"LE MURA DI CINTA" Pioggia ferma sulle nuvole, Sentimenti immobili nel vento. La strada è perduta e trascurata, tra le ruote di quella Harley. I cieli sono astiosi e ruggenti e si incagliano negli ombrelli dei passanti, come sabbia tra le labbra. Quella caverna è dentro le mura di cinta, quell’anello è disperso tra l’erba della città. Sul marciapiede c’è un uomo, un vagabondo perso nella nebbia, e se potessi andare con lui, se potessi avere il cuore nel mondo, e queste mura di cinta non fossero più che un ricordo, ma questo Settembre m’incatena, il sole impera potente, senza illuminare queste strade grigie, c’è un giorno ancora in questa vita, fatta d’acre metallo.