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Autore: F l a n    13/03/2012    5 recensioni
In omaggio della Klaine Week organizzata su Tumblr ho deciso anch'io di iniziare questa raccolta, partendo da un unico filo conduttore: le fasi della vita.
Dall'infanzia all'adolescenza all'età adulta.
L'importante, per Kurt e Blaine, era essere sempre assieme. L'amore in fondo va oltre ogni cosa. Giusto?
Giorno 1 [Baby!Klaine]: Childhood.
Giorno 2 [Alternate!Universe]: Adolescence - First Kiss
Giorno 3 [Missing Moments]: Adolescence - Promise Ring (3x09)
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali: Comincio questa fanfic partendo da questi: *QUI* prompt forniti da Tumblr. È la klaine-week ed io non potevo proprio non celebrarla, in fondo sono sempre il mio OTP!
Per la fic, ho scelto un unico filo conduttore che in questo caso saranno le fasi della vita racchiuse in sette flashfic e/o drabble che aggiornerò, spero, puntualmente ogni giorno.
Cercherò di rimanere sempre il più coerente possibile al tema che mi sono imposta, ovviamente!
E ... sì, ho cominciato con un giorno di ritardo, ma oggi vedo di recuperare postando sia la prima che la seconda più tardi ;)

Il prompt per questa era: Klaine as Kids/Babies.

 


Phase One: Childhood

 

 
Quando Kurt vide Blaine per la prima volta aveva soltanto cinque anni.
Era al parco e stava giocando sull’altalena, spinto leggermente da sua madre, Elizabeth.
Elizabeth portava sempre i capelli raccolti in un ciuffo ed aveva un’aria gentile, dolce. Era la madre perfetta e Kurt la amava tanto.
Ma in fondo, quale figlio non amava la propria mamma?
‘La mamma sa di buono’, si ripeteva sempre, Kurt, ‘profuma di rose ed acqua fresca, profuma di primavera e di biscotti appena sfornati.’
Nessuno era buono e profumato come la sua mamma, nessuno nessuno.
Perlomeno fino a quando non incontrò lui.
 
Un bambino riccioluto si sedette sull’altro lato dell’altalena, accompagnato da un ragazzo un po’ più grande; forse un amico, forse un fratello o magari un cugino.
Kurt lo guardò con curiosità, mentre veniva ancora dondolato con dolcezza da Elizabeth. Anche l’altro bambino si dondolava sull’altalena ma il ragazzino lo spingeva con un poco più di forza.
Entrambi presero il ritmo.
Kurt guardò con particolare curiosità il bambino, sembrava felice e rideva agitando le piccole gambette.
Quando si ritrovarono entrambi a mezz’aria i loro sguardi s’incontrarono per la prima volta; gli occhi del bambino riccioluto erano grandi e colmi di dolcezza, di uno strano verde sfumato di tonalità che Kurt non avrebbe saputo definire.
Ma erano occhi bellissimi, belli quanto quelli della sua mamma.
“Come ti chiami?” chiese il piccolo, tutto d’un tratto.
Kurt s’irrigidì e sua madre rise con dolcezza.
“Avanti Kurt, non imbarazzarti,” disse, dandogli un’altra piccola spinta.
“Kurt. Mi chiamo Kurt…” sussurrò, piano.
“Io sono Blaine!” rispose il bambino, con un gran sorriso sulle labbra e scendendo di colpo dall’altalena per pararsi di fronte a lui con la mano tesa pronta a stringere quella di Kurt.
Elizabeth fermò subito l’altalena, facendo scendere il figlio a sua volta ed incoraggiandolo a fare l’amicizia con il nuovo arrivato.
 
Ci fu un lungo istante in cui Kurt si sentì piuttosto imbarazzato: non aveva molti amici, anzi, non ne aveva nessuno. La sua unica amica era la sua mamma, la sua compagnia, il suo mondo.
Allungò la manina timidamente e strinse quella di Blaine. Sembrava un bimbo per bene, sorridente e… profumava. Aveva un buon profumo, un odore diverso da quello dia sua madre ma non cattivo. Era gradevole. Sapeva di gioco, di sole, sapeva di… nuovo.
Kurt non riusciva a trovare la definizione giusta per Blaine ma, qualunque fosse la sua essenza, era qualcosa di buono e positivo.
“Vuoi giocare con me, Kurt?” chiese il bambino, prendendogli una mano, “ci sono dei cavallini laggiù! Vuoi venire?”
Kurt si limitò ad annuire, per poi guardare sua madre.
“Posso mamma?” chiese educatamente. La mano di Blaine era ancora nella sua, calda e morbida, perfetta.
La donna annuì e lasciò che il nuovo bambino lo conducesse verso i nuovi giochi.
 
A fine giornata, quando Kurt ed Elizabeth salutarono Blaine ed il bambino più grande – che al contrario del piccolo non si era presentato, - Kurt non poteva immaginare che avrebbe rivisto Blaine molti anni dopo eppure era praticamente certo che il loro incontro non fosse stato del tutto casuale.
 
E quando afferrò la mano di sua madre per tornare verso casa, Kurt si sentì felice come non mai.
Aveva incontrato un’altra persona col profumo buono come quello di sua madre.



Note finali: Spero vi sia piaciuta e che vi andrà di lasciarmi un commentino! 
Intanto, ne approfitto per spammare la mia pagina facebook, per chi fosse interessato a contattarmi o a pormi qualche domanda: *QUI* sono sempre più che disponibile!!
 
   
 
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