12/03/2012
1 recensioni“Io non ho paura, non ho paura, non ho paura, non…”
Ecco cosa continuava a ripetersi il giovane Harry dall’età di undici anni, quell’età in cui i bambini solitamente giocano nel parco, collezionano figurine ed imparano a pescare con il proprio padre.
“Io non ho paura.”
Ma il piccolo Potter non era così, lui era destinato a compiere qualcosa di grande, qualcosa che avrebbe rivoluzionato per sempre l’intero mondo magico nel bene o nel male.
Questa tremenda consapevolezza lo attanagliava sin da quando aveva varcato le soglie di Hogwarts e, oltre che una nuova casa, aveva trovato ad attenderlo una terribile missione che lo avrebbe condizionato per il resto della vita. Dopotutto si trattava di omicidio, dello spegnere una vita umana e, per quanto gli altri cercassero di tenerglielo nascosto, sapeva bene che era di questo che si trattava.
Lo sapeva da quando gli era stato raccontato della vera natura della morte dei genitori, lo sapeva guardando le facce ammirate dei suoi compagni, di quelle piene d’aspettativa dei professori e di quelle impietosite dei Weasley.
Tutti loro sapevano, ma nessuno diceva chiaramente come stavano le cose.
“Io non ho paura, io non ho paura”
Ed intanto, in mezzo a tutta questa messinscena, in mezzo a tutte queste mezze verità, c’era lui.
Lui, un ragazzino magro con gli occhiali rotondi e le spalle troppo fragili per un peso così grande.
Lui, che alla fine era solo un bambino, un bambino terrorizzato dalla consapevolezza del suo destino.
“Io non ho paura”
Erano passati sette anni, sette anni di cose non dette, anni di scontri e di battaglie, anni di menzogne e sentimenti, anni di orrori e di amori, anni di guerra.
Ed Harry aveva sempre continuato a ripetersi quella fatidica frase.
Ma solo ora, nello scontro decisivo, ci credette veramente.
Lui e Voldemort, uno di fronte all’altro, due incantesimi lanciati rabbiosamente.
Poi il silenzio, il corpo del signore Oscuro cadde a terra, grida di esultanza, abbracci, baci, lacrime che esprimono una gioia incontrollata.
“Io non ho paura”
Ora sentiva quasi di poterci credere;
Ma fu un momento, un solo istante prima che lo attraversasse un tremendo pensiero.
“Ho ucciso un uomo.”
Davvero pensavi che sarebbe stato così semplice, piccolo Harry?
E fu di nuovo il buio intorno a lui.
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Ok, sono mesi che non scrivo per colpa del continuo studio e ritorno con una fanfic drammatica? ç___ç
Spero che vi sia piaciuta comunque :)
Fatemi sapere cosa ne pensate!