Spike si accasciò per terra, stremato piacevolmente. Buffy lo seguì subito dopo, il viso nell’incavo del suo collo, le mani intrecciate.
Poteva contare solo su quei pochi minuti dopo l’amplesso per far finta che Buffy fosse sua. Era pietosa, non lo scacciava immediatamente, preferiva accogliere il torpore tra le sue braccia fredde. Non lo usava solo per il sesso, dopotutto, voleva il servizio completo.
Si alzò dal tappeto e si accese una sigaretta, rompendo per primo l’idillio. Non avrebbe potuto sopportare un discorso alla Cacciatrice, in quel momento, ma sapeva che ci sarebbe stato comunque. Al suo passerotto piaceva insultarlo quasi quanto scoparlo. Quasi.
Era nudo, incurante del suo aspetto sentiva il suo sguardo inquisitore squadrarlo. Alla Cacciatrice piaceva ciò che guardava? Forse aveva capito male, non era ancora il tempo dei calci e delle recriminazioni. Dei saluti slayer-style, insomma.
Vide l’espressione di Buffy contrarsi appena recuperata la ragione, gli occhi raffreddarsi, il corpo irrigidirsi. I giochi inizino, signori e signore. Avrebbe provato a farla restare, come ogni notte, e non ci sarebbe riuscito. Con una tattica diversa però.
«Devo andare, tempo scaduto.» Impietosa, feroce, spietata.
«Quella è la porta, Cacciatrice.»
La osservò sorprendersi, corrucciare la boccuccia perfetta, quella stessa che avrebbe voluto baciare fino a farla sanguinare. Il suo sangue, così rosso, desiderava provarlo. Non perché fosse sangue di Cacciatrice, perlomeno non del tutto. Era sangue di Buffy, la sua essenza, il suo essere più profondo.
«Cosa? Non tenti neanche più di farmi restare? Forse hai capito finalmente cosa c’è tra me e te?» Era innervosita, la grande Cacciatrice? Aveva perso un pretendente, un devoto fan?
«Devi parlare sempre e comunque, vero? Non puoi semplicemente andartene?» Gli faceva male trattarla così, nonostante fosse una “pratica abituale”.
Invece di rispondere, Buffy si sedette sulla sua poltrona senza cercare neanche i propri vestiti. Non si degnava di coprirsi, e anche in piena recitazione Spike non poteva togliere lo sguardo adorante dalle morbide curve del suo corpo.
Argh! Maledetta donna, se non si fosse decisa ad andarsene l’avrebbe presa su quel maledetto pavimento!
«Cacciatrice...» Riuscì a ringhiare, mentre lei svelava il suo nuovo intento. Non otteneva più la sua attenzione? Bene, sarebbe arrivata a sedurlo. Di nuovo.
Oh, Buffy, vuoi farmi morire? Perché in questo modo ci stai riuscendo; due volte in una notte, per il suo schiavo d’amore voleva dire paradiso. Guardare adorante la sua Dea per ore, stremata dal piacere, lussuriosa.
«Cosa succede, Spike? Preoccupato per la tua preziosa poltrona?» Sussurrò lasciva, alzandosi poi lentamente. Camminava muovendo i fianchi, in un movimento così lontano da quelli da “macchina per uccidere” alla quale erano tutti abituati.
«Più preoccupato per te, amore mio, sembra quasi che io ti piaccia.» E invece di lasciarla parlare – perché sarebbero arrivati gli insulti, ne era sicuro – la prese in braccio, buttandola sul letto affamato di lei.
Durante il giorno, con gli altri, poteva anche trattarlo come un mostro; Di notte, nella cripta, i sospiri e le urla di piacere dimostravano quanto fosse sua.

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Oddio, è NC-17? Really? xDDD
Recensite, per favore!
XOXO