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Autore: manubibi    16/03/2012    4 recensioni
Rumplestiltskin/Belle. Quanti inverni e quante estati si sono succeduti fuori dalle finestre. Quante volte ha osservato le fronde di alberi sempre più vecchi e rinsecchiti ululare e scuotersi al vento come fossero inquietantemente vivi, quante volte ha mormorato a se stesso che la Luna stava crescendo, senza motivo, solo per sentire qualcuno parlare in quell'enorme castello ormai senza voce...
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: A broken heart and a chipped cup.
Fandom: Once Upon a Time
Pairing: Rumplestiltskin/Belle
Genere: angst, introspettivo
Parole: 606
Avvertimenti: missing moment, spoiler (per la 1x12 "Skin Deep").
Note: Era da un po' che volevo scrivere su OUaT ;_; il mio pairing preferito era Charming/Snow (e chiaramente Mary/David XD ma anche Josh/Ginny, ma qui si va nell'RPF, *coff*), finché non è uscita questa puntata stupenda ç____ç povero Rumple. Che da ora è il mio personaggio preferito. Ed il pretesto per scriverci su una delle mie ultime scemenze è stato il COW-T, che grazie al cielo è stato prorogato \o/ ultimamente scrivo poco e male, quindi è una fortuna che sia una flash breve e quasi indolore XDDD
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Quanti inverni e quante estati si sono succeduti fuori dalle finestre. Quante volte ha osservato le fronde di alberi sempre più vecchi e rinsecchiti ululare e scuotersi al vento come fossero inquietantemente vivi, quante volte ha mormorato a se stesso che la Luna stava crescendo, senza motivo, solo per sentire qualcuno parlare in quell'enorme castello ormai senza voce...
Quella tavola enorme, polverosa, bucherellata dai tarli sembra sempre troppo ingombrante, inutile, troppo sporca per mangiarci. Il castello respira continue e soffocanti folate di vento pieno di granelli, di sporco, di negligenza e silenzio. Il Sole e i riflessi degli specchi lo terrorizzano, tanto che le tende sono sempre chiuse, e quando deve passare davanti alla grande sala piena di armature e superfici riflettenti guarda dritto davanti a sé, a disagio, bisbigliando frasi senza senso agli elmi vuoti che lo fissano, lo fissano.
Quanti anni ha passato a conformarsi ad abitudini solitarie, a passatempi vuoti e noiosi, a guardare i temporali dondolando sulla sedia, nervosamente. A svegliarsi delle notti con le lenzuola strappate dopo qualche incubo terrificante, per poi ricordare cos'erano e ricordarsi che in quei sogni c'era lui. C'era sempre lui, esattamente com'era stato, per come si era comportato, orribile nell'aspetto e anche negli occhi dopo averla mandata via.
Lei non è mai tornata. Belle è andata perduta, chissà in quali sentieri, chissà in compagnia di chi. Chissà quale Lupo le ha promesso salvezza per poi mangiarle il cuore, strapparle il sorriso, toglierle quella luce che invece lui aveva visto, ma che era stato troppo spaventato per toccare.
Quanti anni passati a girare senza sosta per le sue stanze, a spostare oggetti senza avere davvero uno scopo, ad immaginare cosa sarebbe stato se... Ma Rumplestiltskin non si ferma a fantasticare, non si fa sicuramente cambiare da una donna che ha solo e soltanto cercato di ingannarlo. Non ha senso mutare, e perché dovrebbe? Sta bene così.
È quello che si dice quando qualche mattinata si sveglia nella camera che sa di chiuso, annusando le coperte soffocanti e decidendo che uscirà a cercarla. Quando arriva all'atrio, pronto ad uscire dalla porta. Quella porta lo spaventa e lo spinge indietro, nella rassicurazione di una comoda poltrona dove passare la giornata, da dove si vede bene il mondo di fuori, da dove può guardare la pioggia senza bagnarsi e soffrire il freddo. Resta sempre quella voglia di parlare e sentire una risata, ma dato che si è dimenticato com'è il suono di una donna che ride, può anche farne a meno.
Anche oggi è seduto, con un bicchiere di vino vecchio e buono, sorseggiando con quella sua nervosa apatia, calcolando che il mezzogiorno è arrivato e seguendo i raggi del sole che agonizzano sul tappeto, sollevando una danza lenta e lugubre di particelle di polvere. Non sa nemmeno quanti anni siano passati, e guardarsi allo specchio non lo aiuterebbe a stabilirlo. Ha perso il conto delle volte che il Sole ha cercato inutilmente di scaldarlo un po', delle volte che ha cercato di ricordare quando lei è arrivata nel suo castello, fosse anche per celebrare qualche tipo patetico di anniversario. Di quando una dama folle e bellissima ha accettato di affrontare una creatura così orribile, sorridendo ad un volto pieno di bruttezze, guardandolo con occhi timidi e spaventati per poi sospirare piano quando ha capito che lui non le avrebbe mai fatto del male. Che non avrebbe mai potuto. Di quando per la prima volta in tutta la sua vita ha sentito le labbra farsi calde, per poi avvertire brividi nuovi, meravigliosi e terrificanti lungo tutto il corpo. Una sensazione spaventosa e bellissima.
Di quei giorni, a lui restano solo un cuore spezzato ed una tazzina rotta.

   
 
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