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Autore: cimocimo    12/03/2012    0 recensioni
Dicono che i 18 anni siano quelli della maturità, quelli più belli, quelli in cui, in un modo o nell'altro, cresci, affronti le tue fobie e cerchi di sconfiggerle. Io non so come sarà il mio futuro; la cosa certa è che ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18. 18 è un gran bel numero, ammettiamolo: si diventa maggiorenni, si può prendere la patente, ci si può sposare, si matura (o almeno, si dovrebbe maturare)...insomma, un sacco di belle cose.
Sarebbe bello sicuramente anche riuscire a mettere in pratica tutto ciò a cui si pensa.
"Io voglio", "Io so", "Io faccio": ma io, poi, ci riesco?

Ciao, sono una di quelle ragazze con tanti sogni e con un carattere debole.
Una di quelle ragazze alle quali vorresti dire tante parole di conforto, ma alla quale poi non dici niente. No, non per paura di ferirla: per paura di avvicinarti. Cattiveria? Macchè! Un po' di acidità, questo sì, ma cattiveria non ce n'è.
E qual è il motivo per cui sovente ho voglia di stare sola (ma sola davvero), di piangere, di riflettere?

Io non ho un bel carattere. Non concludo mai niente, come direbbe (e mi ha già anche detto) mia madre. Ha ragione, eccome.
Vi ricordate Little Lulu? Una ne pensa e centomila ne fa. Io sono l'esatto contrario. Ne penso tante, ne comincio alcune, ne finisco un paio, se tutto va bene.

Questa storia, ad esempio: la finirò? Non credo. No, anzi, vi assicuro che non avrà una conclusione. Sì, bè, già adesso è abbastanza sconclusionata. Ma non voglio rileggerla - cambierei troppe cose. Quello che leggete e leggerete è esattamente quello che esce dalle mie dita, niente di più, niente di meno. Non sono capace a scrivere e me ne scuso: sono qui in cerca di un po' di comprensione, se possibile. E se non fosse possibile, bè, non occupo molto spazio e sporco poco.


Faccio una piccola digressione.
Conoscete nessuno con molte passioni, che si alternano spesso, di cui ogni tanto una sembra diventare un bisogno assoluto? Bè, anche questa sono io. Prima la fotografia, poi un cantante/gruppo, di nuovo la fotografia, la musica (non sono in un ordine particolare). E mia madre, per tornare al "non concludi mai niente", ha sempre ragione. Mi fisso con qualcosa, la devo fare a tutti i costi, capisco di non potercela fare, smetto di provarci. E così si passa ad un'altra passione. E non finisco mai. Ma questo non finire mai mica è positivo: qualcuno potrebbe pensare che mi 'aiuta ad andare avanti', ma io vi posso dire che mi aiuta solo a scoraggiarmi, a pensare che sulla fine è vero, non raggiungerò mai uno scopo.

Sinceramente, però, credo che qualcosa prima o poi riuscirò a farla. Solo non so ancora cosa.
  
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