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Autore: Temari    15/03/2012    1 recensioni
- "Come faceva suo fratello a ridere e scherzare, a camminare a testa alta nonostante il terrificante potere che gli scorreva nelle vene?
"Però..." Quel potere aveva terrorizzato anche Rin, l'aveva visto con i suoi occhi, nelle segrete, quando non era riuscito ad estrarre Kurikara..." -
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yukio Okumura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti! =D
Ho ritrovato questa fic WIP nel pc e, dopo averci lavorato un po' sopra per 'aggiornarla', ho pensato che valesse la pena pubblicarla. ^^
Non sono una grande fan di Yukio - lo trovo piuttosto un codardo, sotto certi punti di vista - ma credo di aver azzeccato il suo carattere. Liberi di contraddirmi se la pensate diversamente, ovviamente.

Note: spoiler per il prossimo volume del manga - nello specifico per i capitoli 30-33. (Non tiene assolutamente conto della seconda parte dell'anime U.U)

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari

A Prayer in the Dark





        La sala era buia.
        Tutte le luci erano spente, come ogni notte, ma il debole chiarore che la Luna proiettava all'interno tramite le grandi finestre gli permetteva di intravedere quello che lo circondava e tanto gli bastava, per ciò che stava facendo
—pensare. Per riflettere non aveva bisogno di luce, e nemmeno per portare alle labbra la tazza di tè che Ugback gli aveva preparato quando l'aveva visto aggirarsi per la sala da pranzo nel cuore della notte.
        Se ne stava seduto lì, in completo silenzio, con solo il calore e il profumo di gelsomino che salivano dalla tazza che teneva stretta tra le mani. I suoi pensieri erano in fase di stallo, per quanto ci rimuginasse sopra non trovava una soluzione. Sollevò pesantemente una mano e si sfilò gli occhiali, poggiandoli sul tavolo, e sospirò gravemente... A volte trovava la sua situazione davvero difficile da sopportare; era un
grande peso e non sempre le sue spalle erano forti abbastanza da restare dritte anche sotto di esso.
        "Eppure," pensò con gli occhi chiusi, "Rin deve sicuramente sopportare un peso uguale - se non addirittura maggiore -... come fa?"
        Come faceva suo fratello a ridere e scherzare, a camminare a testa alta nonostante il macigno che si portava dentro?
        Nonostante il terrificante potere che gli scorreva nelle vene con le sembianze di un fuoco azzurro tanto brillante ed affascinante quanto crudele e pericoloso?

        Come faceva?
        "Però..." Quel potere aveva terrorizzato anche Rin, l'aveva visto con i suoi occhi, nelle segrete, quando non era riuscito ad estrarre Kurikara...
        Nell'occhio della mente, Yukio rivide l'accecante bagliore di appena due giorni prima che, in un sol colpo, aveva sconfitto il Re dell'Impurità—era stato uno spettacolo da lasciare senza fiato, per diverse ragioni. Il terribile ricordo della Notte Blu era tornato prepotente nella memoria di chi vi aveva assistito, e in chi ne aveva solo sentito parlare aveva suscitato un timore reverenziale, che l'aveva scosso nel profondo.
        Allo stesso tempo, il sentire quel calore sul corpo - un calore benefico - purificare gli effetti del miasma demoniaco aveva ammutolito tutti.
        Le fiamme di Satana li avevano salvati. Tutti.
        Lasciando cadere il capo sul tavolo, la mani incrociate sulla nuca, Yukio si strinse nelle spalle cercando di frenare i tremiti che lo scuotevano. "Non voglio quel potere!" Pensò, sentendo il respiro farsi sempre più accelerato ed il panico iniziare a mettere radici da qualche parte in gola. Perché l'aveva avvertito
—non si era trattata che di una frazione di secondo, forse anche meno, però aveva avvertito chiaramente una strana sensazione esplodere da dentro... Qualcosa che gli era sconosciuto e al contempo familiare, come una eco lontana, sentita molti anni addietro... Ed aveva visto le fiamme che avevano avvolto Todou in quella frazione di secondo
        Blu.

        "Non voglio quel potere! Non voglio quel potere!" Nel buio e nel silenzio del dormitorio tutto intorno, Yukio continuò a ripetere quelle parole cariche di paura e disperazione, quasi sperando che venissero ascoltate ed accolte, salvandolo così da un futuro che per lui era più terrificante di qualunque cosa avesse mai affrontato prima di allora.


   
 
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