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Autore: WilliamDuck    13/03/2012    8 recensioni
"Arrivo a scuola, mi guardo intorno e noto, con indifferenza, ormai ci ho fatto l'abitudine, gli sguardi che un po' tutti mi lanciano: altezzosi e disgustati. Disgustati poi, non sono mica un mostro, diavolo!"
Mi sono innamorata della NaruIno, problemi? xD
Ed è tutta colpa di Jeo 95 e Matt2291, che sono gli unici in grado di farmi apprezzare il pairing così tanto, ma dato che non si danno una mossa ad aggiornare, ci devo pensare io xD
Certo, non sono ai loro livelli, ma perlomeno ci ho provato ^^
Spero vi piaccia almeno un pochino ^^
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Jiraya, Naruto Uzumaki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Arrivo a scuola, mi guardo intorno e noto, con indifferenza, ormai ci ho fatto l'abitudine, gli sguardi che un po' tutti mi lanciano: altezzosi e disgustati. Disgustati poi, non sono mica un mostro, diavolo!

E' vero forse un po' faccio impressione, ma esagerano.

Ho i capelli lisciati all'indietro, "leccati da una mucca" dicono i bulletti della scuola per prendermi in giro; occhiali grandi e rotondi, che mi danno un aria da secchione ed infatti lo sono, abito da solo, sono orfano e il mio unico "svago" è lo studio e la lettura, e nascondono i miei occhi; camicia, portata nei pantaloni, a maniche lunghe e con motivo a scacchi, che nasconde i miei pettorali ben formati e la mia tartaruga, non voglio mettermi in mostra, se vogliono notarmi devono farlo per il mio carattere non per il mio aspetto; pantaloni di un colore verdognolo e con una cintura ben visibile, dato che non ho nient'altro a coprirla, marrone; scarponi neri, di nessuna marca in particolare, con i lacci a formare un fiocco un po' ridicolo.

Ok, lo ammetto faccio pena, ma non mi interessa del giudizio degli altri, che parlino pure se ne hanno così voglia.

Oh no, eccoli che arrivano! I bulli della scuola, da un po' di tempo mi hanno preso di mira e chiedono continuamente il mio pranzo, allora ho deciso di portarmi dei soldi in modo che abbia il pranzo, non posso rimanere a digiuno tutti i giorni fino alle quattro!

Si sono fermati davanti a me, ormai conosco anche i loro nomi: Sasuke Uchiha, il loro capo, si crede chissacchì, ma se voglio lo smonto con un bel montante, se non si è capito mi sta sui nervi; Neji Hyuuga, leccapiedi di Uchiha, ma lui non mi ha mai fatto nulla di male; Kiba Inuzuka, lui è quello che spesso e volentieri passa alle mani; Shikamaru Nara, sinceramente non so neanche che ci faccia lui nel gruppo, né perché ci sia, non fa altro che sbadigliare e ripetere "Che seccatura!" ogni due minuti.

Dalla mia parte ho solo Itachi Uchiha, fratello di Sasuke, ma non mi difende per proteggermi, bensì per fare un dispetto a suo fratello minore, peccato che oggi non ci sia, sigh!

- Hey, secchione!- mi fa Sasuke.

- Uchiha, ecco i soldi. Smamma!- gli rispondo seccato e gli porgo il denaro.

- Abbassa la cresta, Uzumaki.- ecco Kiba.

Giusto, non mi sono presentato. Mi chiamo Naruto Uzumaki, frequento il terzo della Konoha's High School e ho la media più alta dell'intero liceo.

- Inuzuka, oggi non sono in vena.- gli rispondo calmo.

- Come se tu potessi scegliere.- dice e carica un destro, ma Uchiha junior lo blocca.

- Sasuke, perché?- lo guarda stranito.

- Ha pagato e finché paga noi siamo apposto. Andiamo!- ordina e se ne vanno.

Mi si avvicina una ragazza dai capelli corvini e gli occhi color perla.

- N-naruto-kun, s-stai bene?- mi chiede, premurosamente, balbettando. Sorrido teneramente, è già da un po' che mi sono accorto che ha una cotta per me, ma non glielo dico che lo so perché non voglio spezzarle il cuore. Non la ricambio per il semplice motivo che sono innamorato di un'altra.

Lei non lo sa, ma non le confesserò mai niente perché so che non ricambierebbe e poi lei è troppo perfetta per mettersi con uno come me. Sospirò afflitto, ma Hinata, è il suo nome, se ne accorge.

- C-che hai, N-naruto-kun?- mi chiede infatti.

- Uh? No, niente. Non preoccuparti, Hinata-chan.- le sorrido e vedo che lei arrossisce. Che cara!

La campanella suona e tutti si dirigono nelle proprie classi, controvoglia.

Entro nella mia e la vedo: splendida come sempre; seduta vicino la finestra aperta; il leggero venticello che le scompiglia la bionda chioma lunga e fluente; gli occhi azzurri puntati al di fuori della finestra a fissare un punto imprecisato; la bocca semi-dischiusa che respira piano, quasi a non voler spezzare l'atmosfera che si è creata; il petto che si alza e si abbassa a ritmo del suo respiro. Ora, so che non è carino fissare il decolté di una donna, ma non riesco a farne a meno, cavolo!

Si sta girando, "Pericolo, pericolo, pericolo!!!" sembra urlarmi il mio cervello, ma non mi giro, non ci riesco.

Qualcuno entra e mi da una spallata, solo allora mi risveglio e mi dirigo al mio posto.

Il professor Hatake entra, in ritardo di 15 minuti, e ci chiede scusa per il ritardo. Noi rispondiamo che non c'è problema. Questa scena si ripete tutte le mattine in cui c'è lui alla prima ora.

- Signorina Yamanaka, potrebbe degnarci della sua attenzione?!- come osa quello riprendere la mia Ino?

Ebbene sì, è lei la ragazza di cui sono innamorato ed è l'unica, escludendo Hinata, che non mi maltratta e che mi saluta.

- Oh, mi scusi prof. Non mi ero accorta che lei fosse arrivato.- dice con quella sua voce celestiale.

- Per questa volta passa, ma la prossima volta che la becco, non se la caverà con un semplice "Mi scusi prof.".- la mette in guardia.

- Certamente, non si ripeterà.- dice lei.

Il professore sorride.

- Bene, ora possiamo cominciare.- e si mette a blaterare qualcosa sulla Divina Commedia, che io non ascolto, sono troppo assorto nei miei pensieri per seguire la lezione e poi ho dieci in tutte le materie me lo posso permettere, mi basterà sfogliare le pagine.

I miei pensieri volano sempre a lei, il mio amore impossibile. In fondo, oltre che a non venir mai corrisposto, cosa potrei offrirle io? Sono un povero secchione, senza genitori, che non fa neanche in tempo a studiare il pomeriggio che appena finito l'orario scolastico, non torna neanche a casa, ma corre a lavorare, fino a tarda sera, per pagare affitto e studi. E' già tanto se riesco a mangiare e a pagare la "tassa" a Uchiha, ma questo lui non lo sa. Nessuno sa della vita di merda che conduco, nemmeno mio nonno Jiraiya, che gentilmente mi paga le tasse di acqua, gas e luce.

Scuola-lavoro-casa è questa la mia vita, non posso permettermi neanche un minuto di svago e non appena torno a casa crollo. La mattina mi sveglio molto presto per sfogliare le pagine che hanno dato da studiare e vado a scuola.

Una settimana libera non potrebbe farmi altro che bene. Ho delle occhiaie pari a quelle di Sabaku no Gaara, che mi fanno sembrare un pazzo squilibrato.

Ritorno con la mente in classe e il professore apre un libro su una pagina a caso, ne legge il numero e chiama all'interrogazione Ino.

L'interrogazione purtroppo va male e il professore scrolla il capo in segno di diniego.

- Yamanaka, così non andiamo. L'ennesimo 4.- dice il professore.

Ino sta in silenzio col capo chino.

Odio vederla così abbattuta, ma non posso fare niente e odio ancora di più questo mio essere impotente.

- Una soluzione c'è però.- dice sorridendo.

Attira subito l'attenzione di Ino, che lo guarda speranzosa.

- Potresti farti dare ripetizioni da Uzumaki per un mese. E' l'allievo migliore della scuola. Sempre se a lei sta bene Uzumaki.- espone la sua idea.

Cavolo, e ora che faccio?

- Mi dispiace prof, ma di pomeriggio lavoro, tutti i giorni e la domenica dalla mattina alla sera.- gli dico impassibile.

- E cosa vuole che sia un mese?- chiede lui.

"E mi campa lei per un mese???" vorrei urlargli contro, ma mi trattengo.

- Vedrò cosa posso fare. Ma non posso dirle con certezza se posso.- gli dico, infine.

Vedo che negli occhi di Ino si accende un barlume di speranza. Mah!

Le ore passano e finalmente arriva l'ora di pranzo.

Come sempre prendo il pranzo che mi sono portato da casa, un semplice panino con la frittata e una bottiglietta d'acqua, e mi siedo sotto il, ormai, mio albero.

Chiudo gli occhi e di tanto in tanto do un morso al panino.

Sento uno spostamento d'aria, come se qualcuno mi si fosse seduto affianco, apro gli occhi, mi giro e non credo ai miei occhi: Ino è seduta affianco a me e mangia silenziosamente il suo pranzo.

- Ciao Naruto!- si gira verso di me e mi saluta col suo splendido sorriso.

Io, un po' stordito, le rispondo.

- C-ciao Ino. Come mai sei qui?- le chiedo.

- Sei sempre solo e volevo farti un po' di compagnia. Ma se ti do fastidio vado via.- chiarisce, mentre fa per andarsene.

- No, no. Figurati.- le dico e la fermo con un gesto della mano.

- Ok.- mi dice.- Allora... Per le ripetizioni?- mi chiede arrossendo lievemente. Strano, lei non arrossisce quasi mai. Non ci faccio caso e rispondo.

- Non lo so, Ino. Lavoro tutti i giorni e torno a casa verso le 9 di sera, non faccio nemmeno in tempo a fare i compiti e cenare che, non appena fatta la doccia, crollo come un salame.- che frase lunga! Non è da me parlare così tanto.

Anche lei se ne rende conto e mi guarda incredula, poi risponde.

- Oh, mi dispiace. Non fa niente.- mi dice, ma mi guarda con una faccia da cucciolo bastonato.

Dannazione! Non riesco a resistere a quello sguardo.

- Dai, adesso chiamo il mio datore di lavoro e vediamo.- le dico sorridendo.

Mi guarda felice.

Prendo il cellulare dalla tasca e digito il numero.

"Pronto?!" mi fa una voce dall'altro capo.

"Gaara, sono Naruto." Ho dimenticato di dire che Gaara è mio amico, nonché datore di lavoro.

"Naruto! Dimmi tutto." mi risponde allegro, non è da lui essere allegro. Oggi ne succedono di cose strane! Ci passo sopra.

"Potresti darmi un mese libero? Ho una cosa importante da fare e non può essere rimandata." gli dico e Ino arrossisce.

"Sempre diretto, eh? Comunque come farai a campare in questo mese se non vieni?" mi chiede.

"Non lo so, Gaara. Vedrò di arrangiarmi. Qualche soluzione la trovo." gli rispondo per niente convinto.

Nessuno rispose. Starà pensando.

"Dai, questo mese te lo pago anche se non vieni." non ci credo!

"Non ho capito. Cos'hai appena detto?" gli chiedo incredulo.

"Hai capito, amico." mi dice e sono sicuro che sta sorridendo.

"Grazie infinite, amico." dico e riattacco.

Mi giro verso Ino con un sorrisone stampato in faccia.

- Mi ha dato il mese libero. Potrò darti ripetizioni.- le dico.

- Ma come farai con i soldi?- mi chiede preoccupata.

- Ha detto che mi paga il mese anche se non ci vado.- rispondo con lo stesso entusiasmo di prima.

Lei fa un urlettino di gioia e in uno slancio di gioia mi abbraccia. Io lì per lì rimango spiazzato, poi ricambio e la stringo a me.

La campanella suona e siamo costretti ad allontanarci.

Lei mi guarda un po' rossa, mi si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.

Si alza e scappa, ma nel mentre mi urla: - Ci vediamo all'uscita, fuori il cancello.-

Io alzo la mano come per fermarla, ma è troppo tardi è già sparita.

"Ma... Siamo nella stessa classe. Perché fuori il cancello?" penso.

Sorrido e mi avvio anche io in classe.

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Eccomi che ritorno con una nuova storiella!

Inizialmente doveva essere una one-shot, ma essendo venuta troppo lunga l'ho dovuta spezzare in due parti.

La seconda parte è già pronta e la posterò domani, se il pc me lo permette, altrimenti dopodomani.

Ringrazio coloro che leggeranno, ma me lo lasciate un commentuccio? *-*

Buon giorno o buona notte, dipende da quando la leggerete xD

Baci <3

 

 

 

NaruHina4ever ^w^

  
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