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Autore: DCFans2012    16/03/2012    0 recensioni
Heiji e Kazuha decidono di prendersi una vacanza a Tokyo...
Ma il loro soggiorno, però, viene scombussolato da una serie di omicidi dai risvolti inquietanti... Allora il giovane detective di Osaka e quello di Tokyo decidono di collaborare per smascherare l' assassino...
L' esito di ciò, porterà, purtroppo, nientemeno che ad un radicale cambiamento di personalità del detective del Kansai, che lo trasformerà in un efferato assassino...
E non è tutto...
Ciò lo allontanerà definitivamente da Kazuha, che, non accettando tale cosa,finirà per essere perseguitata. By:corvina300 e trunks94_cs =)
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Shiho Miyano scrutò per qualche altro minuto quei bambini che giocavano incessantemente sotto la sua casa, accennando un sorriso.
Le ritornarono alla memoria i pomeriggi passati insieme a sua sorella Akemi, morta da quasi due anni in quell'incidente che si portò via anche i suoi genitori.
L'indomani sarebbe stato l'anniversario della loro morte, il giorno del funerale si era comportata in maniera inspiegabile.
Ricordava quel giorno, la giornata era di un sole cupo circondato da alcune nuvole.
Non vi erano  giunte molte persone,poiché la famiglia Miyano non aveva mai amato circondarsi da semplici conoscenti.
I pochi presenti rimasero meravigliati dal modo di agire di Shiho, dal suo viso non scese una lacrima,qualcuno avrebbe giurato d'aver colto dalla sua espressione apatia...apparentemente.
Non le era mai capitato di piangere, difatti al liceo Teitan prima che succedesse questo appariva ai suoi compagni come una ragazza forte, capace di superare qualsiasi avversità,il fatto straordinario consisteva nell'atteggiamento di Shiho dopo l'accaduto, non aveva cambiato il suo modo di fare.
(Ho bisogno di qualcuno...) Questa voce riecheggiava costantemente nella parte più oscura del suo cervello,ogni volta che accadeva Shiho si sforzava a far cambiare direzione ai suoi pensieri.
Soltanto un ragazzo sembrava esser riuscito ad andare oltre a quella immagine, costruita proprio da lei a regola d'arte.
Il suo nome era Shinichi Kudo, frequentava le lezioni nella sezione accanto alla sua.
Si erano conosciuti un mattino di tre anni prima,anche se già lo conosceva di vista,perché era diventato abbastanza famoso a scuola grazie alle sue doti calcistiche, come al solito Shiho non era uscita durante la pausa pranzo dalla sua classe.
Girava voce che fosse asociale,neanche una persona sapeva quanto detestava quella parola.
L'aveva sentita per la prima volta durante la scuola elementare, quando una sua maestra chiamata Akiko Takahashi la usò per definire lei mentre chiacchierava con un'altra mangiando avidamente il suo sushi alla mensa. 

"Non discute mai con nessuno,sai?" Esclamò,trangugiando un altro enorme boccone.
"Forse ha bisogno di uno psicologo,che ne pensi?" Replicò l'altra insegnante, Hikari Amurogama, l'unica di cui Shiho si fidava.
"Può essere, eppure credo non basterebbe!" Disse.
"Per quale motivo affermi ciò?" Domandò preoccupata Hikari.
"Ho sentito dire in giro che in famiglia non se la passano bene, qualcuno mormora che il padre, Atsushi vada con altre donne e che la moglie,Elena è a conoscenza di tutto questo, perciò per il bene delle due figlie andrebbero avanti facendo finta di tutto!" Concluse finendo di mangiare, era una  tozza buzzurra oltre che bugiarda e banale,nonostante avesse dieci anni Shiho conosceva la verità. A qualunque  riunione genitori-insegnanti andassero notava attentamente gli atteggiamenti di quella insegnante verso suo padre,un uomo bello e intelligente, che faceva gola a varie donne,ma troppo umile per accorgersene.
Le avances  di quella donna erano divenute imbarazzanti,prese atto di questo,ma aveva sopportato tutto...fino a quel giorno, il limite era stato varcato,prima d'allora non aveva mai cominciato a diffondere calunnie sul rapporto di suo padre con sua madre,in realtà idilliaco.
"Farai meglio a rimangiarti quello che hai detto adesso,brutta serpe!!!" Strepitò Shiho indicandola con l'indice davanti a tutti.
Fu come se il mondo si fermò in quell'istante, Shiho vide negli occhi della maestra un'insolita espressione di disorientamento e di colpevolezza.
"Shiho!!!" La richiamò Hikari.
"Miyano ora ti permetti anche a parlarmi in questo maniera!? Fila immediatamente dal preside!" Ordinò Akiko.
"Perché dovrei farlo se la ragione è dalla mia parte?" Rispose abbassando un po' il tono Shiho.
"Di cosa stai parlando?" Chiese in evidente disagio Akiko.
"Per cortesia, almeno non fare l'ingenua, sai benissimo a cosa mi riferisco!" Accusò Shiho.
"Sto perdendo la pazienza!" Annunciò.
"Sai quanto me ne frega..." Affermò Shiho sputandole sul volto.
"E le dirò un'altra cosa,maestra! Perché non raccontate a tutti facendola  finita con questa commedia come stanno sul serio le cose!? Ossia che lei non è altro che una fallita sognatrice di qualcosa che non potrà mai avere!?" Gridò Shiho.
Hikari rimase spaventata e allo stesso tempo affascinata dalla grinta mostrata da quell'audace quanto particolare bambina.
"Basta!!!" Ruggì Akiko indignata da quelle parole precipitandosi verso Shiho. La prese di forza per un braccio facendole del male e la condusse dal dirigente dell'istituto, successivamente i genitori di Shiho vennero convocati a scuola e la situazione fu risolta proprio da suo padre,il quale obbligò Akiko a chiedere scusa a sua figlia.
L'insegnante per evitare ulteriori problemi accettò e per fortuna di Shiho divenne indifferente nei suoi confronti, quest'ultima non avrebbe mai dimenticato quell'episodio.

"Ciao!"  Salutò una voce di ragazzo.
Shiho alzò il capo dal libro che stava leggendo sul suo banco in fondo alla classe e fu contenta di constatare che si trattasse di lui.
"Ciao..." Ricambiò Shiho senza far trapelare la sua felicità, era da un anno che voleva parlargli. "Che stai leggendo?" Volle sapere Shinichi,mentre si avvicinava al suo posto.
"Non credo possa piacerti... è Il mastino dei Baskerville!" Lo informò Shiho.
"Davvero? Tu non mi conosci ancora, io sono un appassionato di Holmes!" Dichiarò Shinichi assumendo un sorriso smagliante.
"Mi chiamo Shinichi, qual è il tuo nome?" Le proferì.
Iniziarono a parlare ininterrottamente fino a quando non suonò la campanella sancente la ripresa delle lezioni,Shiho si divertì a discutere con  lui, purtroppo però Shinichi era sempre in compagnia di quella ragazza dai lunghi capelli mori, che stessero insieme? Shiho non lo sapeva, ma vedeva l'intesa che avevano i due.


Intanto che Shiho stava ripensando a questi eventi, una palla di calcio probabilmente lanciata da uno dei bambini che giocavano sotto il portone del palazzo piombò dentro la sua casa.
"Sei sempre il solito Genta!!!" Inveì una voce di fanciulla.
Shiho prese il pallone e dal suo piccolo balcone lo rilanciò a quei ragazzini.
"Non c'è problema piccoli, cercate di fare attenzione la prossima volta!" Si limitò a dire chiudendo la finestra.

Si stese sul letto prendendo delicatamente una foto che ritraeva lei e Akemi da bambine, se la portò al cuore addormentandosi...



  
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