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Autore: SummerSpring    13/03/2012    1 recensioni
Sì, questa è la mia storia, è, quindi, Una Storia Vera.
Lei, una dodicenne di nome Mia.
Lui, un quattordicenne di nome Matteo.
La distanza è padrona del loro amore, riusciranno a superarla?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno dopo anno passavo l'estate nel solito posto, da ormai quattro anni...
Anno 2O11, l'estate trascorreva serenamente, come tutte le altre, avevo 12 anni compiuti e un corpo con parecchi spettatori. 
Era il mese di agosto quando partì per trascorrere le vacanze e tutto appariva monotono, tutto era come gli altri anni.
La mattina immersioni, pranzo, piscina o mare, doccia e cena.
Che palle.
A salvarmi dalla stressante monotonia estiva venne mio cugino di tre mesi, passai la maggior parte del mio tempo con lui, portandolo a passeggio per farlo dormire e giocandoci insieme.
-Mia, alzati, che sono arrivati tutti!- mi svegliò così mia madre quando i mia zia arrivò con mio cugino e mio zio andò con mio padre non so dove. 
Mi alzai a fatica, io amo dormire.
Indossavo dei pantaloncini corti, forse anche troppo, ed una maglietta senza maniche; avevo dei capelli che mi portarono ad invidiare quelli di Hagrid e cercando di sistemarli uscii fuori prendendo in braccio mio cugino e commergendolo di coccole.
Entrò una macchina nel villaggio, si fermò esattamente davanti al nostro residence, scesero tutti, per ultimo un ragazzo.
Era riccio, con gli occhi e i capelli scuri, alto quanto basta, un viso da bambino ed una tartaruga da paura.
Okay, l'amore a prima vista esiste.
-Che cazzo di figo!- urlai, a voce troppo alta per non avermi sentito lui...Infatti si girò verso di me, ma continuai a giocare con quel bimbo di tre mesi che quasi avevo dimenticato.
Rientrai in casa, lo poggiai sul letto, mi sistemai e lo ripresi andando fuori a sederci.
Stavano scaricando le valigie e lui aiutò una ragazza che era con lui e la sua famiglia, era maledettamente carina.
Si scambiavano occhiate complici e sorrisi teneri; rosicavo.
Non gli toglievo lo sgardo di dosso e speravo che lanciasse qualche occhiata, magari...Lo faceva, ero al settimo cielo, se non più su.
Se ne andarono nel loro residence di cui avevano appena ricevuto le chiavi, così non vidi né lui né la sua famiglia per tutto il giorno.
La sera cominciavo a scendere da sola con la ventottene sorella di mia zia, che non mi si filava minimamente.
Così tutte le serate le passavo vicino al porticciolo dove c'era il gommone del mio istruttore da sub osservando il pietoso spettacolo degli animatori.
Uno di loro chi ha anche provato con me, ma lasciamo correre.
Sera dopo sera lo vedevo con i suoi amici, distante da me, e la voglia di conoscerlo diventava sempre più forte.
Il giorno dopo mi affacciai dal mio al suo residence, lui mi vide e mi fece un occhiolino.
Mi sciolsi.
Qualche sera più tardi...








Angolo d'autrice:
Sciao a te bella persona che sta leggendo la mia storia :3
Vuoi sapere che fa in questo momento Mia? E' seduta sul suo letto a gambe incrociate e sta pubblicando la sua storia, la sua vera storia.
Le piace scrivere, e se si tratta di qualcosa di vero è ancora meglio.
Aggiornerà quanto prima, anche se gradirebbe qualche recensione :3

Al prossimo capitolo :D

  
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