Fanfic su attori > Jared Leto
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Autore: Iner    14/03/2012    1 recensioni
Questo è un altro sogno che ho fatto, mi ha colpito particolarmente.
Come sempre, un profondo grazie a Himmel, che mi sostiene e mi sopporta ♥
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo sogno è durato pochissimo nella realtà, ma a me è sembrata un'infinità. Io sono ad un parco, è il primo pomeriggio, credo sia l'inizio della primavera perché c'è quel tipo di temperatura per la quale si sta benissimo solo con una felpa indosso, è c'è un sole che timidamente si posa sulla mia pelle, e ogni tanto il vento fa capolino tra gli alberi. Sono sola, devo essere appena uscita da scuola, perché ho lo zaino con me. Sto appoggiata ad un albero, e leggo un libro non so quale, ma è un libro vecchio e polveroso, è uno di quei libri che tieni in mano quasi con timore perché hai paura che si rompano. Lo leggo assorta, poi di tanto in tanto, alzo lo sguardo e mi guardo intorno, come per essere sicura che tutto sia rimasto come l'avevo lasciato. Si inizia a fare tardi, ma non troppo, sono circa le cinque di pomeriggio, decido di tornare a casa, quindi raduno le mie cose, ripongo con cura il libro nello zaino, uno zaino troppo sporco e rovinato per appartenere ad una ragazza, e mi alzo; passo le mani sui jeans logori per togliere la terra, poi con passo incerto a malfermo, comincio a camminare. Non so dove sto andando, vado dove le mie gambe mi portano, cammino fino a che non ce la faccio più. Nel frattempo mi guardo intorno, non sto ascoltando musica: strano. Mi ritrovo in una piazza, è una piazza affollatissima: le persone la attraversano, mano nella mano, si fermano sugli scalini della fontana, camminano veloci, camminano piano, sorridono, si guardano, sono tutti in gruppo. Decido di sedermi sugli scalini della fontana, per riprendermi, per osservare. Direi che in tutta questa folla spicco, mi si nota: ma no, non perché sia bella, o alta, o magra, perché sono sola; sono l'unica che tra tutte queste persone è.. sola. Il cielo si sta scurendo, ma non troppo, comincio a sentirmi malinconica. Guardo davanti a me, le persone che passano, li scruto, li osservo, mi guardo le scarpe. Perdo un battito al cuore, lo sento distintamente che fa uno sbalzo, perde un colpo, si ferma per un momento, avete mai provato questa sensazione? Ho appena incontrato la cosa più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita: due occhi, riflettono il ghiaccio, riflettono l'oceano, riflettono il cielo, riflettono tutto quello che di più blu e luminoso ci possa essere su questo pianeta. Mi hanno guardata solo per pochi secondi quegli occhi, ma in quei pochi secondi il mio cuore ha cominciato a battere fortissimo, giuro credevo mi sarebbe salito in gola, lo sentivo pulsare nelle mie orecchie. Improvvisamente tutti gli altri non c'erano, c'eravamo solo io e quei due occhi infiniti. Sono spariti quasi subito, gli occhi, perché le sensazioni no, quelle sono rimaste. Ho cercato di seguirli, li ho cercati, nelle altre persone, non li ho mai più ritrovati, li cerco ancora adesso. Si sono presi metà del mio cuore e se lo sono portato via, almeno so che mezzo cuore è con loro, dove dovrebbe stare. Io quegli occhi ancora li cerco, e aspetto; aspetto di ritrovarli, aspetto di vederli, aspetto di assaporarli, di ritrovarmeli davanti per non avere solamente un'immagine impressa nel mio cuore, come un tatuaggio, come una cicatrice, che aspetta solo di essere sanata. Aspetto il momento in cui non mi sentirò più vuota a metà.

  
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