"PRIMO GIORNO"
Primo giorno di adolescenza,
questo mondo ti accoglie ignaro di ciò che covi dentro,
gli alberi si sparpagliano nel paesaggio inconsistente,
c’è un odore di estate nella mattina spoglia.
Il mondo è ancora puro, e tu anche lo sei,
non ci sono macchie a sporcare le tue maglie,
non ci sono sguardi ad imbrattare i tuoi occhi,
non ci sono desideri ad occupare le tue mutande,
non c’è niente che ti possano imputare.
E vorresti andare avanti, c’è così tanta forza nelle gambe,
quanti desideri da realizzare, quante idee.
Secondo giorno,
hai scoperto il mondo, e lui ti ha riconosciuto,
non vuoi che ci sia un terzo giorno in realtà,
le tue gambe sono molli e stanche,
i tuoi desideri accatastati dai rifiuti,
e uccisi da quelli che non li hanno mai avuti.
Come potevi immaginare che un giorno
Sarebbe arrivato un momento come questo?
Fino a ieri  non hai altro che desiderato giocare,
oggi è diverso, devi stare attento ai tuoi pensieri,
devi desiderare un futuro, desiderare un lavoro.
E tu non vuoi, non vuoi essere come gli altri,
non vuoi lasciare questa meravigliosa isola delle sensazioni.
Il tuo sguardo si posa e sai di non poter guardare
com’è vero il mondo, il mondo si nasconde,
si cela, anche agli occhi di quello stesso
che l’ha creato e che adesso.. se ne allontana deluso.
E tu sai che c’è un altro mondo celato,
uno in cui potresti star bene,
un mondo sbagliato e facile,
un mondo disapprovato,
basta solo attraversare la strada,
e non hai bisogno di aprire gli occhi per fissarlo.
Un mondo da cui ti hanno messo in guardia,
Sentimenti sotterranei, visioni sballate,
odore di droga, stanze sconosciute.
In questo mondo non hai bisogno di età,
non hai bisogno di desideri per il futuro
o buone premesse, non hai bisogno di voler una casa,
non hai bisogno di essere responsabile o preciso,
non hai bisogno di essere bello e felice.
Questo mondo è lento,
scappa in fretta, puoi sfuggirlo.