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Autore: FannyHarris    16/03/2012    3 recensioni
Lo vedo avvicinarsi a me, e sento i suoi occhi talmente vicini, mi sembra quasi di vedere il nonno. Era tornato piccolo durante la nostra avventura alla ricerca delle sfere, e purtroppo lo era rimasto anche prima che se ne andasse definitivamente. Sento un groppo alla gola, un lacrima preme per uscire, ma sono sempre stata forte. La ricaccio dentro e sorrido al mio nipotino. Mio nonno non piangeva mai, lui sorrideva sempre.
La dedico a Sitter, che mi ha ispirato per questo lavoro con la sua recensione. :)
Spero vi piaccia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku Jr., Pan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche io voglio volare.

Ed eccomi qui, seduta su una vecchia sedia scricchiolante, nella mia modesta casetta, immersa nella bella natura verdeggiante e rigogliosa.

Sono affacciata alla piccola finestra e ammiro cosa la natura regala, nella sua semplicità, nella vita di tutti i giorni, pacifica e serena. Già, la pace ha trionfato e ora, visto che la mia vita è quasi giunta al termine, posso finalmente beneficiare di queste piccole cose.

I miei occhi chiari riescono a scorgere le foglioline di un fiore bellissimo, l’orchidea, farsi spazio in questo mondo, felici di essere illuminate e protette dal sole, così caldo e di un colore bellissimo. E’ il tramonto, e l’orizzonte è dipinto con tutte le tonalità di rosso, colore così intenso e caldo. Il mio piccolo Goku jr. a breve sarà qui.

Sento dei rumori, gli allenamenti in gioventù ora sono molto utili; sono molto vecchia ma la forza e l’acutezza dei sensi non mi hanno abbandonata. Sono i passi di un piccolo bambino, veloci e leggiadri, sembra quasi stia volando, anche se ancora non ne è capace.

Un giorno lo addestrerò anche in questo, è pur sempre il nipote della figlia di un grande guerriero, a sua volta il figlio del più forte del mondo. Un cigolio anticipa l’entrata in casa di un bambino così simile al mio amato nonno. “Ehi, nonna. Ciao!” Chiude gli occhi e mi saluta con un affettuoso cenno di mano. Nella mia mente riaffiorano tutti quei ricordi che per tutta una vita non mi hanno mai abbandonata. Mi ricordo di Goku, il mio nonnino.

“Ehi, piccola, perché piangi?” Goku prese in braccio una bambina di due anni, tentando di consolarla e strapparle un sorriso.

“Nonnino! E’- è t-tu-tt- a …” La piccola, non riuscendo a parlare a causa dei singhiozzi, iniziò a piangere ancora di più. Il saiyan la osservò un po’ sorpreso, visto la sua inesperienza con i bambini piccoli. Di solito, con Gohan era Chichi a occuparsene, mentre lui se ne stava in giro a pescare. Non perché non volesse stare assieme al figlio, ma la donna lo ammoniva ogni volta, dicendogli che se l’avesse toccato avrebbe fatto disastri. Con Goten era andata anche peggio, infatti per i primi sette anni era cresciuto solo con la madre.

“Ehm …” Iniziò a balbettare, cercando di cullarla, senza ottenere grossi risultati.

“Ehi, nonna, non stai bene?” Lo vedo avvicinarsi a me, e sento i suoi occhi talmente vicini, mi sembra quasi di vedere il nonno. Era tornato piccolo durante la nostra avventura alla ricerca delle sfere, e purtroppo lo era rimasto anche prima che se ne andasse definitivamente. Sento un groppo alla gola, un lacrima preme per uscire, ma sono sempre stata forte. La ricaccio dentro e sorrido al mio nipotino. Mio nonno non piangeva mai, lui sorrideva sempre.

“Ma che dici. Guarda che hai una nonna molto forte tu, sai?” Mi alzo in piedi e assumo un’espressione un po’ seria, ma al contempo divertita. Lo vedo che inclina la testa, come era solito fare lui, e mi osserva molto incuriosito.

“Allora …” Goku abbassò la testa e alzò la mora fra le sue muscolose braccia, guardandola con occhi incuriositi e sorpresi. Infatti Pan aveva smesso di piangere, all’improvviso.

“Nonnino, non è giusto, io non so volare come papà e gli altri.” Esclamò la bambina, abbassando gli occhi, un po’ triste e offesa. Goku, nell’osservarla, sorrise, sollevato ma anche felice del carisma che la nipote presentava in così tenera età.

“Voglio allenarmi!” Esclamo con gli occhi luccicanti e mi preparo a dirigermi verso l’uscita, felice più che mai. Una manina mi strattona per il vestito, quindi mi volto e osservo meravigliata gli occhi di Goku jr, ha persino il suo stesso nome, e se lo merita. E’ un po’ triste, credo.

“Sono venuto qui perché volevo chiederti una cosa. A scuola mi hanno detto che tanto tempo fa c’era un eroe di nome Mr. Satan, lui era il più forte del mondo. Però un bambino, solitario, mi ha raccontato che invece, nonna, c’erano tanti eroi molto forti, e loro hanno salvato il mondo tante volte.”  Lo sento pronunciare queste frasi in maniera così infantile che vorrei chinarmi e stringerlo forte fra le mie braccia.

“E’ vero. Ma io ti avevo già detto tutto, o no?” Gli domando con gentilezza e abbassandomi, in modo da poterlo osservare dritto negli occhi neri.

Mi sono comportata un po’ egoisticamente con il nonno quando ero piccola, però ricordo che era stato così difficile sapere che colui che doveva proteggermi sempre, come mi aveva promesso, era un bambino che dovevo proteggere io.

Mi sono sentita persa e scoperta, avevo bisogno della presenza adulta e rassicurante del mio caro nonnino. Ecco, un’altra lacrima vuole scendere, ma di certo non glielo permetterò. Solo più tardi ho capito che, benché avesse l’aspetto di un bambino, lui restava sempre il mio nonno, il più forte del mondo.  Il mio angelo custode, insomma.

“Mi ha detto che loro erano capaci di volare, come fossero degli uccelli, anzi molto più veloci.” Mentre parla lo vedo gesticolare, in maniera infantile ma anche così impacciata, di solito era il nonno a sbracciarsi così buffamente. “Anche io voglio volare, non è giusto.”

“Ma tesoro, sei piccola.” Disse Goku con tono di voce amorevole e calmo, guardando incantato la bambina che aveva fra le braccia. Si vedeva che era sua nipote.

“No, io non sono piccola! Ho … quanti anni ho?” Pan provava a contare sulle dita, però era un tentativo inutile, ancora non aveva imparato. Goku sorrise, ricordandosi di quando era piccolo e non sapeva contare, aveva persino sbagliato la sua età. Ridacchiò e si portò le mani alla nuca. “Ne hai due. Vedi che sei piccola? Però ti faccio una promessa.”  Disse con gli l’indice puntato sul minuto naso di Pan che lo osservava, in attesa. “Ti prometto che non appena avrai tre anni ti insegnerò a volare. Contenta ora?”

“Ma sei piccolo, tesoro.” Come mi somiglia, ma soprattutto quanto somiglia al nonno. Sono due gocce d’acqua. Forse non è morto, ma vive sempre accanto a me, e Goku jr. ne è la prova. Quanto mi manchi, nonnino.

“Non è vero! Io sono grande.” Esclama con gli occhi chiusi a due fessure e i pugni serrati. Sorrido e lo guardo con le sopracciglia alzate, come per rimproverarlo. “No. Però ho una promessa.”

Lo vedo aggrottare le sopracciglia e guardarmi a occhi spalancati. “Che promessa?”

“Ti prometto che non appena avrai dieci anni ti insegnerò a volare e non solo. Ti insegnerò tante tecniche bellissime. Le ho imparate dal mio nonno, e diciamo, che ho anche una lunga storia da raccontarti. Parlerà delle gesta del tuo avo, ossia mio nonno, Goku.”  Appoggio la mia mano sulla sua testolina e gli scompiglio i capelli morbidi e scuri.

“Va bene. Però è una promessa.” Pan si asciugò le lacrime e sorrise al nonno. Questi ricambiò il sorriso e le diede un bacio sulla fronte. “Il nonno mantiene sempre le promesse! Qualche dubbio?” Chiese fintamente offeso. “No, no. Nonnino! Ti voglio tanto bene.” Detto ciò, abbracciò forte Goku, che sentì un calore immenso pervaderli il cuore.

“Ma si chiama come me! Va bene, però le promesse si mantengono. Me lo hai insegnato tu. Lo sai vero?” Sorrido a quelle parole così ingenue.

Amavo tanto il mio nonno, lui mi ha insegnato a combattere, a volare ed era l’unico a sapermi tirare su il morale quando ero triste. Il mio eroe.

E’ inutile fare forza, una lacrima scende sul mio volto ormai segnato dall’età. Non vedo l’ora di poterti riabbracciare, ma per ora il mio posto è qui. 

Mi hai insegnato tanto, e ora tramanderò i tuoi insegnamenti. Cosicché tu viva per sempre.

“Certo. Bravo Goku jr. Però attento ora. Ti racconterò una storia davvero fantastica, ci saranno degli eroi, ma anche tanti cattivi. Però l’eroe più forte di tutti, Goku, sarà al centro di questa storia, dalle connotazioni epiche. Siediti e ascolta molto attentamente.”  Non ho neanche finito, e già lo vedo accomodarsi, curiosissimo di ascoltare.

 Grazie di tutto. Sento che ci sei e che mi proteggi ogni giorno. Ti voglio tanto bene, nonnino.

Ciao. Questa storia, spero che ti piaccia, la dedico a Sitter, che nella sua recensione mi ha dato questo spunto. Spero sia di tuo gradimento. Inoltre volevo dire che Goku Gaiden l’ho visto tanti e tanti anni fa e quindi non ricordo molto bene come si svolgeva, quindi non è ambientato in quel periodo. Poi volevo specificare per l’età di Pan che a due anni è così.. beh dalla fine della saga di Majin Bu si vede chiaramente che a quattro anni vola molto veloce e benissimo, quindi deduco che abbia imparato quando aveva tra anni.

Recensione sono smepre molto gradite, per sapere che ne pensate J

 

   
 
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