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Autore: phoenix_esmeralda    15/03/2012    1 recensioni
Nel numero 18, per la prima volta Ryo si rende conto di quello che inizia a provare per Kaori. Decide di dirle addio per sempre, ma la decisione di Kaori, che affronta Volpe Argentata da sola, lo convince a lasciare le cose come stanno. Nella mia fic invece succede qualcos’altro, che spingerà Ryo e Kaori a fare una scelta differente…
Per chi non rammentasse il numero 18: qualcuno spara a Kaori colpendola ad un tacco e subito dopo, l’autore della bravata (Volpe Argentata aka Silver Fox) dà appuntamento a Ryo in un bar. Gli spiega che per vendicarsi della figuraccia fattagli fare da Ryo qualche numero prima, tenterà di uccidere la sua fidanzata. Ryo tenta di convincere Silver Fox del suo errore (Kaori non è la sua fidanzata…), ma il killer non cambia idea. All’apparenza, Ryo non ha nessuna voglia di proteggere Kaori, ma poco dopo, lei lo trova in casa, mentre prepara una pistola. E la mia ff parte da qui. Qualche battuta simile al manga e poi… le cose cominciano ad andare in modo diverso!
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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- Perché ridi con quella faccia da stupida?
Ryo stava maneggiando la pistola.
- Eh eh… - ridacchiò Kaori soddisfatta – Sembrava che non t’importasse niente della sfida, e invece stai pulendo le pistole…
Erano entrambi seduti al tavolo e Ryo stava lavorando già da venti minuti. Si era comportato in modo strano fin da quando le avevano sparato per strada, e nonostante la sua ostentata indifferenza, Kaori vedeva in ciò un segnale positivo. Ryo si stava preoccupando per lei!!
- È vero – convenne lui – Sono troppo gentile…È questo il mio punto debole!  (TRR TRR! Lo strofinaccio sulla pistola! NdA).
Si alzò in piedi e le mise in mano l’arma – Tieni.
- Mh? – Kaori si ritrovò con la pistola in mano – Ma… cos’è questa storia? – domandò sorpresa.
- Ti difenderai da sola! Siccome non sei in grado di controllare una pistola, l’ ho fatto io per te!
Kaori fissò l’arma che Ryo le aveva piazzato in mano in silenzio. Per un attimo non trovò neppure una parola per replicare. Poi la rabbia montò in lei.
- Aspetta! Sei un irresponsabile! È tutta colpa tua!
Ryo, che stava uscendo dalla stanza, si voltò verso di lei con aria annoiata – Sei forse la mia fidanzata?
- Eh? Ma… - Kaori si trovò in difficoltà – Ehm… no… Però lui mi ha preso di mira perché pensa che io sia la tua fidanzata…
- Mmh… – Ryo d’improvviso si fece allegro – Allora mi paghi?
- Eh?
- Se mi paghi, lo considererò un lavoro e ti proteggerò…
Per un istante Kaori rimase impietrita, poi automaticamente le sue mani impugnarono il martello (100T!!). – Sei… sei proprio uno stronzo!
In quel momento Ryo fece due passi avanti, avvicinando il viso al suo – Vuoi fare l’amore con me? Così diventerai la mia donna, no?
Per un attimo il silenzio pesò tra loro come piombo. Ryo non distolse lo sguardo, Kaori arrossì, ma non abbassò gli occhi. Il martello le scivolò di mano. Sentì una goccia di sudore scivolarle lungo la schiena.
- D’accordo – rispose, con convinzione.
Ryo restò immobile per un istante, poi spalancò la bocca – D’ac…cordo..? Ma io stavo scherz…
Kaori si drizzò su se stessa e gli piantò negli occhi uno sguardo di sfida – Accetto. Farò l’amore con te e tu mi proteggerai!
Ryo rimase con la muscolatura della bocca bloccata e un’espressione idiota dipinta in viso.
- Che c’è, intendi rimangiarti tutto? – lo sfidò Kaori – Ti è venuta paura?
Lentamente Ryo si riprese – Non stai dicendo sul serio! – esclamò.
- E perché no? Credi che non ne sarei capace? – Gliel’avrebbe fatta vedere!! (Err... in che senso gliela fa vedere? *LOL* NdK)Ryo avrebbe smesso di prenderla in giro! Gli avrebbe mostrato quanto era sexy e sensuale!! (^^ Kaori..? NdA).
- Va bene! – esclamò Ryo, con espressione ilare – Prego allora, accomodati! – alzò un braccio a indicarle la porta della sua camera.
Kaori deglutì – A…adesso?
- Non è da adesso che vorresti essere protetta?
Kaori assunse un’espressione decisa. (Più che altro minacciosa… NdA) – Sì! – e a passo di marcia si diresse verso la camera di Ryo.
Quando si trovò all’interno però, e vide il letto, tutta la sua baldanza venne meno. Di nuovo deglutì.
Forza Kaori, di che ti preoccupi? È Ryo, non un estraneo!
Il cuore le accelerò il battito. Per un momento permise ai suoi sentimenti di venire alla luce. Lei e Ryo! Nonostante l’ansia, sorrise.
Ma quando avvertì la presenza di Ryo dietro di sé, sobbalzò. Girò su se stessa per guardarlo e lo vide fermo sulla soglia, appoggiato di schiena allo stipite, a braccia incrociate.
- Allora – le disse, con tono annoiato – Inizia pure a spogliarti.
Kaori rabbrividì – Ma…come…così..?
Lui non si mosse – Forza! – la incitò – Se vuoi venire a letto con me, devi prima farmelo venire duro! Lo sai che con te non mi eccito!
Kaori s’infuriò – Non ho nessuna intenzione di fare uno streap-tise per te!! Non crederai che io sia quel tipo di donna!
- Ah no? – Ryo si spostò di qualche centimetro, parlando con tono leggero – Eppure era l’impressione che mi avevi dato!
Kaori rimase a bocca aperta – Ma…Ryo…
- Beh, che c’è di male? – fece lui, venendo verso di lei – Mi paghi col tuo corpo, no? Non era quella l’intenzione?
Era quella?
No, non la era. Kaori non sarebbe mai andata a letto con un uomo, solo per pagarsi qualche suo servizio. Non con un uomo qualsiasi.
Guardò Ryo confusa – Pensi davvero che farei l’amore con te, solo per avere la tua protezione..?
Ryo le si fece presso fin quasi a toccarla e la fissò dalla sua altezza – Ti ho chiesto di pagarmi in denaro in cambio della mia protezione e non hai voluto. Ti ho proposto di fare l’amore con me e hai accettato. Mi sembra lampante. Il mio aiuto in cambio di una botta!
Kaori rimase impietrita.
No. Non era così. Non era così che la pensava lei. Non era per quello…
Allora Ryo sarebbe venuto a letto con lei, senza provare alcun sentimento? Per un momento aveva creduto…
Qualcosa si spezzò dentro di lei. Avvertì un dolore acuto al cuore.
- Mi dispiace, avevo capito male – disse piano. E fece per muoversi.
Ryo la fermò – Che ti prende adesso? Ti stai tirando indietro? Poi non venirmi a dire che sono io il vigliacco! Ammettilo almeno, sai benissimo che non sarai mai in grado di farmelo venire duro!
Kaori alzò lo sguardo e lo fissò con ferocia.
Ryo fece un passo indietro – Beh? Sei offesa perché ti ho dato della donna facile? Ma non c’è niente di male! Io apprezzo le donne che si concedono facilmente… - concluse, con i cuoricini negli occhi.
- Sei un idiota! – gridò Kaori addolorata. Lo appiattì al suolo con 310T.
Ryo mugugnò qualcosa d’incomprensibile.
Kaori non si era calmata – Il pervertito e la sgualdrina! Che magnifica accoppiata vero? – con un colpo secco, lo spalmò con una seconda martellata. (205T. Due martelli uno sopra all’altro! NdA) – Mi fai schifo!
Si voltò e fece per correre via. Si sentì tirare per un braccio
- Aspetta – disse Ryo – Che diavolo ti prende? Sembri un’isterica! Prima vuoi venire a letto con me, e poi mi scarichi addosso uno dei tuoi martelli (2 per la verità..^^NdA)! Non ho detto nulla di strano! Avevi accettato di venire a letto con me per essere protetta no? Che altri motivi avresti avuto?
Kaori non si girò. Abbassò il capo e ricacciò indietro le lacrime. Sarebbe stato umiliante piangere davanti a quello stupido.
- Lasciami andare – disse piano. Ryo le lasciò il braccio e attese in silenzio. Ma ancora Kaori non si volse.
Sono stata così stupida a credere che in realtà volesse fare l’amore con me perché provava qualcosa!
Lentamente, cercò di spiegarsi - Volevo la tua protezione solo… solo per… – s’interruppe. Deglutì. Poi trovò le parole – È… è tanto che viviamo insieme. E in tutto questo tempo… mi ero convinta che tu… ti fossi affezionato a me. Quando ho avuto bisogno ci sei sempre stato, anche se poi, normalmente, non davi cenno di considerarmi. Ma anche se mi trattavi in quel modo, in fondo al cuore pensavo di essere importante per te… anche solo perché ti sono stata affidata da Hideyuki. Pensavo che una persona come te non fosse in grado di esprimere normalmente l’affetto…e che la proposta che mi hai fatto poco fa nascondesse un po’ di sentimento da parte tua… - Kaori si raddrizzò senza voltarsi – Ma mi sono sbagliata. Per te era una scopata e basta.
Ryo non fiatò, fissandole le spalle,serio.
- Non m’importa nulla degli attentati di Silver Fox! – esclamò Kaori, stringendo i pugni. Si morse il labbro e corse via.
- Ryo non fece nulla per fermarla. Rimase immobile a fissare la soglia vuota, senza tentare alcun gesto. Ma la sua espressione era spaventosa.
 
 
Kaori corse a lungo senza una meta, la mente e il cuore in subbuglio.
Non sarebbe più ritornata a casa, non dopo il modo in cui l’aveva trattata Ryo!
Le prese in giro, le visite notturne alle clienti, la freddezza che tante volte le riversava contro… non erano nulla in confronto a quanto era accaduto quel pomeriggio. L’aveva trattata da sgualdrina. Era quella l’opinione che aveva di lei!!
Si fermò su una panchina del parco e sedette a pensare.
Non aveva nessun posto dove andare.
 
 
Nascosto fra i rami di un albero, Silver Fox teneva d’occhio la ragazza. Non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Prima quei due, in casa, avevano avuto un’assurda discussione e ora la donna era uscita sola, senza protezione.
Si guardò intorno per l’ennesima volta, ma non vide alcuna traccia di Saeba. L’aveva abbandonata davvero a se stessa?
- Accidenti, mi sono sbagliato sul serio? – si chiese preoccupato – Quei due non sembrano affatto normali!! 
Che gusto c’era ad ammazzare una donna che per Saeba non aveva alcun valore?
 
 
Kaori sentì battere la mezzanotte e si riscosse.
Si era addormentata senza accorgersene. Un brivido le attraversò la schiena e incrociò le braccia al corpo, cercando di scaldarsi. Era rimasta seduta lì per ore, senza trovare la forza di alzarsi e cercare un posto per la notte.
Era pericoloso restare esposta  a quel modo, intuiva che Silver Fox doveva trovarsi nei pressi. Probabilmente in quel momento la stava tenendo d’occhio. Ma si sentiva esausta, fisicamente ed emotivamente.
Confusamente avvertì dei passi e alzò lo sguardo. Tre tizi dall’aria poco raccomandabile le si stavano avvicinando.
Era naturale. Una ragazza sola, in mezzo a un parco, a mezzanotte, cerca guai.
Kaori sospirò. Non aveva nessuna voglia di avere a che fare con quegli individui.
Il pensiero di Ryo le faceva ancora troppo male.
I tre tizi erano ormai di fronte a lei e la fissavano sghignazzando.
- Cosa ci fai qua da sola? – chiese uno dei tre – È un po’ tardi, non trovi?
Kaori lo ignorò, guardando da un’altra parte.
- Ehi! – fece un secondo – Non sai parlare? – Puzzava di alcool e non sembrava troppo in sé – Scommetto però che sai cavartela in altre cose!! – ghignò, facendolesi presso.
- Lasciatemi stare – disse lei con voce piatta, senza guardarli.
- Avete sentito ragazzi? – fece, uno degli individui – La bella se ne va in giro di notte tutta sola e crede di poter dettar legge!
Il terzo, che ancora non aveva parlato, le si fece vicino da dietro, appoggiandole una mano sulla spalla – Io credo che invece potremmo convincerla a divertirsi con noi!
Kaori s’infuriò. Strinse la mano a pugno e sbatté indietro il braccio teso, prendendo in piena faccia l’individuo. Il colpo lo mandò a gambe all’aria.
- Ho detto di lasciarmi stare!! – ringhiò rabbiosamente.
I due in piedi la fissarono allibiti ( “Ma questa da dove arriva?” NdA)
- Credo che tua abbia esagerato un po’!! – esclamò quello più alto – Adesso dovrai farti perdonare! – Le si avvicinò minacciosamente e Kaori lo fissò furibonda.
- Forse non avete capito che sono di malumore! – tuonò, estraendo il martello. Con un colpo secco schiacciò l’uomo al suolo. Si volse verso l’unico ancora in piedi (pallido come un cencio…NdA), pronta a colpire.
Ma il primo che era stato abbattuto, si alzò in piedi dietro di lei e l’afferrò per le spalle, facendole cadere il martello.
Kaori s’inarcò, pronta a liberarsi di lui, ma un luccichio le balenò davanti agli occhi. L’uomo di fronte a lei, le aveva accostato un coltello alla gola.
- Direi che è arrivato il momento di smetterla – le disse seccamente.
Kaori abbassò la difesa immobilizzandosi.Anche l’ultimo si alzò e le venne accanto.
Era circondata.
Di colpo le forze la abbandonarono.
Ma sì… cosa me ne importa? – pensò, reclinando il capo.
Si sentiva svuotata… troppo per poter opporre ancora resistenza.
Dopo quello che era accaduto nel pomeriggio, non le importava più veramente che cosa ne sarebbe stato di lei.
Solo dopo quell’episodio, si era resa conto di quanto fosse serio il suo sentimento per Ryo. Solo in seguito alle sue parole, aveva compreso quanto tenesse a lui, alla sua opinione, alla sua considerazione.
Avrebbe dovuto evitare un simile coinvolgimento… verso di lui. Una persona abituata ad essere invincibile, a non contare su nessuno… a non legarsi mai a nessuno.
Ma ormai era tardi. Tardi per smettere di provare quello che provava. Tardi, perché Ryo non avrebbe mai provato nulla per lei.
- Allora… cosa ce ne facciamo di lei? – disse uno dei tre, prendendola per un braccio.
Kaori a testa bassa, stanca, non si ribellò.
Si sentì strattonare. L’uomo alle sue spalle la immobilizzò.
Poi avvertì dei colpi secchi, dei tonfi sordi, delle grida soffocate.
Le mani su di lei scomparvero.
Confusa alzò la testa, e vide i tre uomini a terra tramortiti.
Ryo, poco distante da lei, la fissava con una luce pericolosa negli occhi.
- Si può sapere cosa ti è preso? – le disse furioso – Avresti potuto liberarti di loro in un attimo!
Kaori lo squadrò ammutolita.
- Sei una stupida! – esclamò, con una furia nella voce che Kaori in lui non aveva mai avvertito – Adesso sai cosa succederà?
Lei non rispose, ancora sconvolta.
- Silver Fox si convincerà che tu sei davvero la mia donna, e non ti lascerà più in pace!
Così dicendo, Ryo si volse verso sinistra e sparò un colpo contro un albero. Il ramo cadde all’improvviso, rivelando Silver Fox nascosto tra le fronde.
- Ah…- balbettò lui con il gocciolone - … Ti eri accorto di me..? (Lui invece Ryo non l’aveva proprio visto… NdA).
- Facciamola finita qui adesso! – disse Ryo, rivolto all’uomo.
- Scherzi? Non se ne parla neppure! – ribatté lui – Avrò la vita di quella donna, non m’interessa uno scontro diretto con te!! - E prima che Ryo potesse muovere un muscolo, se la diede a gambe.
Kaori restò a guardare Ryo, senza sapere cosa fare.
La luce pericolosa non era ancora scomparsa dai suoi occhi.
- Muoviti! Torna a casa! – le disse lui, secco, dandole le spalle e iniziando a camminare.
Kaori lo fissò un istante, poi prese a seguirlo da lontano, senza osare accorciare la distanza tra loro
Cos’è successo? –si domandò.
Ryo aveva deciso di proteggerla..?
Era stato tutto il giorno nascosto a tenerla d’occhio..?
Sorrise lievemente all’immagine che le si presentò davanti agli occhi: lei seduta ignara sulla panchina per ore, e Ryo e Silver Fox, entrambi nascosti, attenti a non farsi notare, a guardarla tutto il giorno!
Fissò la schiena di Ryo davanti a sé e cercò di comprendere i propri sentimenti… e quelli di lui. Quella rabbia che gli lampeggiava  negli occhi… nella voce, dovuta…a che cosa?
Kaori sospirò, scuotendo la testa.
 
 
  
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