14/03/2012
5 recensioniSpazio Me:
Inizio subito dicendo che questa ff, se così la si può chiamare, è dedica a Niki, alla dolce e gentile Niki_white, perché sta passando un momento difficile, ed essendo la distanza una maledetta barriera, posso cercare di starle vicino solamente in questo modo. Con le parole non sono mai stata molto brava, sono impacciata ed ho ereditato dal mio vecchio l’abitudine di riuscire sempre a dire la frase sbagliata al momento sbagliato, ecco perché forse questa storia farà più schifo del solito. Scusami Niki.
Siii sono qui l'ultima stella sola, ora vieni su da me con nuovi sogni che crederemo
veri insieme, oltre le mediocrità, oltre le mezze verità, sopra nuvole come prigioni
sulla vostra libertà, pregandovi di credere a quanto grande può essere io resto qui
finché quando qualcuno crede in me.
SOLO PER TE:
I lineamenti del tuo viso si muovono lentamente, quasi non te ne accorgi, mentre le labbra si inarcano verso l’alto, stai sorridendo, sembra strano ma è così.
Quanto tempo è passato dall’ultima volta?
Quanta neve è caduta dal tuo ultimo sorriso sincero Shirou?
Non lo sai, hai smesso di contare i giorni tempo addietro, quando hai scoperto, amaramente, che non importava quante settimane ti lasciassi alle spalle dall’incidente, loro ti sarebbero sempre mancati, lui sarebbe sempre rimasto una tragica dolorosa perdita ed il tempo non poteva nulla contro quella ferita, contro una cicatrice che non voleva saldarsi.
C’era solo quel vuoto nel petto, lì dove prima c’era la tua famiglia.
Poi, un giorno come un altro, durante una partita, l’avevi sentito, contro ogni previsione avevi sentito la sua voce, quel tono inconfondibile, gridare energicamente nella tua testa.
Credevi d’essere impazzito, d’aver raggiunto il limite, mentre la disperazione aumentava lo sconforto.
Tu volevi lui, solamente lui, non un’illusione; non ti saresti mai accontentato di una menzogna, di una subdola bugia.
Alla fine, inspiegabilmente, i tuoi piedi si erano mossi, percorrendo l’intero campo, dritti verso la porta avversaria, con la grinta indiscussa di un vero attaccante.
Lì l’ avevi capito, Atsuya era realmente con te, era tornato, ed il lupo dei ghiacci era sorto.
Un corpo però non è fatto per sostenere due anime, per questo il vostro equilibrio era destinato a crollare.
Giorno dopo giorno, lui stava prendendo il soppravvento su di te, annullandoti, soffrivate entrambi, mentre la perfezione vi scivolava fra le dita. Perché non eri più Shirou e certamente non saresti mai potuto diventare Atsuya.
Lui lo sapeva, aveva percepito il tuo crollo, la tua disfatta, e così, alla fine, se n’era andato, aveva abbracciato la morte sorridendo.
Ti aveva lasciato nuovamente, con l’amaro in gola, consapevole che questa volta non saresti rimasto solo.
C’era la Raimon al tuo fianco, degli amici che non ti avrebbero mai voltato le spalle.
Forse i loro sorrisi e la loro amicizia non avrebbero mai riempito quel vuoto, d’altronde nessuno può essere semplicemente sostituito, ma sicuramente il dolore era più leggero con la tua squadra vicina.
Con questa certezza, rassegnato e sollevato allo stesso tempo, avevi lanciato la sua sciarpa al vento in un muto addio.
Ed ora sei lì, con lo sguardo al cielo e la tristezza nel cuore, e quel lutto ancora sulle spalle, al tuo fianco Haruna ti osserva preoccupata,
mentre arrossisce imbarazzata, passandosi una mano maldestra tra i capelli scuri.
“Sai Shirou-kun, io credo che chi ci ha lasciato in realtà rimanga sempre con noi” le parole le escono all’improvviso dalla bocca, tremule e sincere.
Annuisci sfinito, soffocato dal grigiore delle nuvole, aggrappandoti alle sue parole, vorresti che tutto ciò fosse vero, che Haruna avesse ragione.
“Ho ragione” continua lei, davanti all’incredulità del tuo sguardo “altrimenti l’avresti perso quel giorno, nella valanga. Ed ora non ti ricorderesti di lui, non te ne importerebbe più nulla, non soffriresti. Invece riesci ancora a sentire l’amore che provi per tutti loro nel tuo cuore, hai avuto tuo fratello talmente vicino da sentirlo, e io so, che finché continuerai ad amarli, ad avere dei ricordi, loro non smetteranno mai d’esistere e non ti lasceranno un secondo. Così come i miei genitori con me”.
Concluse soddisfatta, c’era determinazione nella sua voce, verità e tristezza, e la grinta di chi crede fermamente in ciò che professa, così, in quell’istante, le avevi creduto.
E mentre le tue braccia le cingevano i fianchi, coinvolgendola in un abbraccio, avevi sorriso, come non ti capitava da troppo tempo, trattenendo una risata al pensiero che probabilmente Atsuya, in quel momento, stava sorridendo sornione da qualche parte tra le nuvole, proprio come te.
Spazio Me finale:
Ok, è qualcosa di tristissimo, scusami Niki, spero solo di non averti rattristato ulteriormente e che il messaggio della ff sia abbastanza trasparente nelle parole di Haruna.
Inoltre ribadisco che per qualsiasi cosa io ci sono.
Mi vergogno di questa ff indecente ma ultimamente non ho ispirazione, però ci tenevo a scriverla.
Il titolo è una canzone degli articolo 31, mentre le frasi iniziali sono tratte da Stella sola, del medesimo straordinario gruppo.
Un bacione
ed un abbraccio speciale a Niki
Mary