroppo,non c'era un padre a rassicurare la moglie,ma c'era solo lei,Lucy,la mamma del bambino. Con il volto rosso e le lacrime agli occhi,rideva e guardava il suo bel bambino. Pesava poco ed era molto piccolo,a differenza di Kurt,più grassottello. La mamma promise a se stessa che l'avrebbe cresciuto perfettamente,come madre ed anche come padre.
Soli e sconsolati,i due genitori svolgevano benissimo il loro ruolo. Sapevano badare ai loro figli perfettamente: Burt chiede l'aiuto di una babysitter e Lucy della sua cara mamma,la nonna di Blaine. 
I due bambini hanno ormai circa 4 anni ciascuno,quasi 5,perchè si avvicina il giorno del loro compleanno. Kurt,mentre guarda un film con suo papà Burt,gli dice: "Sai papà,quel ragazzo è proprio carino. Mi piacciono i ragazzi così". Burt non parlò. Era completamente paralizzato e colpito da quella frase. Ci pensava e ci pensava ancora e finalmente capì: a Kurt piacevano i ragazzi. Forse era un po' presto per deciderlo ma,dai suoi comportamenti, si notava e come.
Con Blaine,invece,fu diverso: per il giorno del suo compleanno,chiese a sua mamma: "Mamma,mi compri una rivista per il mio compleanno?" la mamma rise,poi gli rispose: "Certo. Come si chiama?"  "Teen Vogue" la mamma rimase un po' perplessa,fece un bel respiro e gli rispose: "Ma .. è una rivista femminile tesoro,a cosa ti serve?" Blaine fece un sorrisino. "Bhè,perchè ha detto Jessica che ci sono tanti ragazzini carini!"  Lucy non rispose e sospirò. Capì anche lei che suo figlio poteva essere gay,un giorno. Non si scandalizzò come avrebbero fatto tante mamme,ma si abbassò per stargli più vicino e gli disse con una voce dolce: "Blaine,ti piacciono i ragazzi che stanno su Teen Vogue? Ma tanto tanto?" il piccolo confermò con la testa. Lucy lo abbracciò forte e sorrise. Il giorno seguente sarebbe arrivato lentamente,pensò. 
Il 3 Maggio era arrivato: Burt era impegnato con gli addobbi,mentre la babysitter lo controllava. La zia di Burt arrivò dopo ed iniziò ad infornare la torta,ad apparecchiare la tavola ed a ordinare la casa. Non fu molto facile per la povera zia,ma ce la fece. 
La sera,riuniti intorno al tavolo,con un torta centrale e 4 candeline,si festeggiavano i quattro anni di Kurt. Dopo aver stonato tanti auguri a te,mangiarono felici le torte.
Il 4 Maggio,invece,Lucy portò Blaine al parco giochi per distrarlo. Non poteva preparare niente per il suo compleanno,perchè il giorno dopo si sarebbe svegliata all'alba,senza dirlo a Blaine però,altrimenti sarebbe scoppiato in un pianto. 
Dopo una serata di divertimento,tornarono finalmente a casa. Blaine indossò il suo grosso pigiama ed inseguì la mamma nel letto. Dopo un po',gli chiese: "Mamma,ma c'è qualcosa di strano se mi piacciono i ragazzi? I miei amici mi prendono in giro". La mamma non sapeva rispondere a quella domanda così difficile. Non ce l'avrebbe fatta. "Dormi,è tardi" gli rispose,con voce tremolante. 
Il mattino seguente,Kurt saltò la scuola. "Papà" lo chiamò con voce preoccupata. "Dimmi,ti ascolto". Il piccolo fece un sospiro e disse: "Ma i miei amici mi prendono in giro. Mi gettano l'acqua addosso perchè dicono che sono una femminuccia" si avvicinò al padre,lo abbracciò e gli disse con le lacrime agli occhi: "Non voglio andare più a scuola,papà!" Burt era disperato. "No,Kurt,non dire così! Sono solo stupidi,non li calcolare,ok?" Kurt annuì con un sorriso sulle labbra.
Era un bella giornata di luglio. Le due famiglie non sarebbero andate in vacanza,per motivi lavorativi,ma Kurt e Blaine non si annoiavano.
"Andiamo al parco?" disse Blaine. Lucy annuì,e così fece anche Burt con suo figlio Kurt. Andarono al parco e i due bambini si incontrarono. Giocarono insieme per molto tempo ed anche i genitori non si annoiavano,anzi,parlavano fino a scambiarsi i numeri di telefono. Kurt e Blaine erano diventati amici da appena poche ore e si incontrarono ancora molte volte al parco. Burt si sentiva spesso con Lucy ed i due erano molto affiatati. Nei giorni in cui Lucy era impegnata,Burt teneva a casa Blaine per farlo giocare con Kurt. Così successe,fino a quando i due avevano ormai 6 anni. "Blaine,devo confidarti una cosa" si dissero al parco. "A me piacciono i ragazzi,non le ragazze. Sarai sempre mio amico,vero?" Blaine sorrise tanto,e gli rispose con sicurezza: "Anche a me piacciono i ragazzi,lo sai?! Che bello! Siamo uguali!"
Kurt,un po' imbarazzato,gli disse nell'orecchio: "Sai,forse sono innamorato di te.." "ANCH'IO!" urlò forte Blaine e lo abbracciò forte.  Kurt era felice,e anche Blaine lo era. 
Purtroppo,all'età di sette anni,Lucy si trasferì,il 10 ottobre, per motivi lavorativi. "Andrò solo dall'altra parte della città,stai tranquillo. Purtroppo ci sentiremo solo via telefono e chat". Gli diede una carezza e lo rassicurò: "Verrò qualche volta a trovarti,ciao"
Kurt non sapeva niente di niente. Blaine era triste e voleva solo abbracciarlo,ma Lucy gli disse di non farlo e di chiamarlo e dargli delle spiegazioni.
Burt gli raccontò tutto: Kurt pianse per un po',poi cadde in un sonno profondo. 
 
All'età di 17 anni,Kurt andava ancora lì,in quel parco,per vedere se arrivava qualcuno,qualcuno di conosciuto. Nessuno,nemmeno un'anima viva. C'erano ragazzi,diciamo,come Blaine e chiedeva: "Ciao,sei Blaine per caso?" "No ..." rispondevano avviliti. Kurt era esausto e decise che quello fosse stato l'ultimo giorno che sarebbe andato al parco,ma ad un tratto,un bel ragazzo si avvicina ...
  
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