Se una notte d’inverno un viaggiatore, in cammino da solo per terre
deserte, si sente cogliere da un vago senso di inquietudine
al pensiero dell’immensa oscurità che lo circonda, cerca rifugio nella propria
memoria, e ripercorre con la mente le città che conosce: città che ha visitato
in passato, o di cui ha sentito parlare, o che forse ha soltanto immaginato.
Così anche Marco Polo, mentre insonne ascolta i mormorii della notte; e
decide di scrivere questo libro.