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Autore: Pensieve    13/03/2012    3 recensioni
Quando l'amore e l'innocenza di una bambina fanno dimenticare anche per un attimo le brutture del mondo esterno.
Il primo vero incontro di Ninfadora (-NON CHIAMARMI NINFADORA!!- -Scusa, scusa, non volevo!-) .. cioè, Tonks e Lupin.
***
Prima ff: siate clementi! :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Una bambina dalla fervida immaginazione





Il primo giorno di primavera volgeva al termine e l’eco delle risate degli studenti –che avevano approfittato di quella tiepida giornata per godersi un po’ di sole- si spandeva per il grande parco di Hogwarts. Era stato un duro inverno e solo ora gli alberi e l’erba sembravano aver ripreso a respirare dopo essere stati soffocati così a lungo da uno spesso strato di ghiaccio.
Sotto l’ombra di un grosso faggio, vicino la riva del lago, cinque figure si stagliavano contro il cielo tinto di rosso.
<< Non è possibile James, ti stai rammollendo! >>.
Un ragazzo dai capelli neri e arruffati roteò gli occhi con fare melodrammatico, ma l’amico continuò imperterrito.
<< In tutti questi anni siamo riusciti a farci una reputazione, eravamo i tipi più fantastici di questo posto! Ma tu, in pochi mesi, sei riuscito a distruggere tutto, tu e la Evans!>>
La ragazza, sentendosi chiamare in causa, scosse la testa sorridendo.
<< E ti lamenti? E’ ora di crescere Sir... basta bravate! >> disse con fare minaccioso guardando prima il suo interlocutore e poi, voltandosi, il ragazzo dai capelli arruffati che la abbracciava da dietro.
<< Questo vale anche per te, Jamie! >> sussurrò, picchiettando l’indice contro il suo petto.
Per tutta risposta, James le prese la mano e con dolcezza, la baciò.
Il giovane di nome Sirius grugnì disgustato.
<< Oh andiamo!>>
<< Remus, che stai studiando? >>
Lily si avvicinò all’amico che sembrava sepolto dietro le pagine di un vecchio manuale di Trasfigurazioni.
<< ... qualcosa di incredibilmente noioso, mi sembra ovvio, no? >> esclamò Sirius passandosi una mano tra i capelli e iniziando a strappare fili d’erba con l’altra.
 La ragazza scrollò i lunghi capelli rossi e gli scoccò un’occhiataccia. Remus, intanto, tirò un sospiro.
<< L’ultima lezione della McGranitt… ancora non mi riesce al primo colpo, devo provarci sempre una seconda volta.. credo che sia il movimento del polso.. o magari, non scandisco bene la form..  >>
<< Come sei pesante Rem! L’importante è che ti esca, no?! >> esclamò James.
<< Magari uscisse a me… >> mormorò Peter, l’altro ragazzo.
<< I miei compari qui, hanno già espresso egregiamente il concetto, ma non posso esimermi dall’aggiungere... Rilassati, Lunastorta! Tanto sappiamo tutti che prenderai Eccezionale a tutti i tuoi M.A.G.O. Piuttosto, trovati qualcuna.. sai, con cui sfogare lo stress! >>
I tre ragazzi sghignazzarono, mentre Remus sconsolato scuoteva la testa e tornava al suo libro, e Lily li guardava allibita.
<< Siete impossibili! >>
<< Sirius? >>
Una voce squillante e familiare –almeno per uno dei cinque- interruppe la discussione dei ragazzi.
Davanti a loro, infatti, si ergeva una splendida donna dai capelli ricci e il volto dolce. In braccio portava una bambina di cinque o sei anni, tutta imbacuccata in una mantella con cappuccio.
<< Andromeda! >>
Il ragazzo saltò in piedi e abbracciò con slancio la nuova arrivata.
<< Ma.. ma.. che ci fai qui? Io, cioè... è un piacere, non fraintendermi... sai bene che sei una delle poche della mia famiglia che non vuole strozzarmi o avvelenarmi o simili... >> un ghigno amaro
 << ma non ti aspettavo.. >> concluse fissando la cugina.
<< Lo so, lo so, sono piombata qui senza preavviso.. ma devo parlarti. E’ davvero urgente e di vitale importanza. Dove possiamo parlare? >> chiese lei, posando la bambina a terra.
<< Uhm, sì, ecco, vieni, andiamo verso le serre. Ragazzi voi aspettatemi qui. >>
Sirius era diventato incredibilmente serio; sapeva che se sua cugina era così preoccupata sicuramente c’era di mezzo la sua famiglia.
<< Ah, ecco, non è che potrei lasciare con voi Ninfadora, mia figlia? Ho dovuto portarla con me perché Ted non era a casa ed io.. ma non vorrei che lei.. >> biascicò la donna nervosamente.
<< Stia tranquilla, penserem.. >>
<< James Potter! Solo perché ora sono madre non significa che devi iniziare a darmi del Lei!>>
esclamò ridendo Andromeda. Era il primo sorriso sul suo volto tirato. Poi si rivolse alla bambina
 << Dora, fai la brava, mi raccomando. La mamma torna subito. Ora ci sono questi ragazzi che giocheranno con te >> baciò la piccola e si allontanò con Sirius.
Ninfadora guardò la sua mamma allontanarsi e poi si voltò verso James, Peter, Remus e Lily.
Quest’ultima le si avvicinò << Ciao Dora, io sono Lily.. fa abbastanza caldo, perché non ti togli questa bella mantellina? >>
La bambina si abbassò il cappuccio e tese la manina verso i capelli della ragazza.
I suoi riccioli castani, all’improvviso, divennero incredibilmente rossi, proprio come quelli della Evans.
<< Ma.. ma come ha fatto?! >> esclamò Peter sputando buona parte della Cioccorana che stava mangiando.
<< Forte! La marmocchia è un Metamorfomagus! Non ne avevo mai visto uno!>>  esclamò James precipitandosi verso Dora.
<< Non sono una marmocchia! >> strillò lei mettendo il broncio.
Peter, James e Lily scoppiarono a ridere.
Offesa, la piccola si allontanò e affiancò Remus che, appoggiato al tronco dell’albero era immerso nella lettura e non aveva notato la scena.
<< Cosa leggi? >> trillò la bimba facendolo sobbalzare.
<< Uh, oh ciao. Un libro di scuola. Molto noioso. >> sospirò il ragazzo massaggiandosi il collo.
<< Io sono Ninfadora >> si presentò, mentre i capelli tornavano mossi, color cioccolato.
<> le sorrise timidamente.
<< Veramente è brutto brutto brutto. Lo cambierei, ma la mamma si arrabbierebbe. >> dichiarò torva guardando Remus di sbieco. Il ragazzo, imbarazzato, si grattò la punta del naso –odiava quel naso, troppo piccolo e delicato, da “femminuccia”- come faceva sempre quando era in difficoltà.
La bambina lo guardò affascinata e il suo naso a patatina divenne una copia esatta di quello del ragazzo. Poi gli accarezzò i capelli biondi e lisci e anche i suoi boccoli scuri diventarono della stessa consistenza e colore di quelli di Remus.
<< Ora è meglio! Come sto? >> chiese con un enorme sorriso.
<< Be..bene, ma eri molto carina anche prima. >> balbettò imbarazzato Remus.
<< Dora! >>
Andromeda e Sirius erano tornati, entrambi tesi e seri. La bambina corse verso la madre e le saltò al collo << Hai fatto la brava Dora? >> chiese la donna sforzandosi in un sorriso. La piccola annuì.
<< Dobbiamo proprio andare ora.. Sirius, mi raccomando. Dora, saluta! >>
Ninfadora con grazia scivolò da Remus e gli scoccò un sonoro bacio sulla guancia; salutò gli altri con la manina paffuta.
<< Allora, Felpato? Che succede? >> chiese James guardando preoccupato il suo migliore amico.
<< Mio fratello, quell’imbecille.. si è unito ai Mangiamorte. >> rispose tetro Sirius appoggiandosi al tronco di fianco a Remus.
I suoi amici avevano un’espressione sconvolta.
<< Sir…>>
<< Lascia perdere Lily. Non voglio pensarci ora. Raccontate qualcosa per distrarmi piuttosto. >> replicò il ragazzo con un sorriso triste.
 Nessuno però sembrava avesse intenzione di rompere il ghiaccio. Tossendo un po’ per darsi forza, James annunciò << Lunastorta ha seguito il tuo consiglio, sai? Si è trovato la fidanzata!>>.
Lily e Peter iniziarono a sghignazzare.
<< Cosa?! Come? >> strabuzzò gli occhi Sirius.
<< Sai quella marmocchia di cinque anni, la tua cuginetta in secondo? Ecco! >>
I quattro ragazzi si rotolarono a terra per le risate, tenendosi la pancia.
<< Oh, molto divertente, davvero! >> sbuffò Remus, tornando al suo libro.
 
     
 
                                                      ********
 
<< Allora Dora, sei stata bene con gli amici di Sirius? >> chiese Andromeda quella sera rimboccando le coperte alla figlia.
<< Tanto mamma! Ah, sai, ho incontrato anche mio marito! >> rispose tutta contenta.
<< Come? >>
<< Remus ha detto che sono carina e noi ci sposeremo. Per questo gli ho dato un bacio. >> rispose seria la bambina.
Andromeda le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza.
Chiusa la porta alle sue spalle e scoppiò a ridere: la sua Ninfadora era proprio una bambina dalla fervida immaginazione.  





  
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