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Autore: rose princess    13/03/2012    1 recensioni
‘’Sapeva bene che il suo ruolo gli imponeva di non fare amicizie. E allora perché si ostinava a voler fare amicizia?! E perché teneva quel sorriso falso? Perché il giapponese lo sapeva bene che quel sorriso era falso, come anche il suo carattere. Quel coniglio aveva il potere di farlo incavolare. ‘’ ( Come in ogni mia Shonen-ai, Fluff messo solo per sicurezza, come OOC ^^ )
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Link/Allen, Rabi/Kanda
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                  The samurai and the idiot rabbit


Intro: ‘’Sapeva bene che il suo ruolo gli imponeva di non fare amicizie. E allora perché si ostinava a voler fare amicizia?! E perché teneva quel sorriso falso? Perché il giapponese lo sapeva bene che quel sorriso era falso, come anche il suo carattere. Quel coniglio aveva il potere di farlo incavolare. ‘’

 

Lo odiava! Kanda odiava quel coniglio idiota, gli stava veramente sulle palle quel suo modo di fare, lo considerava assolutamente falso.
Sapeva bene che il suo ruolo gli imponeva di non avere rapporti di nessun’genere. E allora perché si ostinava a voler fare amicizia?! E perché teneva quel sorriso falso? Perché il giapponese lo sapeva bene che quel sorriso era falso, come anche il suo carattere. Quel coniglio aveva il potere di farlo incavolare.
Non per nulla ora stava marciando a grandi passi verso la sua stanza e fulminava con lo sguardo ogni singola persona che incrociava.

Era in mensa, tornato dopo una missione faticosa, stava mangiando tranquillo, quando il baka usagi gli si era avvicinato da dietro e lo aveva abbracciato urlandogli un ‘’ Ciao Yuu-chan! ‘’ molto, troppo per i suoi gusti, enfatico. Forse il rosso non si rendeva conto di ciò che aveva fatto, non solo lo aveva chiamato per nome e lo aveva abbracciato davanti a tutta la mensa, la cosa più grave era che gli aveva fatto cadere la soba! Era una cosa impensabile!
Kanda, già arrabbiato per conto suo, si girò con Mugen in mano, ma il rosso evitò il fendente ridendo come un pazzo, il giapponese iniziò a urlargli di tutto, fino a che la Mammoletta non si mise a difesa del coniglio.

< Piantala Kanda! Non puoi reagire così! >

< Stai zitto. >  Gli rispose in malo modo Kanda  assottigliando gli occhi.

< Non puoi reagire così! >   Ripeté Allen

< S.T.A.I Z.I.T.T.O!! >

< Ora basta, tutti e due! > Intervenne l’ispettore Howard Link frapponendosi tra i due, per poi portare via Walker afferrandolo per un braccio.
Il baka usagi però, non seguì l’albino e l’ispettore, ma rimase fermo ad osservare Kanda con un sorriso da ebete stampato sulla faccia. Il giapponese non ne poteva davvero più, dopo averlo fissato malissimo e avergli chiesto di spostarsi, gli tirò un sonoro pugno in faccia e si allontanò dalla mensa a grandi falcate.

Lavi, dopo aver ricevuto il pugno da Kanda, si sedette al suo posto, nel tavolo con Allen, con la guancia dolorante sotto lo sguardo attonito dei presenti.
Allen per un minuto distolse l’attenzione dal suo amato cibo posto dinnanzi a sé, non voleva certo sprecare l’occasione di parlare male riguardo a Kanda. Era incredibile la rivalità tra i due! Spesso e volentieri ci volevano Lavi, Marie e Link per dividerli da un litigio che poteva, anzi doveva, sfociare nella rissa.

< Che idiota! Come gli ho detto, non dovrebbe reagire così! >

< Andiamo Walker, lascialo perdere. Dovresti saperlo che Kanda ha un caratteraccio. > Disse Link

< Però è stato esagerato! Insomma, è solo soba! > Continuò l’albino

Lavi non lo ascoltava neppure.
Si era vero, Kanda aveva un caratteraccio, e lo sapevano tutti molto bene, però gli piaceva così com’era. Si, oramai lo aveva capito, a lui Kanda piaceva e non gli importava del carattere, non era certo quello a fermarlo, dato che ogni giorno Lavi tentava di dimostragli il suo affetto, proprio come quella sera. Lo aveva abbracciato apposta!
Allen, dopo aver notato che il rosso non lo filava, mise il broncio e continuò a mangiare finendo tutto in pochi secondi e alzandosi insieme a Link. Lavi per un po’, ancora assorto nei suoi pensieri, li osservò, poi si alzò e meccanicamente li seguì.
Era talmente tanto assorto, che non si rese conto di essersi infiltrato in camera dei due. Allen si girò e perplesso gli chiese:

< Beh? Cosa ci fai qui? > Lavi rimase zitto. Stava tentando di riaccumulare i  fatti avvenuti.

< Junior, fino a prova contraria questa è la camera di Walker. > Esordì Link.

Lavi riuscì a riacquistare coscienza e si disse che tanto valeva approfittare di una amico disposto a fare quattro chiacchiere, soprattutto se il soggetto della questione era Kanda e l’interlocutore era Allen. Si sedette sul letto sospirando, così da attirare l’attenzione del ragazzo, che gli si mise a fianco e gli chiese cosa lo turbasse. Lavi gli fece una domanda bizzarra.

< Allen… Ti è mai capitato di provare interesse per un… uomo? > L’albino a quella domanda arrossì e con la coda dell’occhio guardò dietro di sé.

< Beh, un uomo? Perché? >

< No, così tanto per… >

Allen spalancò gli occhi, l’amico era pessimo nel tenere i segreti, e lui aveva capito. Non riusciva però a capacitarsi del fatto che provasse interesse verso quel tipo. Giunse alla conclusione che Lavi doveva vederci poco dall’occhio sano. Però sorrise e osservò maliziosamente il suo amico.

< è Kanda? > Il rosso preso in contropiede, arrossì tanto che il colore del suo viso diventò lo stesso dei capelli.

< ALLEN! >

< Ho indovinato! Baka Usagi! > Allen scimmiottò il soggetto della conversazione, scoppiando a ridere e il rosso ammutolì.
Per una  volta l’albino di stava dimostrando un cupido migliore di lui, Lavi aveva fatto bene a seguirlo in camera fingendo di essere sovrappensiero.
Allen volle sapere e Lavi fu ben felice di parlargli, dimenticatosi completamente di Link, che, senza dare nell’occhio, ascoltava la conversazione.

< Quindi ti sei innamorato di lui eh! >

< Allen, tu condanni gli omosessuali? >

< No… > Allen sembrò in procinto di dire qualcosa, ma si interruppe arrossendo. Lavi lo notò e colse la palla al balzo.

< Allen? > Lo chiamò cantilenando. < Arrossisci sempre quando parlo di quel tipo di rapporti. > Alla fine il rosso aveva ripreso il suo ruolo di cupido e osservava maliziosamente Allen che lo guardava sconcertato.

< Ma… Ma che?! >

< Eddai, a me puoi dirlo! Sono il tuo migliore amico? Chi è? Chi è? Due Nei? >

Da dietro di loro si sentì un colpo di tosse, Link riaffermava la sua presenza in quella camera, Tim intanto lo sfotteva amabilmente. < Junior, sei pregato di evitare certe uscite. >

< Scusa Due Nei! Beh, ora meglio che vada altrimenti il Vecchio mi ammazza. Grazie per la chiacchierata! Ciao ciao! >

Quando Lavi lasciò la stanza, Allen si sentì rinascere, sentì anche Link da dietro sospirare. Ridacchiando l’albino si alzò dal letto e, furtivo, si avvicinò all’ispettore, che impassibile continuava a stendere il rapporto della giornata.

< Che ti prende Link? Eri forse preoccupato? >

< Beh, dal momento che deve rimanere segreto, mi sarebbe scocciato che una lingua lunga come Junior lo sapesse. Non trovi Allen? > Il modo in cui pronunciò il suo nome, fece sorridere il ragazzo, che gli cinse le spalle con le braccia in un abbraccio, come uno dei tanti che si erano scambiati in quei giorni.
Link era stato chiaro, si erano fidanzati, ma doveva rimanere un segreto, se Lvellie l’avesse scoperto avrebbe allontanato l’ispettore da Allen e lui non voleva assolutamente che questo succedesse. Però, ogni giorno che passava, ad Allen veniva sempre più da dimostrare a Link quanto lo amasse, spesso quest’istinto gli veniva quando erano in mezzo a gente, quindi si tratteneva fino a che non erano da soli. Anche perché sapeva che prima o poi si sarebbero separati a forza.

< Senti… Ora che siamo da soli… Perché non ci coccoliamo un po’? >

< Allen! >

< Che c’è? >

< Dovresti dormire, è stata una giornata faticosa. >

< Dormi con me? >

< Uff, e va bene. > Link si alzò dalla sedia e Allen gli si buttò praticamente addosso sogghignando, alla fine era riuscito a corromperlo. L’ispettore lo notò, ma non gli diede peso, conosceva troppo bene la sua ‘’ vittima ‘’.

Lavi intanto saltellava verso la sua stanza ripensando alle reazioni di Allen, quel ragazzino era davvero particolare. Arrivato in camera, aprì la porta con un sorriso che faceva più luce della lampada che il Vecchio teneva accanto al letto.
Bookman lo guardò malissimo e gli disse di non fare mai più così tardi e di mettersi subito al lavoro, gli diede un libro e ritornò ai suoi documenti.
Il rosso si sedette sul proprio letto iniziò a leggere, ma si concentrò veramente poco nella lettura, tanto che quando ebbe finito il libro si ripromise di rileggerlo il giorno dopo dato che non aveva capito quasi nulla, si cambiò e si infilò sotto le coperte.
Il Vecchio spense la luce e la camera piombò nel buio. Il ragazzo però non riuscì ad addormentarsi e rimase qualche ora sveglio a pensare.
Pensò a Kanda, era scontroso e non avrebbe mai ammesso, se mai fosse stato, che si era innamorato. A Lavi sarebbe piaciuto essere corrisposto, ma conosceva il giapponese, quindi gli bastava che se ne accorgesse e stop. Gli vennero in mente Allen e Link, loro si amavano reciprocamente… Chissà come erano felici… Si addormentò con quei pensieri.
La mattina dopo, in sala mensa si sedette nel solito tavolo. Come sempre Allen era seduto di fronte a Link, Lavi li guardò e gli scappò una risatina. Allen distolse l’attenzione dalla colazione e lo fissò malissimo.

< Che c’è? >

< Niente niente… Come state? > Per poco Link non si strozzò e Allen alzò un sopracciglio scrocchiandosi le nocche.

< A cosa stai pensando Lavi Bookman Junior? >

< … Ehm… Intendevo, come vi sentite? >

< Certo certo. Oh guarda, è arrivato Kanda! > La poker face di Allen, doveva ammetterlo, funzionava proprio bene. Un momento, aveva detto… Kanda?


Oh fantastico! Il Baka Usagi era arrivato! Kanda sperava solo che lo lasciasse in pace, ma purtroppo le sue speranze vennero infrante quando lo vide salutarlo con il suo classico ‘’ Ciao Yuu-chan! ‘’ e, cosa che lo fece ancora più incavolare, la Mammoletta che sogghignava. Forse quei due si erano messi d’accordo per dargli fastidio… Sicuramente era così!
Decise di ignorarli e, con un verso di stizza, si sedette in un tavolo lontano da quei due pazzi.
Mangiò il tutto in fretta, sotto lo sguardo di fuoco del coniglio, l’unica cosa che voleva fare era andarsene al più presto da quel luogo, e da quell’occhio verde perquisitore.
Che gli prendeva? Kanda non seppe spiegare cosa, ma Lavi che lo fissava non lo metteva affatto in ansia, non riusciva a capire cosa fosse… Quando lo aveva abbracciato, non gli aveva dato così tanto fastidio in fondo… Ma cosa pensava?! Non era più lui.
Fatto sta che quando finì di mangiare, il suo golem gracchiò. Komui aveva una missione per lui.  Meno male, pensò, così poteva distrarsi e non pensare più a quella cosa!
Lasciò la mensa e si diresse verso l’ufficio del Supervisore. La missione di quel giorno consisteva nel eliminare degli Akuma comparsi in un villaggio spagnolo, nulla di più semplice per uno come lui.
Prese Mugen e varcò il gate che lo avrebbe condotto nel luogo della missione, il Finder era già lì e lo accolse con un inchino rispettoso che il giapponese ricambiò.


Lavi stava rileggendo il libro che il Vecchio gli aveva dato la sera prima, il solito libro di leggende e credenze. Lo finì in quattro orette, ma dato che non aveva voglia di leggere oltre, si diresse di nuovo a mensa, pranzò e raggiunse Allen che si allenava insieme a Link.

< Allen! Ciao! Posso unirmi? >

L’albino gli sorrise < Certamente. Facciamo io contro di te? >

I due combatterono per un bel po’ di tempo finché dal golem di Lavi uscì la voce preoccupata di Komui che gli implicava di andare nel suo ufficio e di portare Allen con sé. Non prometteva nulla di buono.
Tutti e tre corsero verso l’ufficio del supervisore, Komui li accolse con la faccia scura.

< Ragazzi, abbiamo perso le tracce di Kanda… >

< Cosa?! >

< Era in missione in Spagna, doveva eliminare degli Akuma, e abbiamo perso le sue tracce. La vostra missione consiste nel ritrovarlo il più in fretta possibile. >

Lavi, Allen e Link si guardarono e corsero verso la stanza del gate, in pochi secondi si trovarono in Spagna, ma il paesaggio che gli si presentò davanti era inquietante, le case erano tutte distrutte, gli alberi spogli e il cielo nero, l’occhio di Allen impazzì muovendosi a destra e a sinistra.

< Ci sono degli Akuma in giro… E sono molto vicini! > Non fece in tempo a capire la postazione degli Akuma che ci fu un’esplosione vicino a loro e una ventina di Akuma apparvero.
Lavi ingrandì la sua arma, ma Allen e Link gli si fecero davanti e gli dissero di andare a cercare Kanda, agli Akuma ci avrebbero pensato loro.
Il rosso non ci pensò due volte e corse per il paesino alla ricerca del giapponese.
Dopo ricerche in mezzo alle macerie, lo trovò dentro ad una casa in rovina, era coricato su un letto che si era salvato alla distruzione. Lavi tirò un sospiro di sollievo e gli si avvicinò, il ragazzo respirava normalmente, non sembrava avere ferite particolari.
Guidato da chissà ché, il ragazzo avvicinò le labbra a quelle di Kanda, che si svegliò poco dopo e strabuzzò gli occhi, ma non ebbe reazioni particolari, tranne quella di ricambiare una così tenera effusione. Questo gesto fece andare fuori di testa Lavi che gli si coricò sopra mettendo più emozione in un bacio. A corto di fiato si separarono, Lavi si sedette in fondo al letto e Kanda si mise a sedere.

< Cosa fai qui Lavi? > Chiese il samurai

< Siamo venuti a riprenderti. > Kanda sembrò perplesso e Lavi decise di spiegarsi meglio < Komui aveva perso le tue tracce e ha mandato noi a cercarti. >

< Oh… Ah! È vero. > Dalla tasca della divisa Kanda tirò fuori delle pietroline che dovevano essere il suo golem. < Il fatto è che si era distrutto il mio gol… Aspetta… Noi? >

< Si, ci sono anche Allen e Due Nei. >

< Ah… E dove sono? >

< Stanno combattendo. Piuttosto, cosa ci fai qui? >

< Uno degli Akuma che ho eliminato ha il potere di far addormentare i nemici… Mi devo essere addormentato qui. Meglio andare. > Si alzò e si diresse verso la porta.

Lavi gli si avvicinò e lo prese per un polso. < Non sento più i rumori della battaglia… Allen e Due Nei devono aver finito, erano tutti di livello uno. >

< Quindi? >

Lavi sorrise < Perché non ci fermiamo un pochino qui? >

Kanda sorrise < E sia! >


Allen si rallegrò quando vide Lavi e Kanda camminare verso di loro. Lui e Link avevano vinto la battaglia e si erano fermati a riposare, dopo parecchio tempo però che non avevano visto arrivare nessuno avevano iniziato a preoccuparsi.
Kanda stava bene e aveva la sua solita faccia da schiaffi, ma Allen notò che Lavi sorrideva, così, mentre tornavano indietro chiese al suo amico se avesse combinato qualcosa e lui gli sorrise, poi il giapponese si rivolse al rosso.

< Non ti pesa Lavi? In fondo sei un Bookman, non puoi innamorarti. >

< Per te Yuu-chan… > Lavi avvicinò il volto a quello del giapponese < Faccio tutto! E ora a casa. > Poi si girò verso Link e Allen < Voglio sapere tutto su voi due ok! >

Allen arrossì talmente tanto che sembrava in procinto di scoppiare < LAVI BOOKMAN JUNIOR NON APPENA SIAMO ALLA HOME GUIRO CHE NON LA PASSI LISCIA!!!! >

< Walker… >

< Tsk, Mammoletta. >

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Salve! Siete felici di vedermi vero! ^O^
*Palla di fieno che rotola *
ç^ç Forever alone … Che cattivi che siete… Vabbè, finalmente sono riuscita a scrivere una LinkxAllen! * Si sente un genio * Anche se la coppia principale è LavixKanda >_>. Ma vabbé!
Che dire? Spero che la mia Fan Fiction vi sia piaciuta, data la mia ancora poca dimestichezza con lo shounen-ai ^^ Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, le critiche sono accettate purché siate gentili ^^
Grazie a tutti quelli che vogliono esprimere il loro parere, ma anche a quelli che leggono!

Rose-chan.
 

  
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