Ed anche questo giorno è finito.
Ho risolto quella piccola questione con l'italiano, e sono ancora qui, da solo.
Tra qualche minuto verrà Sebastian a prepararmi per la notte.
Mi toglierà ogni indumento, per poi mettermi la mia casacca per la notte.
Lo fa sempre senza timidezza o imbarazzo. Quasi clinicamente, non accorgendosi - o non volendo accorgersene- del rossore che mi imporpora dolcemente le guance, del mio sguardo basso, dalla punta della mia lingua che va a lambire le mie labbra secche. Non nota mai nulla di tutto questo Sebastian.
Ma questa sera sarà diverso.
Questa sera ho il desiderio di averlo accanto mentre vengo accompagnato nelle terre di Morfeo.
-Bocchan- è la sua voce bassa e quasi dolce a distogliermi da questi pensieri.
-Sebastian...preparami per la notte- ordino semplicemente. Sorride in quel modo che sembra tanto un ghigno e poi mi accompagna nelle mie stanze, senza una parola - mai una parola. -
Lentamente mi scioglie il nastro al collo, dopo che mi sono seduto sulla sponda del letto.
Tira una delle due estremità con dolcezza, quasi temesse di fargli male. Lo lascia scivolare dal risvolto del colletto della camicia e lo posa diligentemente nel cassetto, poi passa a slacciare ogni singolo bottone della mia camicia, facendo attenzione a non creare nessuna piega - a non toccarmi.
Ma questa volta -notte- sarà diverso.
Senza guardarlo in viso, porto una mia mano sulle sue e premo dolcemente, fino a quando sento il tessuto candido dei suoi guanti sulla mia giovane pelle.
Si è irrigidito, ma non si oppone. Io sono il suo padrone, in tutto e per tutto.
Lentamente sposto la mano sul mio sterno, in una carezza che non sa da nulla, se non di due mani che non vorrebbero essere posate lì.
Sento la rabbia e la frustrazione montare dentro di me e gli lascio andare le mani, voltando la testa di lato per impedirgli di vedere le lacrime che mi sono salite agli occhi.
Da quando sono "tornato" non ho più avuto nessuna forma di affetto. Non la cerco, ma a volte la desidero così profondamente che mi pento di aver fatto una patto con Sebastian. Mi sento così solo, che se anche mi trovassi in mezzo alla caotica Londra, non vedrei nessuno.
Sebastian continua il suo operato, velocemente e con professionalità, non sfiorandomi più la pelle.
In pochi minuti sono pronto per dormire, ma so che il sonno non verrà facilmente questa notte. Avrei bisogno di calore, un po' di affetto, ma non ho nessuno che me lo elemosini.
Sono solo.
- Bocchan- è un suono basso, che mi fa nascondere la testa sotto le coperte, ignorando la domanda implicita del mio maggiordomo.
Sento il suo respiro spegnere l'unico candeliere della stanza, ed il buio cala ovunque, esattamente come nella mia anima.
Non l'ho sentito uscire, ma so che lo ha fatto.
Perché ho voluto che mi toccasse, proprio lui che non sa cosa voglia dire amare o provare dell'affetto?
Una mano calda mi sfiora la fronte che non è coperta dal lenzuolo e la cosa mi stupisce tanto che sollevo la testa di scatto.
-Buona notte Bocchan- sussurra semplicemente, un piccolo ghigno divertito si disegna sulle sue labbra alla vista della mia faccia sbalordita.
Si volta ed esce silenziosamente, lasciandomi lì a cercare di capire perché lo abbia fatto.
Forse...anche lui, a volte, sente il bisogno di contatto?


Eccomi qui con la mia prima shottina su Kuro!!!!!
L'ho scritta molto tempo fa e rileggendola, devo dire che mi sento soddisfatta del risultato.
Ho messo OOC, perchè non sono sicura di essere rimasta completamente nei caratteri dei pg, ditemi un po' voi!!
Che altro dire...
Fate pubblicità! XD
Un baciottolo!!!!

Loveless85